La notizia risuona nell’ambiente come un piccolo terremoto: a quanto pare, a partire da iOS 15.1 (in beta in questo momento) sarà possibile definire presso la domotica Apple delle automazioni che si inneschino sulla base della variazione dell’umidità di sensori integrati nel proprio Apple HomeKit!!!!
Come, non capite l’entusiasmo?
Noi, invece, quel che non capiamo è piuttosto a che gioco Apple stia giocando. Non ci resta, dunque, che l’ironia.
La perplessità crediamo sia condivisibile: solo oggi, a fine 2021, Apple pare accorgersi che forse, in ambito domotico, la possibilità di disporre di trigger anche elementari per la gestione automatica del proprio ambiente sia la base minima per poter chiamare domotica quella che, diversamente, è solo un’accozzaglia tecnologica.
La notizia, vera, è quindi quella per la quale Apple avrebbe introdotto, su iOS 15.1 (di prossimo rilascio) la possibilità, attraverso la solita app “Casa” di Apple HomeKit, di definire delle automazioni basate sulle variazioni e/o sulle soglie della percentuale relativa di umidità nell’aria per mano di sensori integrabili HomeKit. In realtà, vengono introdotti anche trigger come indicatore della qualità dell’aria e luminosità in lux.
Inutile dire che HUB personali come Home Assistant, opeHAB ma anche come Homey, come SmartThings e molti altri siano in grado – da anni – non solo di innescare delle automazioni basate su singoli valori di umidità (e di qualsiasi altro parametro censibile), ma anche di strutturare condizioni estremamente più complesse sia in innesco, sia in verifica, sia in esecuzione delle automazioni stesse (vedi un esempio).
Ci chiediamo – continuando a chiedercelo da anni ormai – quanto veramente Apple punti sul suo ecosistema domotico, anche alla luce della sua partecipazione al tavolo di lavoro che ha dato vita all’estremamente interessante e promettente progetto Matter. Apple, lo diciamo ancora una volta, ha avuto la brillante idea anni fa di dare vita al proprio ecosistema per la gestione domotica… dimenticandosene poi strada facendo. Un gran peccato.
Di questo passo, dovremo aspettare il 2050 affinché HomeKit rappresenti una reale alternativa per la gestione domotica domestica.
Era ed è un enorme peccato. Speriamo che Apple si decida a dare, finalmente, l’impulso che merita all’evoluzione di HomeKit.
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