Produttore: Nanoleaf Categoria: Attuatore Tipologia: Sistema di illuminazione modulare RGBW Tecnologia: TCP/IP via Wi-Fi / Apple HomeKit / NFC Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Alta |
Disponibilità: Amazon (Combo XL) / Amazon (Squares Smarter Kit 6pcs) |
Revisione recensione: 1.1 |
mischiare le forme
Di certo non si può dire che Nanoleaf stia ferma con le mani in mano. Anno dopo anno – e questo anno 2025 non ha fatto differenza – il marchio canadese tra i più apprezzati nel settore dell’illuminotecnica smart ha presentato nuove soluzioni per arredare con la luce. Arcinote e diffusissime sono ormai le soluzioni Shapes, le Elements e quant’altro: in questo inizio d’anno abbiamo invece avuto modo di testare una nuova soluzione a pannello modulare che si distingue dalle precedenti soluzioni per forma, caratteristiche e, in definitiva, spirito arredativo: le nuove Nanoleaf Blocks.
Si tratta di un pannello modulare composto da forme per lo più quadrate (ma, volendo, non solo) di diversi materiali e finiture; oltre ad arredare con luce e colore, sono in grado di offrire supporti funzionali per appoggiare e appendere oggetti.
Caratteristiche
Nanoleaf Blocks è un pannello luminoso composto, di base, da forme quadrate di diversa dimensione, materiale e finiture assemblabili tra di loro negli schemi più disparati, a scelta libera. Le forme disponibili al momento della redazione della presente recensione (ma che verranno arricchite probabilmente in futuro) sono:
- quadrato standard, 23,1 cm di lato (3 Watt di assorbimento massimo);
- quadrato “3D” con finitura “a sbalzo”, 23,1 cm di lato (3 Watt di assorbimento massimo);
- quadrato piccolo, 11,5 cm di lato (0.8 Watt di assorbimento massimo);
- quadrato in metallo forato, “Pegboard“, 23,1 cm di lato (3 Watt di assorbimento massimo);
Tutti i pannelli sono spessi 2,9 cm.
Inoltre, il Combo Kit XL che abbiamo testato, inoltre, dispone di alcuni elementi come:
- biadesivi e stop murali di montaggio;
- staffe a scatto di montaggio per tutti i pannelli;
- connettori “linker” di interconnessione pannelli;
- due ganci di metallo installabili sul pannello quadrato in metallo forato;
- una mensola di 23,1 cm di larghezza e 12,9 di profondità, installabili sotto, sopra o in mezzo a due quadrati standard;
- unità controller.
N.b. Oltre al kit Combo XL da noi testato, Nanoleaf Blocks è anche commercializzata in starter kit contente solo sei mattonelle standard da 23,1 cm, controller ed alimentatore. |
La mensola può sopportare fino a 1,5 Kg di peso, mentre il pannello standard forato, tramite i ganci, fino a 3 Kg. Da notare come il kit che abbiamo provato non contenesse il quadrato con la finitura a sbalzo, ma solo piana. Poco male: volendo, è possibile acquistarlo a parte, così come gli altri, singoli pezzi.
Quanto all’alimentazione, essa avviene tramite il tradizionale alimentatore da 42 Watt già visto nelle soluzioni Shapes (come Hexagons, Ultra Black Hexagons, Triangles e così via): visti gli assorbimenti massimi di ogni singolo pannello (vedi sopra), è facile calcolare quanti pannelli possa supportare un singolo alimentatore che, comunque, può essere affiancato da uno o ulteriori alimentatori in caso di bisogno.
N.b. Dato che i “linker” di connessione sono gli stessi dei pannelli Shapes sopracitati, nulla vieta agli utenti di aggiungere a un pannello Blocks degli elementi esagonali, triangolari eccetera provenienti da tali soluzioni “cugine”. L’abbiamo testato e la cosa funziona perfettamente. |
A differenza di altre soluzioni Nanoleaf, questa non presenta funzioni touch (non che la cosa desti particolare malinconia, anzi, who cares). Assente anche il sensore di luminosità per consentire al pannello di regolare automaticamente la propria intensità luminosa (limite comunque aggirabile, come vedremo, integrando il pannello ad ecosistemi terzi).
Connettività
L’unità controller, cuore della soluzione Nanoleaf, non si discosta molto dalle soluzioni precedenti, ma a loro differenza è dotato di piccoli pulsanti meccanici anziché i classici “pulsanti a sfioro”. Tramite linker, innestato nel corpo controller stesso, quest’ultimo si posiziona in un qualsiasi punto del pannello così da gestirlo e renderlo operativo.
Tramite tale controller, la Nanoleaf Block supporta NFC, standard utile alla prima configurazione: usando l’app Nanoleaf (per iOS e Android), basta accendere il pannello e poi avvicinare lo smartphone per provvedere alla prima configurazione, ovvero quella di accesso alla propria Wi-Fi (solo 2.4 GHz), rete che il pannello utilizzerà per collegarsi al cloud Nanoleaf (e quindi all’app) nonché ad eventuali ambienti terzi, come vedremo, in modalità LAN (quindi localmente, senza necessità di cloud). Diversamente, è possibile effettuare l’associazione del pannello via bluetooth inserendo i codici di autenticazione stampigliati sul modulo coordinator.
Nanoleaf Block è altresì compatibile con il sovra-standard Apple HomeKit; dispongono inoltre di antenna Thread, quindi possono fungere da router di confine Thread per altre soluzioni Nanoleaf o di altri brand.

Funzioni
Tutte le soluzioni “a pannello” di Nanoleaf sono concepite per fornire all’utente la doppia funzionalità di illuminazione tradizionale (luce diurna bianca dalle diverse temperature nel range 1200 K – 6500 K) oppure decorativa (con diversi programmi che prenderemo in analisi a seguire). Nello specifico, Blocks è orientata più alla decorazione che all’illuminazione vera e propria dell’ambiente, anche se i 320 lumen delle mattonelle quadrate (70 per i quadrati piccoli e 62 per i traforati metallici) non sono pochi: un pannello Combo XL alla massima luminosità misura ben 1622 lumen, non pochissimo.
Certamente è il comparto decorativo ad essere ciò che qualifica le soluzioni Nanoleaf da tutte le altre. Le mattonelle sono in grado di riprodurre, come detto, fino a 16 milioni di colori; l’utente può divertirsi a “disegnare” con la luce, tramite l’app mobile, schemi personalizzati che prevedano non solo i vari colori coinvolti, ma anche eventuali schemi a rotazione, effetti di fade, diverse velocità e transizioni e altro. Ogni schema può venire proposto, sempre tramite app, nella sezione “Discovery”: in sostanza, l’utente ha a disposizione centinaia di diversi schemi prodotti da utenti di tutto il mondo (oltre a quelli di per sé proposti da Nanoleaf di default), ai quali l’utente può, per l’appunto, collaborare coi propri.
La cosa divertente è che l’app Nanoleaf riconosce lo schema di interconnessione scelto dall’utente, pertanto l’interfaccia presso l’app consente di “disegnare” i propri schemi direttamente sullo schermo dello smartphone/tablet come se si operasse direttamente sul proprio pannello.
Gli schemi decorativi sono di tre tipologie: colore, ritmo e interattivi.
I primi sono quelli sopra descritti, ovvero sequenze di colori e di effetti visivi, mentre ritmo sfrutta il microfono integrato nel controller per riprodurre schemi colorati coerenti con i rumori della stanza. Attivando questo tipo di profili durante la riproduzione musicale, il pannello “va dietro alla musica”. Infine, gli interattivi permettono di sfruttare il pannello sostanzialmente per giocare.
L’adozione, poi, dell’applicazione Nanoleaf Desktop App (per computer Windows/Mac) abilita all’uso della funzionalità “Match“, la quale consente di illuminare il pannello luminoso (o i pannelli, possedendone diversi) coerentemente con eventuali contenuti multimediali riprodotti sul computer (anche verso la TV con un’uscita esterna). Funzione che abbiamo testato, come sulle altre soluzioni Nanoleaf e abbiamo trovato davvero interessante, specie per le quattro modalità di selezione automatica dei colori: “Match” (praticamente prova a riprodurre l’immagine riprodotta sullo schermo sul pannello), “Melt” (una dissolvenza tra colori dominanti), “Fade‘ (il cross-dissolve tra colori) e “Palette” (riproduzione della palette cromatica dell’immagine sul pannello). Peccato ad oggi non sia possibile utilizzare direttamente la TV per tutto questo.
Nanoleaf 4D (un sistema per retroilluminare la tv in modo dinamico in funzione delle immagini proiettate) può utilizzare Nanoleaf Blocks così da “espandere” (volendo) gli effetti non solo sul retro della tv, ma anche su questa plafoniera. Una funzionalità spettacolare quando vista coi propri occhi: l’effetto wow è garantito.
Altra interessante funzionalità è quella legata alla programmazione: tramite app è possibile istruire il pannello al fine di accenderlo e/o spegnerlo in determinati orari e condizioni utilizzando specifici effetti luminosi.
Infine, è importante segnalare la possibilità di controllare il pannello (accendere/spegnere, aumentare e diminuire la luminosità, cambiare programma) tramite il nuovo telecomando esterno Sense+ di Nanoleaf.
Openness
Quanto agli aspetti legati all’integrabilità domotica verso altri ecosistemi, anche i pannelli Nanoleaf Blocks offrono un set di API proprietarie aperte chiamate Nanoleaf Open API.
In pratica, tramite connessione TCP/IP qualsiasi ecosistema può governare i pannelli Nanoleaf dotati di questo supporto, il quale è documentato e permette agli sviluppatori di tutto il mondo di realizzare strati di connessione per realizzare, appunto, l’integrazione verso altri ecosistemi.
Un’alternativa apparente potrebbe essere quella di adottare Matter, sovra-standard che – sebbene in modo nettamente più limitato, semplifica l’integrazione; i pannelli Blocks, però, non offrono tale supporto. Non sono pertanto “compatibili Matter”, né over-Wi-Fi né over-Thread.
Allora, perché questa soluzione offre lo standard Thread?
Thread
Thread è uno standard di comunicazione wireless ideale per l’uso in domotica personale, molto vicino a standard più che noti come ZigBee e Z-Wave. Thread è anche alla base della piramide del sovra-standard Matter, il quale lo utilizza (insieme al Wi-Fi) per consentire l’integrazione (pardon, il commissionamento) dei componenti compatibili con tale sovra-standard.
Sebbene i pannelli Nanoleaf Blocks come detto non siano compatibili Matter (ovvero non possano essere integrati con altri ecosistemi via Matter), sono comunque dotati di antenna Thread e definiscono una rete Thread nel momento in cui vengono accesi. Il motivo (o meglio, lo scopo) è presto detto: Nanoleaf presenta, nel proprio listino, componenti compatibili Matter over-Thread. Per adottarli in casa propria, tramite l’app Nanoleaf (e altro), è necessario avere un router di confine (o “Border Router“) Thread sulla propria LAN, ovvero un BRIDGE/Gateway Thread.
Chi possegga un pannello Nanoleaf Blocks, di fatto, si dota di un elemento di questo tipo. Lo scopo quindi della presenza di un’antenna Thread su questi pannelli è di dotare l’utente di una rete Thread utilizzabile in un secondo momento da altri prodotti Matter over-Thread della stessa Nanoleaf e/o da altri ecosistemi che supportino Matter (anche HUB personali come Home Assistant).
Un esempio
Ipotizzando di possedere un end-device Matter over-Thread (diciamo questa lampadina), esso può essere controllato direttamente tramite l’app Nanoleaf ma solo in diretta vicinanza (lo smartphone deve poter “parlargli” direttamente via Bluetooth, altro standard supportato), tramite la catena:
lampadina > app Nanoleaf
Ovviamente, qualcosa di molto limitato e limitante.
Se invece si possiedono uno o più pannelli Nanoleaf dotati di supporto Thread (come Nanoleaf Blocks, ma anche altri) e dato che essi fungono da router di confine Thread, questi fanno da “ponte” tra Thread (standard supportato dall’end-device) e il Wi-Fi. Come già detto sono, sostanzialmente, BRIDGE/Gateway Thread. Così facendo, la lampadina non solo è gestibile da remoto tramite l’app Nanoleaf tramite la catena:
lampadina > pannello Shapes > LAN > Internet > cloud Nanoleaf > app Nanoleaf
ma anche, contemporaneamente, da altri ecosistemi dotati supporto Matter, tramite la catena:
lampadina > pannello Shapes > LAN > app/ecosistema terze parti
Insomma: Matter a piena forza, pronta per il futuro della Smart Home. I pannelli Nanoleaf, in sostanza, non invecchiano col tempo.
Installazione
Differentemente da altri pannelli Nanoleaf – i quali vengono montati con successo e sicurezza tramite i tenacissimi biadesivi inclusi nella confezione – questo pannello necessita (almeno per i pannelli in metallo forato e per le mensole metalliche) di installazione tramite tasselli da muro/cartongesso. Questo perché il peso complessivo del pannello può non essere sostenuto tramite biadesivo: mentre le istruzioni (incluse) spiegano come le mattonelle in sola plastica (quadrati grandi e piccoli) possano essere sostenute solo tramite biadesivo, quelle più pesanti sopracitate vanno necessariamente installate tramite stop murali.

Naturalmente, è buona norma decidere a monte lo schema da realizzarsi con gli elementi a disposizione: in questo, può essere d’aiuto il “layout assistant” presente sull’app Nanoleaf, il quale, indicando il numero dei singoli elementi, propone degli schemi di montaggio creativi.
Quanto all’installazione logica, come sempre la procedura è elementare ed eseguibile anche da un bambino: basta aprire l’app Nanoleaf, seguire le istruzioni e, dopo pochi istanti, trovare il pannello correttamente collegato alla rete Wi-Fi (lo ripetiamo, solo 2.4 GHz) e, quindi, all’app Nanoleaf.
Al termine della configurazione, l’app verifica che non ci siano aggiornamenti firmware da applicare (e in caso chiede all’utente di provvedere dando assenso), dopodiché consente di configurare il comportamento che il pannello deve tenere in caso di spegnimento/riaccensione elettrica (per esempio, in caso la presa elettrica su cui è attestato l’alimentatore sia controllata da un interruttore manuale), ovvero se accendersi di default e, se sì, in che modalità (vedi penultima immagine sopra).

Esperienza d’uso
Siamo abituatissimi a Nanoleaf (specie le soluzioni Wi-Fi come questa), quindi quanto riscontrato con queste Nanoleaf Blocks non si discosta minimamente dalle (alte) aspettative. Il pannello è rapido, efficacissimo nella riproduzione dei colori, divertente e, con questa capacità di essere assemblato in totale libertà, garantisce quell’effetto wow che poche soluzioni sul mercato oggigiorno garantiscono. L’app Nanoleaf è ben fatta, consente di caricare decine di schemi colore, sia a colore fisso, in movimento (quelli nettamente più apprezzati e apprezzabili), oppure legati al ritmo del suono rilevato nella stanza.
L’effetto di illuminazione, a differenza delle “classiche” mattonelle Nanoleaf, è ancora più apprezzabile dato lo spessore di quasi tre centimetri delle mattonelle Block, spessore che garantisce l’illuminazione anche del muro limitrofo, donando al pannello un complessivo “effetto aurea” molto peculiare e piacevole.
Ottimo il fatto che funga per sé e per altri ecosistemi da router di confine Thread, come sopra spiegato: per chi è interessato, in futuro, ad adottare lo standard Matter (specie se over-Thread), questo pannello garantisce di avere l’elemento cardine per l’adozione di questo standard.
Ci piace poi il fatto che si possa “ibridare” questo pannello utilizzando elementi provenienti da altri kit sempre Nanoleaf: esagoni (bianchi e neri), triangoli grandi e piccoli (anch’essi bianchi o neri) possono essere collegati al pannello senza alcun problema; ci aspettiamo inoltre che Nanoleaf, nel tempo, rilasci altri elementi “funzionali” da collegare a Blocks.
Per il resto, sono “le solite Nanoleaf” – in senso assolutamente positivo. Funzionano perfettamente sia controllate con l’app Nanoleaf, sia con i più comuni assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Assistant, ma danno il loro top con gli HUB personali (vengono facilmente integrate da moltissimi sistemi terzi concepiti “open”).
Integrabilità domotica
In termini di integrabilità domotica, la predisposizione di Nanoleaf Blocks ad essere sfruttato con e da altri ecosistemi è ampia.
Sovra-standard
Apple HomeKit
Quanto a Apple HomeKit, il pannello è formalmente supportato. Questo significa che, out of the box, è possibile sfruttarlo utilizzando la domotica di Apple; questo però non significa in assoluto che non sia possibile farlo in altro modo, come vedremo a seguire nel paragrafo dedicato agli HUB personali, più sotto.
MATTER
Quanto a Matter, il pannello non è (ancora?) formalmente supportato. Questo significa che, out of the box, non è possibile integrarlo utilizzando ecosistemi che supportino questo sovra-standard; questo però non significa in assoluto che non sia possibile farlo in futuro: in realtà, con un “semplice” aggiornamento lato ecosistema Nanoleaf, il produttore potrebbe in futuro garantire la compatibilità a Matter over-Wi-Fi. In caso, in futuro aggiorneremo il presente paragrafo.
HUB personali
HOME ASSISTANT
Nanoleaf Blocks si integra pienamente a Home Assistant con una procedura non più lunga di due minuti. L’integrazione, effettuata con una piattaforma nativa e dedicata, genera una singola entità di tipo “Light” chiamata light.nanoleaf, la quale è la rappresentazione logica del pannello presso la nostra domotica personale.
L’integrazione è pressoché perfetta e permette di controllare il pannello in tutte le sue modalità, ivi inclusa la gestione dei colori dinamici.
HOMEY PRO
L’HUB personale hardware per eccellenza, Homey Pro, non ha alcun problema nell’integrare qualsiasi pannello Nanoleaf dotato di Open API (come questo, appunto): una app ad hoc consente in pochi, semplici passi, di collegare l’HUB al pannello e controllarlo in tutte le sue modalità. Le capacità predittive di Homey Pro inoltre permettono anche di definire un sensore di stima di potenza ed energia relativa ai consumi elettrici del pannello, permettendo di consuntivarli automaticamente.
Come per Home Assistant, ancora assente la possibilità di integrare il pannello via Matter.
SONOFF IHOST
Quanto all’HUB di Sonoff, iHost, ad oggi non risulta possibile integrare direttamente i pannelli Nanoleaf, salvo installarvi sopra Home Assistant (o un altro HUB personale) via Docker.
Altro
Anche openHAB e Domoticz non sono da meno: permettono un’integrazione di buon livello, praticamente al pari di Home Assistant e Homey Pro.

Valutazione
Qualità costruttiva | |
Funzionalità | |
Uso: qualità ed esperienza | |
Compatibilità e integrabilità | |
Innovazione | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Media
|
N.b. La valutazione è oggetto di revisione nel tempo in funzione di novità e aggiornamenti. |
![]() Ah: sono bellissime. |
Disponibilità: Amazon (Combo XL) / Amazon (Squares Smarter Kit 6pcs) |
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