Produttore: Roborock Categoria: Robot Tipologia: Pulizia domestica Tecnologie: varie Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Medio/Alta |
Disponibilità: Amazon |
Revisione scheda: 1.1 |
Moltissimi sono i robot per la pulizia domestica automatica proposti dal brand cinese Roborock, cugino diretto della più che nota Xiaomi. In questa occasione abbiamo avuto modo di provare – a fondo e per lungo periodo – uno dei modelli di vertice ma dal prezzo alla fine contenuto: il Roborock S7.
Come sarà andato? Scopriamolo assieme.
Indice
- Caratteristiche
- Installazione
- Modalità di pulizia
- Esperienza d’uso
- Compatibilità
- Integrabilità domotica
- Valutazione
Caratteristiche
Roborock S7, dunque: un robot aspirapolvere/lavapavimenti dalla classica formai circolare di circa 35 centimetri di diametro per 9,6 di altezza (tenendo in considerazione la torretta sul dorso), quindi non particolarmente basso, c’è da dirlo, ma sufficientemente da infilarsi sotto una gran quantità di mobili domestici. Realizzato in policarbonato bianco, risulta molto compatto, di un discreto peso, aspetto quest’ultimo abbastanza positivo specie per una peculiare caratteristica che lo distingue da molti altri robot sin qui testati da noi di inDomus che vedremo in seguito.
Come ovvio, data la sua presenza su questo nostro sito, si tratta di un’appliance smart, ovvero in grado di collegarsi alla rete Wi-Fi dell’utente ed esser controllata sia tramite la sua app per smartphone/tablet (per iOS e Android) sia tramite automazioni che, vedremo, possono essere configurate proprio tramite l’app.
Sulla sommità il robot presenta tre pulsanti (accensione, ritorno alla base di ricarica, avvio della pulizia), una torretta contenente l’emettitore laser per la rilevazione automatica LiDAR delle planimetrie dei luoghi da pulire e la navigazione (sistema battezzato “LDS”) nonché il classico pannello sollevabile che nasconde il serbatoio polveri dalla capienza di ben 470 ml nonché il pulsante di reset, necessaro in caso di riconfigurazione del robot.
Quest’ultimo elemento ci ha particolarmente e positivamente colpiti. Si tratta un serbatoio di buona capienza concepito con grande cura e intelligenza il quale presenta due feritorie, una in presa sul motore di aspirazione e una verso l’apertura sul quale di affaccia la spazzola centrale che vedremo in seguito. L’unità si apre quindi in due: la feritoia di presa affaccia allo scompartimento contenente un ampio filtro sostituibile HEPA E11, mentre l’altra apertura fornisce accesso al serbatoio polveri vero e proprio. Le due aperture sono ben incernierate e dotate di guarnizioni in gomma; tutta la plastica del serbatoio è particolarmente robusta e spessa (a differenza di altri modelli di altri produttori che danno spesso la sensazione di potersi rompere alla minima torsione/impatto).

Sul posteriore è presente l’alloggio che accoglie il serbatoio per l’acqua e il detergente (e/o disinfettante) da 300 millilitri (ottimo valore anche questo): tale elemento può sempre essere lasciato installato, ma la funzionalità di lavaggio (e quindi l’emissione dell’acqua) viene attivata dall’unità solo quando è installata anche la placca di supporto per i panni in microfibra lavabile. In assenza di tale placca, l’emissione dell’acqua non viene effettuata e l’unità si limita alla sola aspirazione polveri. Come vedremo, il robot può anche effettuare sessioni di pulizia “ibride”.
La parte inferiore nasconde le ruote, le quali sono montate su un sistema a sospensione che consente all’unità di salire sui tappeti (a pelo corto) e superare dislivelli fino a 20 mm. senza rimanere bloccato. Sono inoltre presenti inoltre i sensori di rilevazione tappeto (che innescano un potenziamento della potenza aspirante), quelli di rilevazione di baratro (affinché non caschi dalle scale), una spazzaola in gomma, laterale, per la raccolta della polvere e la spazzola centrale in gomma rossa che canalizza tale polvere verso il serbatoio soprastante.

Infine, sui fianchi del robot sono presenti i tradizionali sensori di prossimità a infrarosso e, sul frontale, un sensore a pressione per la rilevazione di eventuale contatto con ostacoli (cosa comunque per lo più evitata appunto sia dai sensori infrarosso che dalla torretta LiDAR).
Quanto alle caratteristiche peculiari di Roborock S7, la sua potenza aspirante è di 2500 Pa (non proprio un ciclone, ma più che adeguata) mentre la batteria è di ben 5200 mAh, il che gli consente di pulire per oltre 180 minuti ininterrotti con regolazione di potenza di aspirazione su “normale”. La ricarica completa della batteria – la quale avviene sulla basetta di ricarica in dotazione che viene automaticamente raggiunta dal robot quando scarico o quando ha terminato la pulizia – dura circa due ore e quindici minuti (con batteria nuova).
Installazione
La prima configurazione di un Roborock si effettua, sempre e comunque, tramite l’app per smartphone/tablet (per iOS e Android), la quale a nostro giustizio risulta semplice da usare e ben realizzata: l’istallazione prevede sostanzialmente di associare il robot alla propria app mobile.
Terminata la procedura il robot sarà dunque pronto per le prime operazioni: è possibile scegliere se effettuare una prima mappatura della casa tramite una pulizia completa, durante la quale robot provvederà a pulire ed acquisire le prime informazioni sulla topografia degli ambienti utilizzando la tecnologia LDS di cui è dotato.
A seguito della prima mappatura la mappa derivante sarà immediatamente disponibile e consentirà all’utente di suddividere le stanze, decidere eventuali pianificazioni di pulizia, le impostazioni del robot e altro.
Modalità di pulizia
Roborock S7 prevede sostanzialmente tre modalità di pulizia: automatica (che provvede a pulire tutta la superficie di casa in base a un ordine prestabilito dall’utente), per stanze (scegliendo quindi quale stanza/e pulire) e personalizzata, che consente di pulire area specifica intesa come un rettangolo di dimensioni variabili definibile a mano dall’utente. Queste tre modalità possono essere sia innescate manualmente oppure pianificate tramite uno schedulatore settimanale presente sull’app.
Inoltre, per le tre modalità sono previsti vari approcci alla pulizia:
- aspirazione e lavaggio, che prevede quattro regolazioni di aspirazione (da silezioso a max) e tre di emissione acqua (da min a max);
- solo lavaggio, che prevede tre di emissione acqua (da min a max);
- solo aspirazione, che prevede quattro regolazioni di aspirazione (da silezioso a max);
- personalizzato, che permette di impostare diversi comportamenti per le varie stanze (eg. in una stanza lavare e aspirare, in una solo aspirare ecc.).
Il lavaggio non ha mai effetto se non è montato il panno di lavaggio e il serbatoio non è installato.
La cosa forse più interessante (nonché distintiva) di questo Roborock S7 è la presenza della placca mobile sulla quale installare il panno di lavaggio. Sì, perché mentre la stragrande maggioranza dei robot in commercio presenta una placca vibrante ma fissa, tale da forzare quindi il lavaggio quando il panno è montato, il Roborock S7 presenta “Vibrarise”, una placca vibrante (così da sfregare 3000 volte al minuto il pavimento per una maggiore efficacia) ma anche controllata in modo da sollevarsi quando il lavaggio non sia previsto e abbassarsi quando previsto. In pratica, il robot abbassa la placca col panno (con una pressione di mezzo chilo) solo quando deve lavare, quindi se si utilizza per esempio la modalità personalizzata che preveda il lavaggio solo in alcune stanze, tale approccio risulta molto, molto comodo, evitando il lavaggio dove non previsto nella medesima sessione di pulizia. Lo stesso dicasi se, durante la pulizia di una stanza che preveda lavaggio, il robot incontri un tappeto: automaticamente il panno verrà sollevato per attuare la sola aspirazione.
Il produttore riporta anche i seguenti dati in termini di efficacia nella rimozione di allergeni e batteri (test effettuati su pavimenti in materiale duro e con lavaggio alla massima emissione di acqua):
Allergene | Percentuale di rimozione | Batteri | Percentuale di rimozione |
---|---|---|---|
Acari della polvere | 99.6% | Escherichia Coli | >99.9% |
Pelo di gatto | 99.7%* | Staphylococcus epidermidis | >99.9% |
Polline d’erba | >99.99% | Bacillus subtilis | >99.9% |
Pelo di cane | 98.6% |
*ci sentiamo di confermarlo, avendolo testato dal vivo.
Altra funzionalità particolarmente apprezzata quella che consente di inviare il robot in un punto specifico dell’ambiente (che può essere anche su più piani, dato che il robot può gestire più planimetrie) e poi avviare la pulizia controllando i movimenti del robot tramite un joystick virtuale sull’app mobile. Una funzionalità che sinora non avevamo mai riscontrato in nessuno dei tanti robot sin qui testati.

Esperienza d’uso
Partiamo dalle conclusioni: Roborock S7 è uno dei robot migliori sin qui da noi testati. Il motivo è presto detto: riesce, a un prezzo davvero concorrenziale, a offrire all’utente davvero tutto quanto si può chiedere a un’appliance di questo tipo. Grande efficacia nella pulizia, applicazione di gestione comodissima e completissima, robustezza, buona fattura costruttiva, serbatoi ampi, flessibilità d’uso e configurazione.

Abbiamo testato Roborock S7 per un paio di mesi (estivi, quindi con grandi quantità di polveri provenienti dall’esterno viste le finestre spesso aperte) in un ambiente vissuto da due persone adulte e un animale domestico a pelo lungo. L’abitudine è quella di camminare scalzi per casa senza concedersi passeggiate con scarpe usate anche esternamente; va da sé che il livello di pulizia debba essere garantito al massimo.
Roborock S7 ci ha stupiti. Facendolo girare quotidianamente e lavando un giorno sì e un giorno no, l’ambiente è sempre (e diciamo sempre) risultato perfettamente in ordine, lasciando i piedi scazi (scusate il dettaglio un filo feticista, ma è per rendere l’idea) sempre pulitissimi. Un test assolutamente passato a pieni voti.
Peccato la presenza nella confezione di soli cinque panni riutilizzabili (tramite lavaggio in lavatrice), carenza comunque compensabile con acquisto successivo per pochi euro. Anche la spazzola laterale in gomma è sostituibile una volta consumatasi, così come quella centrale, anch’essa in gomma, dal design ottimale senza-setole per evitare garbugli di peli e capelli (cosa che invece capita sovente con le spazzole centrali che presentino setole) e ideale per l’uso su tappeti a pelo corto.

Il sistema di mappatura è eccellente, al pari di modelli ben più costosi: il sistema LDS basato su LiDAR è particolarmente preciso e rapido, così da fornire planimetrie (al plurare, come detto il robot gestisce anche più piani, volendo) molto accurate. Ottima l’app per quanto riguarda la personalizzazione delle stanze in termini di confini virtuali, perimetri, ordine di pulizia e tutto ciò che concerne la gestione ordinaria e straordinaria delle pulizie a carico del robot.
Malino in quanto a capacità di evitare piccoli oggetti, cavi e altri intralci: non essendo dotato di sistemi di rilevazione e di intelligenza artificiale, il robot tende a fermarsi incontrando oggetti di questa natura. Si tratta di una cosa naturale, dato comunque il collocamento di prezzo dell’unità. Chi utilizza Roborock S7 dovrà quindi assicurarsi che sul suo cammino non si presentino particolari intralci. Ottima la possibilità di disabilitare i pulsanti sull’unità per evitarne l’attivazione da parte di bambini.
La capacità di aspirazione è inaspettatamente valida: i 2500 Pa di aspirazione (alla massima potenza) garantiscono un discreto livello di aspirazione delle polveri, così come il sistema di lavaggio il quale consente (specie utilizzando il panno in microfibra lavabile) un ottimo grado di lavaggio. Buona la dimensioen del serbatoio polveri e di quello dell’acqua, il quale risulta più che sufficiente per superfici anche intorno ai 100mq senza bisogno di ricarica.
Si tratta inoltre di un’unità piuttosto silenziosa; a seguire alcuni valori di rumorosità rilevati a mezzo metro di distanza in varie modalità:
Modalità | Valore medio in decibel* |
Aspirazione livello 1 | 56,9 |
Aspirazione livello 2 | 61,5 |
Aspirazione livello 3 | 67,6 |
*misurazioni effettuate in ambiente silenzioso; valore medio su rilevazioni di 30 secondi ciascuna.
Ciò di cui certo non lesina l’app (ma anche l’unità stessa, la quale parla un buon italiano) sono proprio le notifiche: non solo viene banalmente notificata la fine delle pulizie, ma anche eventuali stati specifici, come il serbatoio polveri da svuotare, o il raggiungimento del consumo massimo di certe parti (che viene aggiornato pulizia dopo pulizia) come le spazzole laterali, quella principale, i filtri o la necessità di pulire, nella sua interezza, l’unità. L’app provvede inoltre a segnalare eventuali malfunzionamenti, blocchi o anomalie.
Compatibilità e integrabilità domotica
Il grado di compatibilità riconosciuta dal produttore – al di fuori di quella, nativa, con l’app Roborock (per iOS e Android), è buona ma non totale. Roborock S7 infatti supporta di base:
ma non con IFTTT né Apple HomeKit (ma per quest’assenza c’è una soluzione, come illustrato a seguire).
*La compatibilità con i maggiori smart speaker è da intendersi come la capacità di comandare il robot e pilotarne le funzioni tramite comandi vocali. |
In termini di integrabilità il Roborock S7 ha qualche problemi con alcuni HUB, mentre viaggia sul velluto su altri.
rHOME ASSISTANT
Home Assistant, l’HUB più diffuso e apprezzato, è dotato di una piattaforma ufficiale a supporto dell’integrazione dei componenti di questo brand: anche questo modello di Roborock può essere integrato tramite questo componente (lo abbiamo testato), il quale consente non solo di integrare il robot come entità di tipo “Vacuum”, ma anche di ottenere tutta una serie di sensori, l’immagine della cartina dell’appartamento, nonché i servizi che ci permettono di pilotare il robot direttamente in coordinate spaziali specifiche e altro.
Questo consente di integrare alla perfezione questo potente robot aspirapolvere alla propria domotica personale, per esempio istruendolo ad avviarsi da solo quando si esce di casa (funzione non presente di fabbrica) e molto, molto altro. Il limite come sempre è la fantasia.
HOMEY
Homey, ad oggi, dispone effettivamente di un’app per la gestione integrata dei robot Xiaomi – e quindi anche Roborock. Non abbiamo però testato l’integrazione, quindi è da appurare se, come su Home Assistant, essa funzioni correttamente, sebbene il principio sia il medesimo (ottenere il token di accesso per poi attivare l’integrazione come fosse un robot Xiaomi).
openHAB e Domoticz
Per openHAB c’è qualcosa per la gestione dei Roborock in integrazione, dei binding appositi. Per correttezza, segnaliamo di non averli testati. Su Domoticz, niente di utilizzabile riscontrato, quindi nessuna integrazione.
SAMSUNG SMARTTHINGS
Ad oggi non risultano integrazioni disponibili di alcun tipo.
HOMEBRIDGE
Homebridge, una soluzione per fornire sola compatibilità con Apple HomeKit, dispone ad oggi di un plugin per l’integrazione (“homebridge-xiaomi-roborock-vacuum“). Si tratta di un’integrazione abbastanza evoluta e ben funzionante
HUB | Integrabilità | Note |
Home Assistant | ✔️ | Tramite componente ufficiale Xiaomi Miio. |
Homebridge (Apple HomeKit) | ✔️ | Tramite plugin specifico “homebridge-xiaomi-roborock-vacuum“. |
openHAB | ✔️ | Tramite bindings nativi |
Domoticz | ✖️ | Integrazione non disponibile. |
Homey | ✔️ | App di integrazione non disponibile/i. |
Valutazione
Qualità costruttiva | |
Funzionalità e caratteristiche | |
Efficacia nelle pulizie | |
Compatibilità e integrabilità | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Media
|
N.b. La spiegazione di questi parametri di valutazione è illustrata in dettaglio su questa scheda. |
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