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Recensione: Nanoleaf Elements Wood Look Hexagons (finitura legno), e tutto diventa più caldo e accogliente

Recensione: Nanoleaf Elements Wood Look Hexagons (finitura legno), e tutto diventa più caldo e accogliente

Produttore: Nanoleaf
Categoria: Attuatore
Tipologia: Sistema di illuminazione LED modulare touch
Tecnologia: TCP/IP via Wi-Fi / Apple HomeKit / Thread / NFC
Difficoltà d’installazione: Bassa
Semplicità d’uso: Alta
Disponibilità: su Amazon, Starter Kit da 7 pezzi – Addon kit da 3 pezzi
Revisione recensione: 1.4
Nanoleaf logo

STILE & LUCE

Niente da fare, Nanoleaf non si ferma e continua a sfornare prodotti sempre più… conturbanti. Sì, questa la parola forse più adatta per introdurre i suoi nuovissimi pannelli luminosi, i primi della linea Elements: sono i Wood Look Hexagons, pannelli dalla forma analoga agli Shapes Hexagons, ma in questo caso in finitura legno e con caratteristiche diverse.

Le linee Shapes e Elements di Nanoleaf infatti si distinguono, più che dalle forme, dalle finiture: bianche e moderne, persino futuribili le prime, in materiale più naturali e classico le seconde. Come vedremo, le differenze sono però anche altre, sia in termini funzionali che in termini di scenari d’utilizzo.

Nanoleaf Wood Look Hexagons è la prima declinazione della linea Elements, come detto, in questo caso di forma esagonale e in materiale simil-legno.

Caratteristiche

Innanzitutto, cosa sono le Nanoleaf Elements? Per chi non avesse dimestichezza con questo tipo di prodotto, sono sostanzialmente mattonelle luminose LED (dette anche tile) collegabili tra loro per formare ampi pannelli luminosi. Nello specifico, per le le “Wook Look Hexagons” la forma di ogni singola mattonella è appunto quella di un esagono regolare con 11,4 cm. di lato e una superficie di circa 30 centimetri quadrati, piuttosto grandi se paragonate alle già testate da noi Canvas (mattonelle quadrate di 15 cm. di lato e “soli” 22 centimetri quadrati di superficie).

Completamente realizzate in plastica ABS, danno come tutti i prodotti Nanoleaf grande percezione di qualità; nella linea Elements, e più specificamente di queste Wook Look Hexagons, si tratta di mattonelle non di colore bianco come le “gemelle” Nanoleaf Shapes Hexagons, ma presentano una rifinitura “legno”, il quale colore ovviamente varia in base alle impostazioni che vengono decide dall’utente (dal chiaro abete-betulla al più scuro mogano).

Nanoleaf Elements Wood Look Hexagons - Dimensioni

Sul retro, in corrispondenza di ciascuno dei sei lati, uno slot permette di posizionare il linker, elemento utile all’interconnessione tra i vari moduli: a differenza delle Canvas, il link si è finalmente evoluto in una struttura più rigida e affidabile. Sugli slot non si posizionano solo i linker, ma anche l’alimentazione, collocabile su un qualunque slot del pannello composto dalle varie mattonelle. I linker forniti nei kit sono rigidi, ma opzionalmente sono acquistabili anche flessibili per un eventuale montaggio angolare delle mattonelle.

Sempre sul retro, al centro, uno spillo in plastica è utilizzato per l’installazione delle mattonelle sul muro: ognuna hai infatti a disposizione una piccola superficie circolare da montare a muro (col biadesivo tenace in dotazione, oppure tramite tasselli murali) che si incastra poi sullo spillo posizionato dietro la mattonella.

Nanoleaf Shapes - Linker
dettaglio del nuovo e migliorato linker.

Assemblare e installare il pannello è quindi piuttosto semplice e intuitivo: i vari Starter Kit nei quali la soluzione è disponibile contengono le mattonelle (in quantità variabili in base al kit), un’alimentatore con cavo lungo 2,5 metri, un certo numero di linker e un controller, elemento da collegarsi sempre tramite linker e installabile su uno slot qualsiasi del pannello, esattamente come nel caso dell’alimentazione. Il controller è dotato di sei controlli touch utili alla prima configurazione e, successivamente, al controllo del comportamento del pannello, controllo che – come vedremo – può essere effettuato anche tramite app e/o integrazioni domotiche.

Il controller è lo stesso per tutti i modelli (presenti e futuri) della linea Elements: a differenza delle Canvas/Aurora, l’intelligenza del pannello è controllata da tale elemento e non da una “mattonella speciale” tra le tante assemblate assieme. Il controller di nuova concezione può gestire, in ambito Elements, fino a 80 diverse mattonelle e provvede anche alla connessione dati Wi-Fi (2,4GHz b/g/n) nonché tramite il recente standard Thread. L’alimentatore, in grado di erogare fino a 42 Watt, può sostenere fino a 22 mattonelle (l’assorbimento massimo di ciascuna è infatti di 2 Watt – consumo variabile in base all’intensità luminosa emessa). Va da sé che per assemblare un ipotetico pannello da 80 tile, sarebbe necessario un controller, 80 mattonelle e circa 4 alimentatori (80/22=3,6).

Una volta accese si nota subito la principale differenza che distingue tutti i componenti della linea Elements, ovvero la possibilità di riprodurre pura illuminazione bianca (con temperatura del bianco regolabile da 1500-4000 gradi Kelvin) a differenza dei 16 milioni di colori RGB disponibili sui pannelli Shapes. Inoltre, le singole mattonelle Elements Wood Look Hexagons possono produrre un massimo di 22 lumen, contro i 100 delle Shapes. Detta così sembrerebbero quindi pannelli “inferiori”, ma come vedremo più avanti che non è così. Si tratta infatti di prodotti molto diversi.

Vetrina - Offerte del giorno

Novità già introdotta da Nanoleaf con la linea “Shapes” e proseguita con “Elements” è sicuramente la standardizzazione dei sopradescritti linker e del controller: questo, tradotto, significa che con l’uscita di nuove “forme”, queste potranno essere interconnesse anche su pannelli composti da forme diverse. Questo garantisce grandissimo spazio alla fantasia nella possibilità di realizzare pannelli luminosi delle più disparate forme. A scanso di equivoci, comunque, pannelli “Elemens” potranno essere espansi solo tramite mattonelle (anche di forme diverse) della stessa linea, così come vale allo stesso modo per i pannelli “Shapes”.

A partire dal mese di agosto 2021, Nanoleaf ha rilasciato una nuova versione firmware che offre pieno supporto allo standard Thread, quindi al Project CHIP (“Matter”).

Installazione

Una volta interconnesse le mattonelle, installato il controller e alimentato il pannello è necessario provvedere alla prima configurazione dello stesso tramite l’app Nanoleaf (disponibile per iOS e Android), la quale recentemente è stata radicalmente rivista sia per supportare questi nuovi modelli Elements sia per migliorare l’esperienza complessiva d’uso da parte dell’utente.

In caso per tale attività si utilizzi un dispositivo Apple iOS, la procedura (piuttosto semplice) prevede di provvedere all’aggiunta accessorio alla configurazione Apple HomeKit (utilizzando il QR-Code posto sul manuale allegato oppure via NFC), mentre tramite Android l’app utilizza il supporto guidato NFC. Su Android la procedura è analoga e ha la stessa, identica esperienza utente.

 

Superata quest’ultima fase, l’installazione può considerasi conclusa ed è possibile iniziare ad utilizzare il pannello.

Esperienza d’uso

In buona sostanza, tutte le soluzioni Nanoleaf di questa tipologia sono concepite per fornire all’utente la doppia funzionalità di illuminazione tradizionale (luce diurna bianca dalle diverse temperature) oppure decorativa (con diversi programmi che ora prenderemo in analisi). Come detto precedentemente, le Elements sono concepite per arredare sì con la luce, ma non tramite colori: semmai, usando i giochi di luce bianca regolabile in intensità luminosa e in temperatura della stessa.

Utilizzando la semplice modalità tinta unita è infatti possibile scegliere, per l’appunto, quale punto di bianco (da 1500 e 400 gradi Kelvin)  e quale intensità luminosa da 0 a 100% (ricordando che il 100% equivale a 22 lumen a mattonella) impostare. Come detto, a differenza delle “Shapes” non è possibile impostare colori RGB, ma solo il punto di bianco.

Tale aspetto è voluto: trattandosi di mattonelle che fanno della propria finitura il loro marchio distintivo e la loro caratteristica predominante, il fatto che si illuminino di bianco interagisce con la finitura legno, fornendo un effetto artistico molto preciso e molto gradevole. In pratica, non arredano tramite il colore, come fanno le “Shapes”, ma arredano illuminandosi grazie alla finitura legno che presentano sul dorso.

Alternativamente alla tinta unita, come sempre l’app Nanoleaf (disponibile per iOS e Android, evolutasi moltissimo negli ultimi mesi) consente di selezionare – scaricandoli gratuitamente dall’immensa libreria disponibile online – diversi giochi di accensione, i quali consentono di rendere animato il pannello. Alcuni giochi consentono di sfruttare il microfono integrato nel controller per riprodurre schemi colorati “in movimento” coerenti con i rumori/suoni della stanza. Attivando questo tipo di profili durante la riproduzione musicale, il pannello “va dietro alla musica”. Sempre, ovviamente, giocando sull’intensità luminosa e la temperatura del bianco.

 

Infine, l’app permette di impostare la funzione di luminosità automatica, la quale può essere configurata in modalità Ambiente o Funzionale. La prima fa sì che la luminosità del pannello aumenti all’aumentare della luce presente – di per sé – nell’ambiente; la seconda fa esattamente il contrario, l’aumenta al decrescere della luce presente.

Integrabilità

Quanto agli aspetti legati all’integrabilità domotica verso altri ecosistemi, i pannelli Nanoleaf “Elements” offrono un set di API proprietarie aperte chiamate Nanoleaf Open API.

In pratica, tramite connessione TCP/IP quasiasi ecosistema può governare i pannelli Nanoleaf dotati di questo supporto, il quale è documentato e permette agli sviluppatori di tutto il mondo di realizzare strati di connessione per realizzare, appunto, l’integrazione verso altri ecosistemi.

Un’alternativa apparente potrebbe essere quella di adottare Matter, sovra-standard che – sebbene in modo nettamente più limitato, semplifica l’integrazione; i panneli “Elements”, però, non offrono tale supporto. Non sono pertanto “compatibili Matter”, né over-Wi-Fi né over-Thread.

Allora, perché questa soluzione offre lo standard Thread?

Thread

Thread è uno standard di comunicazione wireless ideale per l’uso in domotica personale, molto vicino a standard più che noti come ZigBee e Z-Wave. Thread è anche alla base della piramide del sovra-standard Matter, il quale lo utilizza (insieme al Wi-Fi) per consentire l’integrazione (pardon, il commissionamento) dei componenti compatibili con tale sovra-standard.

Sebbebe i pannelli Nanoleaf Elements (e quindi anche Wood Look Hexagons) non siano compatibili Matter (ovvero non possano essere integrati con altri ecosistemi via Matter), sono comunque dotati di antenna Thread e formano, tra di loro (o anche singolarmente) una rete Thread nel momento in cui vengono accesi. Il motivo (o meglio, lo scopo) è presto detto: Nanoleaf presenta, nel proprio listino, componenti compatibili Matter over-Thread. Per adottarli in casa propria, tramite l’app Nanoleaf (e altro), è necessario avere un router di confine (o “Border Router“) Thread sulla propria LAN, ovvero un BRIDGE/Gateway Thread.

Chi possegga un pannello Nanoleaf Elements, di fatto, si dota di un elemento di questo tipo. Lo scopo quindi della presenza di un’antenna Thead su questi pannelli è di dotare l’utente di una rete Thread utilizzabile in un secondo momento da altri prodotti Matter over-Thread della stessa Nanoleaf e/o da altri ecosistemi che supportino Matter (anche HUB personali come Home Assistant).

Built on Thread - Border Router

Un esempio

Ipotizzando di possedere un end-device Matter over-Thread (diciamo questa lampadina), esso può essere controllato direttamente tramite l’app Nanoleaf ma solo in diretta vicinanza (lo smartphone deve poter “parlargli” direttamente via Bluetooth, altro standard supportato), tramite la catena:

lampadina > app Nanoleaf

Ovviamente, qualcosa di molto limitato e limitante.

Se invece si possiedono uno o più pannelli Nanoleaf Elements (incluso Wood Look Hexagons) e dato che essi fungono da router di confine Thread, questi fanno da “ponte” tra Thread (standard supportato dall’end-device) e il Wi-Fi. Come già detto sono, sostanzialmente, BRIDGE/Gateway Thread. Così facendo, la lampadina non solo è gestibile da remoto tramite l’app Nanoleaf tramite la catena:

lampadina > pannello Elements > LAN > Internet > cloud Naoleaf > app Nanoleaf

ma anche, contemporaneamente, da altri ecosistemi dotati supporto Matter, tramite la catena:

lampadina > pannello Elements > LAN > app/ecosistema terze parti

Insomma: Matter a piena forza, pronta per il futuro della Smart Home. I pannelli Nanoleaf, in sostanza, non invecchiano col tempo. 

Contenuto della confezione

Nanoleaf Elements Wood Look Hexagons viene tipicamente venduto in Starter Kit di prima installazione nonché in kit di espansione, in singoli pezzi (alimentatori e mattonelle aggiuntivi, linker rigidi che angolari morbidi per il montaggio su superfici ad angolo eccetera).

Il kit di prima installazione più tipico è quello da 7 mattonelle (da noi testato), il quale contiene le mattonelle stesse, le staffe rotonde di montaggio, l’alimentatore da 42 watt, un controller Nanoleaf Shapes, linker rigidi e biadesivi 3M per il montaggio murale.

Nanoleaf Hexagons Legno - Package 7
lo starter kit da 7 mattonelle.

Esiste anche il kit di espansione contenente solo 3 mattonelle e relativi linker. Per implementare quest’ultimo è necessario avere già a disposizione un kit di prima installazione o quantomeno un alimentatore e un controller. Come spiegato in precedenza, Elements prevede un’installazione di massimo 80 mattonelle alimentate contemporaneamente da 4 alimentatori.

Compatibilità

Il grado di compatibilità riconosciuta dal produttore – al di fuori di quella, nativa, con l’app Nanoleaf (disponibile per iOS e Android), è massima.

Nanoleaf Elements Wood Look Hexagons infatti supporta di base:

In pratica, tutto.
Va da sé che la compatibilità con i maggiori smart speaker è da intendersi come la capacità di comandare il pannello e pilotarne le funzioni tramite comandi vocali.

Integrabilità domotica

In termini di integrabilità domotica, la predisposizione di Nanoleaf Elements Wood Look Hexagons ad essere sfruttato con e da altri ecosistemi è ampia, data la già citata disponbilità di Nanoleaf Open API.

Sovra-standard

Apple HomeKit

Apple HomeKit logoQuanto a Apple HomeKit, Nanoleaf Elements Wood Look Hexagons è formalmente supportata. Questo significa che, out of the box, sia possibile sfruttarlo utilizzando la domotica di Apple; questo però non significa in assoluto che non sia possibile farlo in altro modo, come vedremo a seguire nel paragrafo dedicato agli HUB personali, più sotto.

MATTER

Matter logoQuanto a Matter, i pannelli Nanoleaf Elements Woold Look Hexagons non sono formalmente supportato, l’abbiamo spiegatao sopra. Ciononostante, la presenza di un’antenna Thread e la conseguente funzionalità di router di confine Thread è molto interessante, perché consente ad altri ecosistemi di “appoggiarvisi” per integrare componenti Matter over-Thread tramite esso, oltre a consentire all’utente di integrare compatibili Matter over-Thread.

HUB personali

HOME ASSISTANT

Home Assistant Official Logo v3

Il più adottato worldwide tra gli HUB personali open source è, motivamente, Home Assistant, il quale di base è in grado di integrare i pannelli Nanoleaf Shapes (incluso queste Hexagons) tramite Nanoleaf Open API, implementate presso l’integrazione ufficiale inclusa nell’HUB.

L’integrazione è pressoché perfetta:

Home Assistant - Nanoleaf Elements

La cosa molto interessante di questa integrazione sta nel fatto che tutti gli schemi e gli effetti luminosi risultano immediatamente disponibili presso l’entità nell’attributo “Effect“, il che ci permette di integrare pienamente “Nanoleaf Elements” all’interno delle nostre automazioni, scene e script. 

HOMEY PRO

Homey LogoL’HUB personale hardware per eccellenza, Homey Pro, non ha alcun problema nell’integrare Nanoleaf Elements: una app ad hoc la consente, piena, in pochi, semplici passi. Anche questa integrazione è piena e utilizza anch’essa, come su Home Assistant, le Nanoleaf Open API via Wi-FI.

SONOFF IHOST

Quanto all’HUB di Sonoff, iHost, non è possibile integrare le componenti Nanoleaf Elements.

ALTRO

Anche openHAB e Domoticz non hanno problemi: permettono un’integrazione di buon livello, praticamente al pari di Home Assistant di Homey Pro.

Valutazione

Qualità costruttiva
Funzionalità
Uso: qualità ed esperienza
Compatibilità
Integrabilità
Prezzo
Media
N.b. La valutazione è oggetto di revisione nel tempo in funzione di novità e aggiornamenti.
Nanoleaf Elements - Wood Look Hexagons - BoASono bellissime, anche da spente, sebbene se a differenza delle Shapes Hexagons queste Wood Look Hexagons vanno necessariamente calate nel giusto ambiente per fargli espletare al meglio il proprio lavoro, quello di illuminare e arredare con un mix di stile “legno” e luce bianca calda.

Mentre le “Shapes” possono essere installate un po’ ovunque – meglio in ambienti più moderni – queste “Elements” Wood Look Hexagons si sposano magnificamente con qualunque ambiente classico/elegante: la rifinitura “legno” delle mattonelle esagonali, estremamente realistica e ben realizzata, rende assieme all’illuminazione un effetto estremamente rilassante, donando all’ambiente un tocco di stile unico. Come d’altra parte tutti i pannelli Nanoleaf, questi nuovi “Elements” fanno reparto a sé in ambito di arredamento illuminotecnico: più che degli attuatori luminosi, si tratta di un vero componente d’arredo che non smette mai di stupire gli ospiti e rendere il proprio ambiente domestico oltremodo gradevole in modo quasi inconscio.

Disponibilità: su Amazon, Starter Kit da 7 pezzi – Addon kit da 3 pezzi
Pros
  • Belle da morire
  • Arredano in modo eccellente
  • Router di frontiera Thread
  • Non annoiano mai
  • Bassissimo consumo
Cons
  • Costare, costano.

Altri attuatori per illuminotecnica:

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