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La domotica di Apple sarà più intelligente? Dal 2025, pare di sì

La domotica di Apple sarà più intelligente? Dal 2025, pare di sì

Apple

SULLA SMART HOME, LA STRATEGIA PER L’ANNO A VENIRE SEMBRA PORTARE, FINALMENTE, IL CAMBIO DI ROTTA TANTO ATTESO DA PARTE DI APPLE

Stando a quanto dice Bloomberg, il lungo periodo in cui Apple avrebbe solo “giocato” con la domotica personale sarebbe finalmente volto al termine: una strategia netta porterebbe il marchio della mela morsicata, da qui a poco tempo, a una forte spinta evolutiva del proprio ecosistema.

Apple HomeKit (da qualche tempo “arricchito” della ovvia compatibilità Matter – ovvia dato il contributo di Apple stessa al progetto) ha mancato, negli ultimi 5-6 anni, di crescere come invece hanno fatto tante realtà attorno ad esso, come Amazon Alexa e Google Home, ma anche e sopratutto il mondo degli HUB personali – in primis Home Assistant.

Logo Apple HomeKitAd oggi, l’esperienza utente su HomeKit via app “Casa” (presente su iOS, iPadOS e MacOS) è sin troppo semplice, quasi banale, al punto di essere quasi castrante: l’automazione, per esempio, è estremamente limitata, così come il parco di componenti integrabili all’ecosistema, anche se oggi in via di ampliamento grazie proprio al già citato sovra-standard Matter. Niente comunque di lontanamente paragonabile a ciò che si riesce a realizzare (su di un parco componenti e servizi mille volte più ampio) con gli HUB personali.

Empiricamente, immaginavamo che i giochi per HomeKit fossero ormai fatti, che la strategia di Apple non prevedesse una sua evoluzione.  Pare invece che Apple sarebbe pronta a dare il via a una spinta aggressiva sul mercato, con moltissimi nuovi dispositivi per la casa e e sopratutto una nuova strategia in arrivo, con Apple Intelligence al centro.

Gli aspetti sui quali pare che Apple lavorerà dureamente sono:

  • Apple Intelligence applicata alla smart home;
  • una Siri rinnovata anche dal punto di vista della gestione domestica;
  • homeOS, un nuovo sistema operativo da applicare, pare, su Apple TV;
  • ampliamento del parco di componenti integrabili a HomeKit (via Matter, in primis).

Tutti punti che, certamente, potrebbero dare una spinta funzionale e esperienziale a un ecosistema che oggi, di intelligente, ha purtroppo davvero molto poco.
Citando ancora l’articolo di Bloomberg, tra i tanti evidenziamo un importante passaggio:

L’obiettivo dell’azienda è di utilizzare la sua nuova piattaforma Apple Intelligence per offrire domotica sotto steroidi, nonché un controllo preciso di applicazioni, dispositivi e media. Un elemento fondamentale di Apple Intelligence è un nuovo sistema App Intents che consente all’assistente digitale Siri di manipolare le funzionalità all’interno delle app.

Di preciso, come Apple Intelligence verrà applicata alla smart home, è tutto da vedere e da capire. Certo è che gli utenti Apple dotati dell’intero ecosistema (smartphone/table, Mac e altro) potrebbero naturalmente beneficiare di una profilazione (sulla carta, assolutamente locale e non delegata al cloud Apple) molto puntuale e precisa, la quale potrebbe aiutare questa nuova domotica Apple a gestire in modo molto più intelligente e automatico la propria casa. Per esempio, capire che la famiglia rientra in casa intorno alle 17 e tendenzialmente “fa più o meno le solite cose” (immaginate le proprie routine domestiche) potrebbe aiutare la configurazione automatica di… automatismi sulla smart home.

Assistenti

A quanto pare, la strategia di Apple prevede anche un rinnovamento sul fronte assistenti personali, non solo inteso come Siri in sé (già citato) ma qunto all’hardware che lo supporta.

HomePod, la soluzione smart speaker di Apple, non ha sin qui ottenuto il successo che si ipotizzava – complice anche il prezzo non proprio “popolare” (specie se paragonato a un Amazon Echo Dot, per capirci) e alla limitatezza delle funzionalità HomeKit via Siri. Va da sé che per attuare la strategia di cui sopra, Apple abbia bisogno di “mettere in casa della gente” degli smart speaker a supporto.

Ecco perché sembra che Apple rivedrà non solo HomePod e HomePod Mini, ma sopratutto introdurrà un nuovo modello con display rettangolare dall’attuale nome in codice “di J490”, dotato di chip Apple (A18?), utile appunto per supportare la smart home Apple (e non solo, naturalmente) tramite il supporto all’intelligenza artificiale a bordo.  

Apple HomePod - concept con display
il concept del nuovo HomePod (curtesy of 9to5mac)

Sebbene non più come un tempo, anche questo nuovo dispositivo è ammantato di mistero: non è noto neppure il nome ufficiale, figuriamoci immaginare la qualità offerta in termini di prestazioni audio, le dimensioni dello schermo e quant’altro. Non ci resta, come sempre, che aspettare.

Criticità… europee

Non è una novità il fatto che l’Unione Europea abbia, per il momento imposto uno stop all’intelligenza artificiale di Apple – tant’è che, per il momento, i dispositivi di questo brand dotati dell’ultima versione di sistema operativo non possano, per il momento, beneficiare di questa nuova e innovativa tecnologia.

Questo sarebbe tombale per quanto descritto sopra; c’è però da dire che un’apertura verso Apple da parte dell’UE c’è già stata e pare che, durante il 2025, l’AI di Apple otterrà luce verde nel vecchio continente.

Come e in che misura è tutto da vedere. Noi, come sempre, seguiremo con interesse il tema e lo riporteremo, come sempre, su questo blog.

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