Da tempo atteso vede finalmente la luce il modello “Mini” dell’abbondantemente decantato HomePod, lo smart speaker di casa Apple che, a dirla tutta non abbiamo ancora avuto il piacere di poter testare nel bel paese. A dirla tutta-tutta, a quanto pare neanche questo modello “Mini” sbarcherà immediatamente in Italia (anzi, c’è da domandarsi se lo farà, dati i trascorsi del fratello maggiore), ma una menzione tra le notizie inDomus va certamente comunque fatta.
Apple HomePod Mini è sostanzialmente uno smart speaker dotato di assistente vocale Apple Siri. Completamente integrato con l’ecosistema Apple (e solo con l’ecosistema Apple), consente le più classiche funzioni previste per questo tipo di dispositivi: l’interrogazione verbale sui più disparati argomenti, l’ascolto di musica da diverse fonti (a partire da Apple Music per arrivare a qualsiasi applicazione audio presente sul proprio iPhone/iPad/Mac), il controllo della domotica personale basata su Apple HomeKit.
Sin qui niente di nuovo – al di là dell’altisonante presentazione di ieri sera di Apple – uno smart speaker, finalmente disponibile a un prezzo umano (99$ – in Italia non si sa), sebbene lontano ai prezzi di componenti come Amazon Echo e Google Nest. Si tratta comunque di un dispositivo concepito con qualità e sicurezza in testa (come da abitudine Apple), il quale prevede una serie di funzionalità interessanti, come il controllo touch, l’alta qualità audio (tutta da verificare, comunque), il pairing multistanza eccetera. Niente “skill” in stile Alexa, ovviamente.
Ciò che però ci spinge a parlarne in modo non del tutto scettico (parliamoci chiaro: è uno smart speaker figo quanto si vuole, ma al pari di un comune Alexa Echo Dot 3 o Echo Dot 4, che comunque costano meno) è l’inattesa disponibilità del protocollo Thread.
Da un paio d’anni, Apple si trova nel consiglio di amministrazione di “The Thread Group”, un’organizzazione creata da Google nel 2014 dedita allo sviluppo della domotica su standard di trasmissione wireless mesh in netta contrapposizione a standard come ZigBee e Z-Wave (curioso, dato che Apple si è anche unita di recente al progetto “Matter” dove capofila è proprio ZigBee Alliance, ma vabbè).
In buona sostanza, Apple HomePod Mini potrà evidentemente fungere da BRIDGE/Gateway per lo standard Thread, un pò come oggi alcuni modelli Amazon Echo lo sono per lo standard Zigbee. Ciò significa che sarà eventualmente possibile controllare componenti basati su questo standard tramite la domotica Apple HomeKit usando HomePod come coordinator.
Concludendo, una nota importante per gli amanti della domotica personale basata su Apple HomeKit: è dato sapere che l’unità possa essere utilizzata come gateway per il controllo remoto della domotica.
Qui sotto, la (bella) presentazione di ieri.
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