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Strumenti di gestione finale

Percorso di formazione sulla domotica personale – CAPITOLO 7 
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CAPITOLO 6 – Centrale automazione (HUB)
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CAPITOLO 8 – HUB personali

strumenti di gestione

Come spiegato brevemente nel capitolo dedicato alla “centrale automazione (HUB)“, i comandi che possono venire eseguiti in ambito domotico sono tipicamente veicolati da “strumenti di gestione finale”, ovvero le interfacce che l’utente finale utilizza nell’uso ordinario, quotidiano, della propria smart home.

Le due grandi tipologie di strumenti di gestione finale sono essenzialmente due: personal device (smartphone, tablet, computer ecc.) e gli assistenti personali/smart speaker.

Personal device

I principali “personal device” usati in domotica sono smartphone, tablet e computer.

Google

Col proprio sistema operativo mobile “Android“, in uso nella maggior parte degli smartphone e tablet in commercio, ad oggi Google non ha ancora messo a disposizione degli utenti un vero e proprio “ambiente domotico” inteso come un’unica console di controllo per governare/comandare/automatizzare i componenti della propria domotica.

Disponibile su Google PlayLaddove le componenti domotiche disponibili sul mercato (che siano BRIDGE/Gateway, sensori, attuatori, dispositivi) presentino il logo qui a sinistra, sarà dunque necessario scaricare l’applicazione dedicata allo scopo di configurare e controllare tali componenti.

Tornando all’esempio del BRIDGE/attuatori della linea Philips HUE fatto in precedenza, esiste per il mondo Android la corrispondente applicazione mobile scaricabile dal Google Play Store, chiamata per l’appunto “Philips HUE“. Un altro esempio viene dalla linea di sensori e attuatori termici della linea Netatmo, che hanno nell’applicazione “Netatmo Energy” il corrispettivo strumento di gestione finale, e così via.

Queste applicazioni sono cruciali per l’utilizzo di determinati componenti (di illuminazione, per esempio), mentre alcuni sono più autonomi e le applicazioni sono solo secondarie (eg. termostati). Di base, queste applicazioni sono necessarie, ma restano comunque “isole” autonome: rispetto ai due esempi precedenti e in caso si posseggano entrambe le linee prodotto, laddove si voglia controllarne uno sarà necessario utilizzare la relativa applicazione; per l’altro, l’altra. Non è un gran problema, ma questo impedisce di organizzare scenari e automatismi più complessi, del tipo:

Quando l’ultimo esce di casa, spegni le luci e regola in termostato in modalità ECO.

Per questo “problema” esiste una soluzione, ma ne parleremo più avanti.

Apple

La questione in ambito Apple è, tanto per cambiare, diversa.
Disponibile su Apple StoreE’ innanzitutto corretto spiegare come il discorso fatto poco sopra sull’ambiente  Google è valevole, nelle stesse modalità, per l’ambito Apple: qualsiasi componente domotico che presenti il logo qui a sinistra mette a disposizione, sull’Apple Store, una propria corrispettiva applicazione utile alla configurazione e all’uso del componente stesso. Analogamente, per controllare componenti di diversi produttori sarà necessario utilizzare diverse applicazioni.

Perché dunque due diverse analisi per due ambienti apparentemente uguali?
Semplice: perché, per l’appunto, non lo sono fino in fondo.

A partire dalla versione “8” del proprio sistema operativo per iPhone e iPad (“iOS”), Apple ha infatti deciso di affrontare in modo molto strutturato e prospettico il tema della domotica. Ha dato vita, infatti, al programma software e di certificazione Apple HomeKit.

Apple HomeKit è una serie di specifiche tecniche, dedicate ai produttori di componenti domotiche, volte a uniformare (in chiave Apple) il funzionamento delle componenti stesse, di qualunque tipo esse siano. Tali indicazioni, una volta rispettate alla lettera, permettono alle componenti in vendita di fregiarsi del seguente logo:

Compatibile con Apple HomeKit

Apple, in ogni proprio dispositivo iOS (dalla versione 8 in poi) – iPhone o iPad – presenta un’app nativa, chiamata “Casa (o “Home”), nella quale concentrare il controllo e la gestione di tutti i dispositivi certificati Apple HomeKit. Con l’avvento di tale app (e di tale certificazione), infatti, Apple ha voluto creare, tramite i propri dispositivi, un unico ecosistema che funga:

  • da strumento di gestione finale per tutti i dispositivi (certificati HomeKit, chiaro);
  • da vera e propria centrale di automazione (HUB);
  • da gestore remoto.

In parole povere: a differenza di Google, Apple permette agli utenti dei propri smartphone e tablet di utilizzare componenti domotici di diversa natura e di diversi produttori direttamente presso un’unica interfaccia e un’unica centrale di automazione (HUB) inclusa nel proprio strumento(i) di gestione finale.

Apple HomeKit 2019
l’ecosistema Apple HomeKit.
N.b. Sì: Apple HomeKit rappresenta de facto un HUB. Ci sono però dei buoni motivi per proseguire la lettura e capirne di più: in realtà, sebbene si tratti di un buon sistema di gestione della domotica, come vedremo gli utenti Apple (e non solo ) possono fare (molto) di meglio.

Assistenti personali/smart speaker

Un assistente personale intelligente è sostanzialmente un dispositivo in grado di interagire con la voce (ricevere comandi verbali e rispondere con linguaggio naturale) e provvedere a varie funzioni, quali riprodurre musica, creare elenchi di cose da fare, impostare allarmi, effettuare streaming di podcast, riprodurre audiolibri e fornire previsioni meteorologiche, informazioni sul traffico e altre informazioni in tempo reale, come le notizie.

Tipicamente, un assistente personale può anche controllare diversi dispositivi domotici, e può farlo ricevendo comandi vocali quali “accendi la luce“, oppure “regola la temperatura a 21 gradi” eccetera. La controparte “fisica” di un assistente personale è solitamente uno smart speaker, ovvero un “altoparlante intelligente” in grado di riprodurre musica ma anche di ascoltare “la voce del padrone” e di reagire come sopra spiegato.

Gli smart speaker, come anticipato in precedenza, vengono spesso visti come HUB, ma si tratta di un errore madornale, anche se piuttosto diffuso. I perché li spieghiamo in questo FOCUS, che vi consigliamo comunque di leggere dopo aver terminato la lettura di questo percorso di formazione (manca poco).

Il mondo degli assistenti personali e degli smart speaker si divide in tre grandi insiemi a marchio rispettivamente Amazon, Google e Apple.

Amazon Alexa

Amazon Alexa è un assistente personale intelligente sviluppato dalla azienda statunitense Amazon.
La controparte fisica di Amazon Alexa è nei dispositivi chiamati Amazon Echo, in vendita presso lo store online Amazon. Tali dispositivi si configurano come qualsiasi altro smart speaker; la particolarità di Alexa è la completezza dei comandi, la grande varietà di componenti domotiche da essa controllabili e sopratutto l’esistenza delle Alexa Skills, ovvero “estensioni” liberamente realizzabili dai produttori di componenti domotiche (ma anche da singoli sviluppatori), utili per estendere, appunto, le capacità di controllo da parte di Alexa.

Le componenti compatibili con tale ecosistema sono tipicamente riconosciute da questo logo:

 

Compatibile con Amazon Alexa

Google Assistant

Google Assistant è la soluzione Google in tema di assistenti personali. Tale soluzione è analoga, in funzionalità e meccanismi, ad Amaxon Alexa; la declinazione fisica è nei dispositivi Google Nest nonché in una lista di ulteriori dispositivi prodotti da terze parti (dotati appunto di Google Assistant quale assistente). Come nel caso di Amazon Alexa Skills, Google presenta un insieme di estensioni definite Actions. La diffusione dei dispositivi controllabili singolarmente è ampissima.

Le componenti compatibili con tale ecosistema sono tipicamente riconosciute da questo logo:

Compatibile con Google Assistant

Apple Siri

Apple Siri è l’assistente personale di Apple. Tale componente è disponibile nativamente in ogni dispositivo Apple iOS (iPhone e iPad) prodotto dal 2010 in poi. Nel 2018 è stato introdotto anche il primo smart speaker creato Apple, denominato Apple HomePod, affiancato nel 2020 dalla versione Apple HomePod mini.

Essendo completamente integrato con HomeKit (ampiamente descritto sopra), è in grado di controllare non solo i singoli componenti domotici compatibili con tale standard, ma anche di pilotare intere automazioni configurate presso l’applicazione Apple Home di iOS.

Le componenti compatibili con tale ecosistema sono tipicamente riconosciute da questo logo:

Compatibile Apple HomeKit

Riassumendo

  Apple Amazon Google
Software HomeKit (sistema chiuso) Skills (sistema aperto) Actions (sistema aperto)
Assistente vocale Siri (iOS) Alexa (Android e iOS) Google Assistant (Android e iOS)
Dispositivi Apple HomePod Amazon Echo Google Nest
App Mobile Casa (iOS) Alexa (Android e iOS) Google Home (Android e iOS)

Percorso - HUB personali