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Nightshift e riconoscimento visi in Apple HomeKit su iOS 14: non sarà troppo?!

Nightshift e riconoscimento visi in Apple HomeKit su iOS 14: non sarà troppo?!

Continua la calvalcata innarrestabile dello standard Apple HomeKit. 🙄

Ironizziamo mestamente. Le notizie in anteprima trapelate prima della presentazione ufficiale che presumibilmente si terrà – Covid-19 permettendo – al WWDC2020 di primavera in merito all’evoluzione dello standard domotico di casa Apple sembrano infatti essere, ancora una volta, abbastanza deludenti.

La prima notizia sembrerebbe essere quella dell’introduzione del Night Shift automatico per le luci domestiche: in pratica, la capacità di HomeKit di regolare automaticamente la temperatura delle luci domestiche (laddove supportato dalle stesse): come è noto, temperature più fredde sono indicate nelle ore centrali della giornata, mentre quelle più calde, rilassanti, sono più indicate nelle primissime ore e nelle ore serali.

IP Cam - Apple HomeKit

Una funzione di certo non nuova: altri HUB personali l’adottano già da tempo, basti pensare alla piattaforma “Flux Light Adjustment” di Home Assistant.

Si tratta di una funzione che ha una sua relativa efficacia solo in ambienti dove tutte le luci siano gestite e regolate dalla domotica, e non solo: a prescindere, non tutti gli ambienti si sposano con regolazioni di questo tipo.
Nostro hype verso questa nuova funzionalità? Zero.

Seconda notizia, quella relativa all’estensione di funzionalità delle funzionalità HomeKit Secure Camera presentate l’anno scorso. In sostanza, pare che HomeKit sarà in grado di attivare – per le IP Cam compatibili con lo standard e con la funzione Secure Camera – un auto-riconoscimento dei volti delle persone inquadrate al fine di innescare (presumiamo) automazioni e notifiche. Questa potrebbe essere una funzione interessante, ma certamente si tratta di qualcosa molto di nicchia.


Insomma, due novità tiepidine basteranno a scaldare il cuore del parco sempre più folto degli appassionati di domotica personale? Secondo noi no, ma c’è da sperare che le notizie trapelate siano solo la punta di un immenso iceberg che galleggia sotto la superficie – sebbene, visto il ritmo di crescita dello standard (nullo), cominciamo a temere sia speranza vana.

Si vedrà.
Nel frattempo, gli HUB personali continuano a guadagnare una netta e meritata distanza.

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