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⭐️ Recensione: Nanoleaf Shapes Ultra Black Hexagons, quando il nero sta davvero bene su tutto

⭐️ Recensione: Nanoleaf Shapes Ultra Black Hexagons, quando il nero sta davvero bene su tutto

Produttore: Nanoleaf
Categoria: Attuatore
Tipologia: Sistema di illuminazione LED modulare touch
Tecnologia: TCP/IP via Wi-Fi / Thread / Bluetooth / NFC
Difficoltà d’installazione: Bassa
Semplicità d’uso: Alta
Disponibilità: su Amazon, Starter Kit da 9 pezzi – Addon kit da 3 pezzi
Revisione recensione: 1.2

 

Nanoleaf logo

BLACKED

È passato del tempo (neanche troppo, a dirla tutta) dalla recensione di Hexagons, la prima soluzione della ormai fortunata e apprezzatissima linea “Shapes” della canadese Nanoleaf, la quale consente a più modelli della stessa di interconnettersi tra loro per modellare i pannelli di illuminazione estremamente personalizzati e dal grande valore arredativo.

Con Shapes Ultra Black Hexagons, Nanoleaf svolta verso il dark, dando “una mano di nero” alle finiture della già di per sé bellissima versione bianca.

Le abbiamo scartate, toccate, montate, testate.
Vediamo cos’abbiamo scoperto di nuovo per voi, oltre alla presenza dell’ovvio colore nero.

Nanoleaf Shapes Ultra Black Hexagons - New package

Caratteristiche

Innanzitutto, cosa sono le Nanoleaf Shapes Hexagons? Per chi non avesse dimestichezza con questo tipo di prodotto, sono sostanzialmente “mattonelle” luminose in tecnologia LED (dette anche tile) interconnettibili tra loro (nonché con altre mattonelle di altra forma) per formare ampi pannelli luminosi dotati di funzionalità di illuminazione che arredano con luce e colori.

Anche queste nuove Hexagon hanno l’ovvia forma di un esagono regolare con dimensioni di 11,4 cm. di lato e una superficie di circa 30 centimetri quadrati, piuttosto grandi se paragonate alle già testate da noi Nanoleaf Canvas (mattonelle quadrate di 15 cm. di lato e “soli” 22 centimetri quadrati di superficie).

Nanoleaf Shapes Ultra Black Hexagons - Dimensioni

La realizzazione anche in questo caso è in plastica ABS di buonissima qualità, alla vista e al tocco satinata e di colorazione, come detto più volte, nera: da spente sono molto scure, anche quando illuminate da fonti esterne, il che evita eventuali fastidiosi riflessi da parte di altre fonti luminose.

Nanoleaf Shapes - Linker

Sul retro, in corrispondenza di ciascuno dei sei lati, uno slot specifico permette di posizionare il linker, elemento piuttosto compatto utile all’interconnessione tra i vari moduli. Sugli slot non si posizionano solo i linker, ma anche l’alimentazione, collocabile su un qualunque slot del pannello composto dalle varie mattonelle. I linker forniti nei kit sono rigidi, ma opzionalmente sono acquistabili anche flessibili per un eventuale montaggio angolare delle mattonelle.

N.b. Dato che i linker di tutte le soluzioni “Nanoleaf Shapes” sono, non casualmente, identici,questo consente (cosa voluta) di interoconnettere anche mattonelle aggiuntive di altre forme, come per esempio le Nanoleaf Triangles, gli Hexagon con finitura legno, o persino i modelli “mini” (eg. Triangles Mini), nonché i modelli a venire.

Sempre sul retro, al centro della mattonella, uno spillo in plastica è utilizzato per l’installazione delle mattonelle sul muro: ognuna hai infatti a disposizione una piccola superficie circolare da montare (col biadesivo tenace in dotazione, oppure tramite tasselli murali) che poi si incastra a pressione sullo spillo posizionato dietro la mattonella. Un sistema di montaggio assai più pratico del precedente, il quale prevedeva solo il biadesivo direttamente posizionato sulla superficie posteriore delle mattonelle.

Assemblare e installare il pannello è quindi piuttosto semplice e intuitivo: lo “Starter kit” nel quale la soluzione è disponibile contiene le mattonelle, un’alimentatore con cavo lungo 2,5 metri, un certo numero di linker e un controller, elemento da collegarsi sempre tramite linker e posizionabile su uno slot qualsiasi del pannello, esattamente come nel caso dell’alimentazione.

Il controller è lo stesso per tutti i modelli (presenti e futuri) della linea Shapes: a differenza delle Canvas/Aurora, l’intelligenza del pannello è controllata da tale elemento e non da una “mattonella speciale” tra le tante assemblate assieme. Il controller di nuova concezione può gestire fino a 500 diverse mattonelle; l’alimentatore (anch’esso nero e con filo nero) è in grado di erogare fino a 42 Watt e può sostenere fino a 21 mattonelle (l’assorbimento massimo di ciascuna è infatti di 2 Watt – consumo variabile in base all’intensità luminosa emessa e al colore). Va da sé che per assemblare un ipotetico, immenso pannello da 500 tile, sarebbe necessario un controller, 500 mattonelle e circa 24 alimentatori (500/21=23,8).

Come per le gemelle bianche, una volta accese si nota subito un’altra novità rispetto alle Cavans: sono palesemente più luminose e sopratutto hanno una superficie uniforme, senza disegni o schemi grafici sulla superficie. Nanoleaf dichiara circa 100 lumen di luminosità per mattonella, luce che può essere emessa in un ventaglio di temperatura da 1200 a 6500 gradi Kelvin e in una scelta di colore di oltre 16 milioni di tonalità. Nei paragrafi successivi ci spenderemo sulle differenze di luminosità rispetto alla versione bianca.

Il controller è dotato di sei controlli touch utili alla prima configurazione e, successivamente, al controllo del comportamento del pannello, controllo che – come vedremo – può essere effettuato anche tramite app e/o integrazioni domotiche.

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Integrabilità

Quanto agli aspetti legati all’integrabilità domotica verso altri ecosistemi, i pannelli Nanoleaf “Shapes” offrono un set di API proprietarie aperte chiamate Nanoleaf Open API.

In pratica, tramite connessione TCP/IP quasiasi ecosistema può governare i pannelli Nanoleaf dotati di questo supporto, il quale è documentato e permette agli sviluppatori di tutto il mondo di realizzare strati di connessione per realizzare, appunto, l’integrazione verso altri ecosistemi.

Un’alternativa apparente potrebbe essere quella di adottare Matter, sovra-standard che – sebbene in modo nettamente più limitato, semplifica l’integrazione; i panneli “Shapes”, però, non offrono tale supporto. Non sono pertanto “compatibili Matter”, né over-Wi-Fi né over-Thread.

Allora, perché questa soluzione offre lo standard Thread?

Thread

Thread è uno standard di comunicazione wireless ideale per l’uso in domotica personale, molto vicino a standard più che noti come ZigBee e Z-Wave. Thread è anche alla base della piramide del sovra-standard Matter, il quale lo utilizza (insieme al Wi-Fi) per consentire l’integrazione (pardon, il commissionamento) dei componenti compatibili con tale sovra-standard.

Sebbebe i pannelli Nanoleaf Shapes (e quindi anche Hexagons) non siano compatibili Matter (ovvero non possano essere integrati con altri ecosistemi via Matter), sono comunque dotati di antenna Thread e formano, tra di loro (o anche singolarmente) una rete Thread nel momento in cui vengono accesi. Il motivo (o meglio, lo scopo) è presto detto: Nanoleaf presenta, nel proprio listino, componenti compatibili Matter over-Thread. Per adottarli in casa propria, tramite l’app Nanoleaf (e altro), è necessario avere un router di confine (o “Border Router“) Thread sulla propria LAN, ovvero un BRIDGE/Gateway Thread.

Chi possegga un pannello Nanoleaf Shapes, di fatto, si dota di un elemento di questo tipo. Lo scopo quindi della presenza di un’antenna Thead su questi pannelli è di dotare l’utente di una rete Thread utilizzabile in un secondo momento da altri prodotti Matter over-Thread della stessa Nanoleaf e/o da altri ecosistemi che supportino Matter (anche HUB personali come Home Assistant).

Built on Thread - Border Router

Un esempio

Ipotizzando di possedere un end-device Matter over-Thread (diciamo questa lampadina), esso può essere controllato direttamente tramite l’app Nanoleaf ma solo in diretta vicinanza (lo smartphone deve poter “parlargli” direttamente via Bluetooth, altro standard supportato), tramite la catena:

lampadina > app Nanoleaf

Ovviamente, qualcosa di molto limitato e limitante.

Se invece si possiedono uno o più pannelli Nanoleaf Shapes (incluso Hexagons) e dato che essi fungono da router di confine Thread, questi fanno da “ponte” tra Thread (standard supportato dall’end-device) e il Wi-Fi. Come già detto sono, sostanzialmente, BRIDGE/Gateway Thread. Così facendo, la lampadina non solo è gestibile da remoto tramite l’app Nanoleaf tramite la catena:

lampadina > pannello Shapes > LAN > Internet > cloud Naoleaf > app Nanoleaf

ma anche, contemporaneamente, da altri ecosistemi dotati supporto Matter, tramite la catena:

lampadina > pannello Shapes > LAN > app/ecosistema terze parti

Insomma: Matter a piena forza, pronta per il futuro della Smart Home. I pannelli Nanoleaf, in sostanza, non invecchiano col tempo. 

Specifiche

Luminosità media per mattonella 100 lumens
Durata media 25000 ore
Protocolli di comunicazione WiFi (2.4 GHz b/g/n), NFC, Thread
Temperatura del bianco 1200K – 6500K
RGBW 16 milioni di colori
Colour Rendering Index (CRI) 80

Funzioni

Tutte le soluzioni Nanoleaf di questa tipologia (incluse le precedenti) sono concepite per fornire all’utente la doppia funzionalità di illuminazione tradizionale (luce diurna bianca dalle diverse temperature) oppure decorativa (con diversi programmi che prenderemo in analisi a seguire.

Per quanto riguarda l’illuminazione tradizionale non c’è moltissimo da dire: si tratta di un’emissione luminosa bianca di temperatura e intensità regolabili sfruttabile per illuminare l’ambiente con un massimale, come detto, di 100 lumen per singola mattonella.

Certamente è il comparto decorativo ad essere ciò che distanza le soluzioni Nanoleaf da tutte le altre. Le mattonelle sono in grado di riprodurre, come detto, fino a 16 milioni di colori; l’utente può divertirsi a “disegnare” con la luce, tramite l’app mobile, schemi personalizzati che prevedano non solo i vari colori coinvolti, ma anche eventuali schemi a rotazione, effetti di fade, diverse velocità e transizioni e altro. Ogni schema può venire proposto, sempre tramite app, nella sezione “Discovery”: in sostanza, l’utente ha a disposizione centinaia di diversi schemi prodotti da utenti di tutto il mondo (oltre a quelli di per sé proposti da Nanoleaf di default), ai quali l’utente può, per l’appunto, collaborare coi propri.

La cosa divertente è che l’app Nanoleaf riconosce lo schema di interconnessione scelto dall’utente, pertanto l’interfaccia presso l’app consente di “disegnare” i propri schemi direttamente sullo schermo dello smartphone/tablet come se si operasse direttamente sul proprio pannello.

Gli schemi decorativi sono di tre tipologie: colore, ritmo e interattivi.

I primi sono quelli sopra descritti, ovvero sequenze di colori e di effetti visivi, mentre ritmo sfrutta il microfono integrato nel controller per riprodurre schemi colorati coerenti con i rumori della stanza. Attivando questo tipo di profili durante la riproduzione musicale, il pannello “va dietro alla musica”. Infine, gli interattivi permettono di sfruttare il pannello sostanzialmente per giocare. Sono disponibili infatti dei giochi predefiniti che sfruttano la funzione touch delle mattonelle. Uno su tutti? Memory. Quando si tocca il pannello, a prescindere, lo schema in riproduzione “reagisce” come se fosse vivo, come una sorta di pelle digitale; inoltre è possibile configurare svariate gesture (eg. scivolando le dita in vari modi sul pannello ne si regola la luminosità, l’accensione eccetera).

Vetrina Promo

L’adozione, poi, della applicazione Nanoleaf Desktop App (per computer Windows/Mac) abilita all’uso della funzionalità “Match“, la quale consente di illuminare il pannello luminoso (o i pannelli, possedendone diversi) coerentemente con eventuali contenuti multimediali riprodotti sul computer (anche verso la TV con un’uscita esterna). Funzione che abbiamo testato e abbiamo trovato davvero interessante, specie per le quattro modalità di selezione automatica dei colori: “Match” (praticamente prova a riprodurre l’immagine riprodotta sullo schermo sul pannello), “Melt” (una dissolvenza tra colori dominanti), “Fade‘ (il cross-dissolve tra colori) e “Palette” (riproduzione della palette cromatica dell’immagine sul pannello). Peccato ad oggi non sia possibile utilizzare direttamente la TV per tutto questo.

Altra interessante funzionalità è quella legata alla programmazione: tramite app è possibile istruire il pannello al fine di accenderlo e/o spegnerlo in determinati orari e condizioni utilizzando specifici effetti luminosi.

Infine, l’app permette di impostare la funzione di luminosità automatica, la quale può essere configurata in modalità Ambiente o Funzionale. La prima fa sì che la luminosità del pannello aumenti all’aumentare della luce presente – di per sé – nell’ambiente; la seconda fa esattamente il contrario, l’aumenta al decrescere della luce presente.

A partire dal 2023, l’introduzione di Nanoleaf 4D (un sistema per retroilluminare la tv in modo dinamico infunzione delle immagini proiettate) ha contemporaneamente previsto un aggiornamento firmware per Nanoleaf Shapes (incluso Ultra Black Hexagon), così da “espandere” (volendo) gli effetti non solo sul retro della tv, ma anche sugli altri eventuali panneli Shapes presenti nell’ambiente. Una funzionalità spettacolare quando vista coi propri occhi: l’effetto wow è garantito.

Esperienza d’uso

La prima domanda che ci siamo posti è stata: nere sono bellissime, ma saranno luminose quanto le bianche? Abbiamo effettuato dei test comparativi per scoprire… l’ovvio, ovvero che lo sono di meno. Non tantissimo però, se non proprio sulla luce bianca: abbiamo impostato sui due pannelli (uno classico bianco, l’altro Ultra Black) la luminosità al massimo e selezionato i medesimi colori (fissi), effettuando così una misurazione al centro di una delle mattonelle. Ecco i risultati.

  Hexagons Ultra Black Hexagons (tradizionali bianchi)
Colore rosso 214 lux 373 lux
Colore verde 284 lux 586 lux
Colore blu 241 lux 335 lux
Bianco (6000k) 297 lux 729 lux
N.b. Per le misurazioni abbiamo usato questa app con un iPhone 12.

Ora, dai risultati risulta chiaro come sul bianco la caduta di luminosità sia importante; meno sui vari colori, specialmente sul blu. Sul verde la caduta è ancora più netta.

Ciò detto, le Ultra Black Hexagons sono ancora più della versione bianca “concepite per arredare con la lucee non certo per “illuminare”: installate su un muro colorato sono stupende sia accese che spente, con quel satinato nero che porta con sé un’elenganza unica. Accese, poi, in contrasto con un muro nero lo ripetiamo: sono fa-vo-lo-se.

Per il resto, sono “le solite Nanoleaf”, in senso assolutamente positivo. Funzionano perfettamente sia controllate con l’app Nanoleaf, sia con i più comuni assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Assistant, danno il loro top con gli HUB personali (vengono facilmente integrate da moltissimi sistemi terzi concepiti “open”).

Compatibilità

Il grado di compatibilità riconosciuta dal produttore – al di fuori di quella, nativa, con l’app Nanoleaf (disponibile per iOS e Android), è massima.

Nanoleaf Shapes Ultra Black Hexagons infatti supporta di base:

In pratica, tutto.
Va da sé che la compatibilità con i maggiori smart speaker è da intendersi come la capacità di comandare il pannello e pilotarne le funzioni tramite comandi vocali.

Come detto in precedenza, aspettiamo che, oltre che router di frontiera Matter over-Thread, diventino essi stessi componenti Matter-compatibili. Ma, lo ripetiamo, crediamo sia solo una questione di app Nanoleaf, più che dei pannelli in sé.

Integrabilità domotica

In termini di integrabilità domotica, la predisposizione di Nanoleaf Shapes Hexagons ad essere sfruttato con e da altri ecosistemi è ampia, data la già citata disponbilità di Nanoleaf Open API.

Sovra-standard

Apple HomeKit

Apple HomeKit logoQuanto a Apple HomeKit, Nanoleaf Shapes Hexagons è formalmente supportata. Questo significa che, out of the box, sia possibile sfruttarlo utilizzando la domotica di Apple; questo però non significa in assoluto che non sia possibile farlo in altro modo, come vedremo a seguire nel paragrafo dedicato agli HUB personali, più sotto.

MATTER

Matter logoQuanto a Matter, i pannelli Nanoleaf Shapes Hexagons non sono formalmente supportato, l’abbiamo spiegatao sopra. Ciononostante, la presenza di un’antenna Thread e la conseguente funzionalità di router di confine Thread è molto interessante, perché consente ad altri ecosistemi di “appoggiarvisi” per integrare componenti Matter over-Thread tramite esso, oltre a consentire all’utente di integrare compatibili Matter over-Thread.

HUB personali

HOME ASSISTANT

Home Assistant Official Logo v3

Il più adottato worldwide tra gli HUB personali open source è, motivamente, Home Assistant, il quale di base è in grado di integrare i pannelli Nanoleaf Shapes (incluso queste Hexagons) tramite Nanoleaf Open API, implementate presso l’integrazione ufficiale inclusa nell’HUB.

L’integrazione è pressoché perfetta:

Nanoleaf Shapes Ultra Black Hexagons - Home Assistant

La cosa molto interessante di questa integrazione sta nel fatto che tutti gli schemi e gli effetti luminosi risultano immediatamente disponibili presso l’entità nell’attributo “Effect“, il che ci permette di integrare pienamente “Nanoleaf Shapes” all’interno delle nostre automazioni, scene e script. 

HOMEY PRO

Homey LogoL’HUB personale hardware per eccellenza, Homey Pro, non ha alcun problema nell’integrare Nanoleaf Shapes: una app ad hoc la consente, piena, in pochi, semplici passi. Anche questa integrazione è piena e utilizza anch’essa, come su Home Assistant, le Nanoleaf Open API via Wi-FI.

SONOFF IHOST

Quanto all’HUB di Sonoff, iHost, non è possibile integrare le componenti Nanoleaf Shapes.

ALTRO

Anche openHAB e Domoticz non hanno problemi: permettono un’integrazione di buon livello, praticamente al pari di Home Assistant di Homey Pro.

Nanoleaf Hexagons Black - Pannello

Valutazione

Qualità costruttiva
Funzionalità
Uso: qualità ed esperienza
Compatibilità e integrabilità
Innovazione
Rapporto qualità/prezzo
Media
N.b. La valutazione è oggetto di revisione nel tempo in funzione di novità e aggiornamenti.
Nanoleaf Shapes Ultra Black Hexagons - PackageQuando si è innamorati è difficile essere obiettivi. Noi cercheremo di esserli il più possibile, sebbene il nostro amore incodizionato verso queste stupende appliace per illuminotecnica non sia di certo una novità. Nanoleaf realizza da anni delle soluzioni davvero bellissime, funzionali, divertenti, che arredano con le loro forme, le loro finiture, i loro schemi colore. Un angolo di casa morto prende immediatamente vita grazie a qualsiasi soluzione Nanoleaf: queste Ultra Black Hexagons sono forse le più belle che abbiamo mai testato, perché la loro finitura nera – specie quando installate su un muro colorato – garantiscono un effetto wow incredibile, da spente come da accese.

Certo: sono meno luminose delle bianche, e questo va doverosamente detto e segnalato. Mentre le bianche garantiscono, quando accese a massima potenza su tono bianco, di illuminare come un vero punto luce (specie sopra i 9 pezzi interconnessi), queste Ultra Black certamente sono meno appropriate all’illuminazione vera e propria. Quanto agli schemi colore, la caduta di luminosità di nota molto, molto meno, garantendo al pannello una capacità unica di arredare con la luce al pari delle altre soluzioni Nanoleaf.

Ovviamente “Award” inDomus, neanche a dirlo.

Disponibilità: su Amazon, Starter Kit da 9 pezzi – Addon kit da 3 pezzi
Pros
  • Belle in modo spettacolare
  • Arredano davvero con la luce
  • Router di frontiera Thread
  • Affidabili e altamente integrabili
  • Qualità Nanoleaf
Cons
  • Eh sì, costano
  • Meno luminose delle bianche

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