Produttore: ECOVACS Categoria: Robot Tipologia: Pulizia domestica Tecnologie: varie Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Medio/Alta |
Disponibilità: Amazon |
Revisione scheda: 1.1 |
Il DEEBOT OZMO T9, evoluzione del precedente modello T8 e fratello minore del modello T9 AIVI, è il nuovo top di gamma del brand ECOVACS; trattandosi di uno dei brand più prestigiosi del mercato, questo modello si candida come uno dei robot aspirapolvere/lavapavimenti in assoluto più evoluti del momento. A differenza del modello precedente il quale presentava diverse declinazioni, nel caso del T9 il modello è unico e viene venduto con o senza stazione di auto-svuotamento (è l’unica differenza tra le versioni T9 e T9+ citate nel titolo della presente recensione).
Si tratta davvero del miglior robot aspirapolvere/lavapavimenti disponibile sul mercato?
Scopriamolo assieme.
Indice
- Caratteristiche
- Installazione
- Modalità di pulizia
- Esperienza d’uso
- Compatibilità
- Integrabilità domotica
- Valutazione
Caratteristiche
ECOVACS DEEBOT OZMO T9 (da qui in poi per brevità T9) è il modello, come detto, attualmente più evoluto di ECOVACS: è un robot aspirapolvere e lavapavimenti dotato di connessione Wi-Fi in grado di essere utilizzato solo nella prima modalità oppure in entrambe contemporaneamente.
Si tratta di un classico robot aspirapolvere dalle fattezze circolari, realizzato in robuste plastiche in un elegante bianco lucido delle dimensioni di 35,3 centimetri di larghezza e un profilo di circa 8 centimetri, che arrivano a 9,4 se si considera la torretta posta sulla parte superiore. Chiaramente tale misura (9,4 centimetri) è il limite sotto il quale il robot non riesce ad entrare in eventuali spazi limitati in altezza.
Il telaio, sia come peso, sia come forme, ricorda estremamente da vicino quello del T8 AIVI; al di là del colore della scocca, l’unica reale differenza sta sul frontale: dove nel T8 AIVI è posizionata la telecamera, il T9 presenta i sensori infrarossi, differenza di cui parleremo dettagliatamente più avanti. Complessivamente – ma sinceramente coi prodotti ECOVACS non è una novità – l’unità risulta estremamente compatta, robusta, dando la percezione tattile e visiva di un componente di grandissima qualità.
Sulla sommità è presente il pannello sollevabile che nasconde il serbatoio polveri dalla capienza di 420 ml (identico quello del modello precedente, quindi non eccessivamente capiente) nonché il pulsante di accensione e attivazione manuale della pulizia, che solitamente – come vedremo – si attua più che altro tramite app per smartphone/tablet, tramite pianificazione o tramite domotica integrata.
La torretta, anch’essa posta sulla sommità, presenta al suo interno i sensori a luce laser (non visibile) DToF necessari per fornire all’unità la capacità – fondamentale – di mappare gli ambiente. Tale funzionalità, definita TrueMapping 2.0, è la versione rivista e potenziata del motore di mappatura già presente nei modelli T8 precedenti (sia la versioni AIVI che nelle altre). Per quanto riguarda invece l’intelligenza artificiale relativa all’evitamento degli ostacoli, il T9 sfrutta come detto dei sensori infrarossi posti sulla parte frontale i quali, tramite la tecnologia TrueDetect 3D 2.0, è in grado di riconoscere gli ostacoli (anche i più piccoli, come i fili, ma anche scarpe, pantofole, pattumiere, calze, eccetera) in modo estremamente più accurato della versione presente sui modelli precedenti. In buona sostanza, il T9 rappresenta un salto evolutivo su questi due aspetti fondamentali (e su altri, come vedremo).

Sul posteriore è invece presente l’alloggio che accoglie il serbatoio per l’acqua e il detergente (e/o disinfettante, mai così utilizzato come in epoca Covid). Come detto, si tratta di un modello dotato di funzionalità lavapavimenti: a differenza del modello T8 AIVI, il quale disponeva sia del sistema di lavaggio l’OZMO che l’OZMO Pro, il T9 dispone solo di quest’ultimo, ma in versione 2.0 (anche il T8 “normale” disponeva solo dell’OZMO Pro, ma in versione 1.0).
Questi due sistemi sono similari, ma mentre il sistema OZMO è composto di un serbatoio e di un panno blu in microfibra riutilizzabile, l’OZMO Pro prevede l’uso degli stessi panni del T8, panni riutilizzaibili (max 5 volte) in microfibra (lavabili in lavatrice, blu/azzurri) o in microtessuto (bianchi, più economici) montati su una piastra che, al passaggio del robot, vibra ad alta frequenza così da effettuare una pulizia più profonda.
Inoltre, sempre sulla parte posteriore può essere montato (al posto di OZMO Pro 2.0) l’altro elemento qualificante questo modello specifico, ovvero la baia che ospita la ricarica profumata. Sì: il T9, novità assoluta, può contemporaneamente aspirare e profumare l’ambiente tramite tre diverse ricariche profumate (una sola fornita di fabbrica nella confezione): “campanula selvatica”, “bergamotto e lavanda” e “cetriolo e quercia”. Si tratta di una funzione particolarmente apprezzata dai possessori di animali domestici, in quanto il robot è in grado di spazzare via non più solo il pelo, ma anche odori fastidiosi.

La parte inferiore nasconde le ruote, le quali sono montate su un sistema a sospensione che consente all’unità di salire sui tappeti (a pelo corto) e superare dislivelli fino a 20 mm senza rimanere bloccato. Sono presenti inoltre i sensori di rilevazione tappeto (che innescano un potenziamento della potenza aspirante), quelli di rilevazione di baratro (affinché non caschi dalle scale), gli elementi rotativi laterali per la raccolta della polvere e la testa rotante che canalizza tale polvere verso il serbatoio soprastante.

Come detto, l’unità è Wi-Fi (supporta i 2,4 GHz) ed è dotata di una batteria molto capiente (ben 5200 mAH) per un’operatività stimata di ben 3 ore di uso misto. Abbiamo appurato che una pulizia con sistema OZMO Pro (singolo passaggio) e aspirazione in potenza 2 (su una scala 1-4) su una superficie di 50 mq. impiega circa un’ora con un consumo del 30-35% della batteria (nuova). La potenza di aspirazione, alla massima regolazione, è di ben 50 W contro i 40 del “vecchio” T8: ECOVACS dichiara una potenza di 3000 Pa, doppia rispetto al T8. La cosa interessante è che, seppure trattandosi di un modello decisamente potente, la cosa non ha avuto impatto sulla rumorosità – anzi!
ECOVACS DEEBOT T9 non presenta alcun telecomando infrarosso o radiocomando, in quanto pilotata tramite app mobile via Wi-Fi + cloud del produttore ECOVACS, il quale funge da ponte tra l’unità e l’app dell’utente. Infine, è bene sapere che l’unità, come tutti i modelli recenti di ECOVACS, parla e in buon italiano, comunicando i vari stati operativi man mano che si verificano.
DIFFERENZE TRA T9 e T9+
Si tratta degli stessi, identici modelli: l’unica differenza sta nel fatto che il T9+ è dotato, anziché della stazione di sola ricarica elettrica, di una stazione di ricarica e di auto-svuotamento polveri (modello CH1918 acquistabile anche separatamente) che consente all’utente di interessarsi della pulizia del serbatoio polveri per lunghi periodi di tempo.

Per il resto, quanto descritto in questa recensione accomuna tutti e due i modelli.
Installazione
Come spiegato anche dal manuale, la prima configurazione di un DEEBOT si effettua, sempre e comunque, tramite l’app per smartphone/tablet ECOVACS HOME (per iOS e Android), la quale sebbene non propriamente apprezzatissima nelle votazioni presso i rispettivi app store, a nostro giustizio risulta più che appropriata e molto ben realizzata (specie nell’ultimissima major release uscita nel corso del 2021). Forse all’inizio è un tantino complessa, motivo per cui alcuni utenti, presi forse dalla frustrazione, tendono ad esprimere giudizi negativi. Nel complesso, noi l’abbiamo trovata, ripetiamo, assolutamente appropriata.
Ciò detto, torniamo all’installazione, la quale prevede sostanzialmente di associare il robot alla propria app mobile.
Terminata la procedura il robot viene aggiunto all’app ECOVACS HOME ed è dunque pronto per la prima escursione domestica, attività necessaria in prima battuta per consentirgli di “disegnare” la topografia dell’appartamento. Ovviamente, se si possiedono più piani sarà necessario ripetere la procedura tante volte quanti sono i piani da mappare.
Premendo quindi su “Pulizia automatica” il robot partirà in cerca delle coordinate (e già che c’è, pulirà).
Osservare sull’app l‘avanzamento della mappatura ambienti è qualcosa di molto affascinante: la sopracitata tecnologia TrueMapping 2.0 riesce a scovare ogni angolo di casa in modo rapido ed efficace, “disegnando” gli ambienti presso l’app e consentendo, alla fine di “battezzarli”, suddividendoli per tipologia (camera, salotto eccetera), cosa come vedremo utile per non dire necessaria nell’uso quotidiano.
L’app consente, come si nota dagli screenshot sopra, di definire anche delle barriere virtuali (sezioni o aree in cui non vogliamo che il robot passi, a prescindere) e/o aree dove non vogliamo che venga effettuato il lavaggio, ma solo l’aspirazione. Inoltre, è possibile visualizzare l’intensità del segnale Wi-Fi rilevato dall’unità (tool piuttosto comodo specialmente se si è interessati a ottimizzare il proprio segnale Wireless tramite la scelta del canale migliore).

Modalità di pulizia
I robot della famiglia ECOVACS DEEBOT prevedono sostanzialmente tre modalità di pulizia: automatica (che provvede a pulire tutta la superficie di casa in base a un ordine prestabilito dall’utente), per aree (scegliendo quindi quale stanza/e pulire) e personalizzata, che consente di pulire area specifica intesa come un rettangolo di dimensioni variabili definibile a mano dall’utente. Queste tre modalità possono essere sia innescate manualmente oppure pianificate, tramite lo schedulatore settimanale presente sull’app.
Ma come funziona, di preciso, il processo di pulizia?
Ciò che innanzitutto utile sapere è che il T9 effettua sempre l’aspirazione della polvere. Tale aspirazione prevede quattro velocità diverse, dalla più silenziosa alla più rumorosa (e ovviamente potente). In caso di presenza di tappeti, T9 è in grado di salirvi sopra e, aumentando la potenza di aspirazione (opzione selezionabile come no), pulire nei limiti del possibile anche quelli.
Il lavaggio invece si innesca quando si monta il serbatorio OZMO Plus 2.0 assieme al panno usa e getta (microfibra o microtessuto): in questa condizione l’unità si predispone (e attua) il lavaggio, pertanto è intuitivo immaginare che il serbatoio debba venire riempito di acqua e detergente (altrimenti il panno – quale sia – effettua solo un effetto “Swiffer”).
Il lavaggio prevede, parallelamente alla regolazione di potenza aspirante, anche la regolazione di quantità di acqua da emettere, anch’essa prevista in quattro regolazioni diverse. L’acqua, comunque, non viene emessa in modo continuo, ma piuttosto in modo puntuale laddove il robot debba pulire. Ovviamente, il lavaggio non va effettuato sui tappeti (in caso è possibile/necessario/consigliato abilitare una barriera virtuale come sopra spiegato).
Che si tratti di aspirazione o aspirazione + lavaggio, l’app può istruire il robot al fine di passare 1 o 2 volte sullo stesso posto per approfondire la pulizia; questo può essere configurato in modo puntale stanza per stanza assieme agli altri parametri (eg. “in bagno e cucina passa due volte con aspirazione a livello 2 e acqua 4, mentre la sala passa una volta sola con aspirazione livello 4 e acqua livello 2”).

Esperienza d’uso
Come d’abitudine con questo tipo di componenti, i test sono stati divertenti e sfidanti (per lui, più che per noi). Abbiamo quindi testato ECOVACS DEEBOT OZMO T9 per giorni in un ambiente dotato un parquet abitato da due persone e da un animale domestico, lo stesso ambiente e le modalità di test del precedente modello T8, così da renderci effettivamente conto di quanto questa nuova soluzione rappresentasse (o meno) una vera novità.
La prima sensibile differenza rilevata è legata all’affidabilità del TrueMapping in versione 2.0: rispetto ai modelli dotati della prima versione, questo nuovo modello sembra estremamente più accurato nelle rilevazione non tanto delle grandi superfici, quando del dettaglio di angoli e sopratutto curve, il che consente una mappatura degli ambienti se possibile ancora più precisa ma, sopratutto, una navigazione durante la pulizia molto più accurata. Alcuni angoli dell’ambiente che per esempio il T8 AIVI raggiungeva casualmente o non raggiungeva proprio (nello specifico incastri tra poltrone e altre suppellettili, piuttosto che spazi dove il robot riesca ad entrare solo per pochi millimetri), ora il T9 (così come l’N8 Pro testato settimane fa) sembra riuscire non solo a infilarvisi facilmente, ma anche a non “dimenticarle” mai. Le spazzole rotanti laterali sono sufficientemente lunghe da consentire al robot di pulire anche negli angoli, malgrado la forma circolare.
Secondo aspetto importante, il TrueDetect 3D anch’esso riveduto ed evoluto (versione 2.0), e la differenza si vede anche qui: mentre col T8 in alcuni casi determinati ostacoli non venivano percepiti, il T9 sembra estremamente più sensibile alla rilevazione, evitando con accuratezza gli ostacoli e non fermandosi praticamente mai. Per quanto riguarda i cavi, in qualche caso (con quelli particolarmente sottili) è capitato che il robot non li abbia percepiti e quindi li abbia agganciati, ma nella maggior parte dei casi è sembrato estremamente più accurato dei modelli dotati del “vecchio” True Detect. Problema per ora irrisolto invece quello dei tappeti leggeri e morbidi (tipo quelli da bagno, per capirci), che talvolta magari non riescono a fermare il robot, ma comunque tendono ad intralciarlo.
N.b. Il modello T9 viene pubblicizzato come in grado di mappare in 3D gli ambienti. Il discorso in realtà è diverso: a valle della mappatura degli ambienti in 2D (usata per effettuare poi le pulizie, suddividere le stanze e altro) l’app consente, tramite un editor visuale, di “disegnare” l’ambiente in tre dimensioni aggiungendo suppellettili di varia natura (divani, sedie, tavoli eccetera). L’utilità della cosa è puramente estetica: non ha alcun effetto in termini di organizzazione ed espletamento delle pulizie. |
Sul fronte pulizie si presentano forse le maggiori differenze col precedente modello top di gamma.
In primis, la potenza di aspirazione è palesemente aumentata in questo modello: quella che è ora la modalità “normale” (secondo livello di potenza su quattro) ricorda quella che era la “massima” nel modello T8: va da sé che complessivamente il robot sia davvero potente e lasci a terra davvero nulla, specie alla massima potenza. Ma è sul lavaggio, in realtà, che siamo rimasti davvero stupiti: il piano vibrante OZMO Pro 2.0 in abbinamento ai panni in microfibra pulisce enormemente di più rispetto al già ottimo OZMO Pro 1.0. In realtà è come se “spingesse di più” a terra, come se il peso in abbinamento alla vibrazione permettesse uno strofinamento più marcato. La differenza è maggiormente percepibile con i panni in microfibra blu/bianchi che con quelli in tessuto simil-swiffer, ma anche con questi ultimi (più economici e adatti alla pulizia di tutti i giorni) il lavaggio è sensibilmente migliorato rispetto al modello precedente. Come nel modello precedente, OZMO Pro 2.0 prevede inoltre una configurazione specifica rispetto alla modalità di sfregamento, “rapida” o “profondo” – lo scopo crediamo non abbia bisogno di spiegazioni. Durante il lavaggio, la velocità di aspirazione consigliata dall’app è la 1 o la 2 (le più basse).
E la profumazione? Malgrado il nostro scetticismo, è efficace: specie a livelli di aspirazione alti (che forzano maggiore aria in uscita che, filtrata, viene addizionata al profumo) effettivamente un ambiente con le finestre chiuse ottiene e mantiene per qualche ora un ottimo profumo di fresco. Sebbene si tratti di una funzionalità assolutamente secondaria, risulta piacevole e utile, specie in presenza di animali domestici.
Una cosa interessante che abbiamo notato, anche in questo modello, è la velocità variabile col quale il robot procede durante il lavaggio (e talvolta anche la sola aspirazione): è come se interpretasse lo stato di sporco e di posizione del punto di un cui si trova e rallentasse in modo appropriato per provvedere a una pulizia adeguata. A volte si ferma proprio su determinati punti per poi ripartire.
Interessante poi la silenziosità. Considerata l’aumentata potenza, ci si aspetterebbe molta più rumorosità, cosa vera solo alla massima potenza di aspirazione. A seguire infatti alcuni valori di rumorosità rilevati a mezzo metro di distanza in varie modalità:
Modalità | Valore medio in decibel* | Valore medio in decibel modello T8* |
Aspirazione livello 1 | 56,9 | 57,8 |
Aspirazione livello 2 | 59,1 | 60,3 |
Aspirazione livello 3 | 65,1 | 64,2 |
Aspirazione livello massimo | 71,0 | 65,2 |
Aspirazione livello 2 / Lavaggio OZMO Pro | 61,8 | 67,1 |
*misurazioni effettuate in ambiente silenzioso; valore medio su rilevazioni di 30 secondi ciascuna.
Peccato per l’assenza del livello di riempimento del serbatoio: non ci si rende conto – né c’è notifica – di un eventuale esaurimento dell’acqua di pulizia. Sì che abbiamo appurato che, con entrambi i sistemi di pulizia, il serbatoio in modalità di erogazione massima è comunque sufficiente per circa 100 mq. di superficie.
Ciò di cui certo non lesina l’app (ma anche l’unità stessa, che come detto parla) sono proprio le notifiche: non solo viene banalmente notificata la fine delle pulizie, ma anche eventuali stati specifici, come il serbatoio polveri da svuotare, o il raggiungimento del consumo massimo di certe parti (che viene aggiornato pulizia dopo pulizia) come le spazzole laterali, quella principale, i filtri o la necessità di pulire, nella sua interezza, l’unità. L’app provvede inoltre a segnalare eventuali malfunzionamenti, blocchi o anomalie.
Tra le tante cose, ciò che certamente ci è piaciuto molto è la silenziosità e l’assenza, o quasi, degli impatti contro i mobili: OZMO T9 riesce, come spiegato grazie a TrueMapping e TrueDetect 3D, a evitare gli ostacoli e a fermarsi velocemente quanto basta (pur arrivando molto vicino ai bordi, così da pulire con puntualità). Non va quindi a tentoni sbattendo qua e là: ha occhi e “sensi di ragno” per evitare tutto ciò, e lo fa come da attese.
Compatibilità
Il grado di compatibilità riconosciuta dal produttore – al di fuori di quella, nativa, con l’app ECOVACS HOME (disponibile per iOS e Android), è buona ma non totale. La famiglia OZMO T8 infatti supporta di base:
ma non con IFTTT né Apple HomeKit (ma per quest’assenza c’è una soluzione, come illustrato a seguire).
*La compatibilità con i maggiori smart speaker è da intendersi come la capacità di comandare il robot e pilotarne le funzioni tramite comandi vocali. |
Integrabilità domotica
In termini di integrabilità la linea OZMO T9 ha qualche problemi con alcuni HUB, mentre viaggia sul velluto su altri.
HOME ASSISTANT
Home Assistant, l’HUB più diffuso e apprezzato, è dotato di un componente ufficiale (sconsigliato) a supporto dell’integrazione dei componenti ECOVACS ROBOTICS; i risultati migliori li abbiamo ottenuti con il custom component “Deebot 4 Home Assistant“, il quale consente non solo di integrare il robot come entità di tipo “Vacuum”, ma anche di ottenere tutta una serie di sensori, l’immagine della cartina dell’appartamento, nonché i servizi che ci permettono di pilotare il robot direttamente in coordinate spaziali specifiche e altro.
Questo consente di integrare alla perfezione questo potente robot aspirapolvere alla propria domotica personale, per esempio istruendolo ad avviarsi da solo quando si esce di casa, e molto, molto altro (il limite come sempre è la fantasia).
HOMEY
Homey, ad oggi, non dispone purtroppo di alcuna app per la gestione integrata dei DEEBOT della ECOVACS. Un vero peccato. Non è escluso che ne tempo qualcosa venga sviluppato, dato che le API Cloud di ECOVACS sono a disposizione della community Open Source.
openHAB e Domoticz
Per openHAB c’è qualcosa per la gestione degli ECOVACS in integrazione, dei binding appositiv scritti da terze parti. Per correttezza, segnaliamo di non averli testati. Su Domoticz, niente di utilizzabile riscontrato, quindi nessuna integrazione.
SAMSUNG SMARTTHINGS
Ad oggi non risultano integrazioni disponibili di alcun tipo.
HOMEBRIDGE
Homebridge, una soluzione per fornire sola compatibilità con Apple HomeKit, dispone ad oggi di un plugin per l’integrazione (“homebridge-deebotEcovacs“). Non si tratta di un’integrazione evolutissima (permette “solo” di avviare e fermare la pulizia e poco altro), ma è già qualcosa.
HUB | Integrabilità | Note |
Home Assistant | ✔️ | Tramite componente ufficiale (ad oggi malfunzionante) oppure, meglio, tramite custom component (vedi guida ad hoc). |
Homebridge (Apple HomeKit) | ✔️ | Tramite plugin specifico “homebridge-deebotEcovacs“. Integrazione parziale ma funzionante. |
openHAB | ✔️ | Tramite bindings di terze parti. |
Domoticz | ✖️ | Integrazione non disponibile. |
Homey | ✖️ | App di integrazione non disponibile/i. |
Valutazione
Qualità costruttiva | |
Funzionalità | |
Uso: qualità ed esperienza | |
Compatibilità | |
Integrabilità | |
Prezzo | |
Media
|
N.b. La spiegazione di questi parametri di valutazione è illustrata in dettaglio su questa scheda. |
Al pari del modello precedente, testare e recensire il T9 è stata una grossa ma piacevole faticata. Perché? Semplice, trattandosi anch’essa di un’enorme soluzione per le pulizie domestiche che si apprezza solo utilizzandolo quotidianamente cercando di sfruttarne il massimo delle capacità – le quali sono, obiettivamente, davvero di livello. Le sperimentazioni da fare per mettere in difficoltà il robot sono le più disparate: diverse condizioni di sporco, polveri e detriti tra i più diversi, intralci e suppellettili delle più disparate forme.
Non è un caso che il T9 sia il nuovo TOP di gamma nonché uno dei migliori robot aspirapolvere/lavapavimenti presenti sul mercato. Fondamentale la percezione di dà, ovvero quello di potergli davvero demandare una grandissima parte delle pulizie dei pavimenti. Se è vero com’è vero che pavimenti puliti corrispondono a una casa per lo più pulita, la risposta alla domanda “sostituisce le pulizie manuali” s’avvicina sempre di più a “sì”. Certo: un intervento “umano” ogni tanto è sempre necessario, ma possiamo garantirvi che questo tipo di soluzioni sono qualcosa che, una volta adottate, non vengono più abbandonate: la casa è davvero più pulita con uno sforzo nettamente minore.
Costa? Sì, certo che costa. Tanto? Rispetto ad altri TOP di gamma di altri brand, no. In assoluto è un componente costoso, sicuramente di più del validissimo (ma comunque inferiore) N8 Pro, ma in ottica investimento (specie quando acquistato in promozione, quando e se capita) vale ogni euro che costa. Senza alcun tentennamento, un prodotto AWARD di inDomus. Disponibilità: Amazon |
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