Recensione: EZVIZ T36, l’attuatore Wi-Fi a doppio canale PM per tapparelle e altro

IL NERO SFINA

EZVIZ è un produttore che abbiamo imparato ad apprezzare molto, nel tempo, per l’ampio numero di soluzioni relative a IP Cam, spioncini e citofoni digitali smart. Di recente si è avviata una sua nuova, importante fase evolutiva: una casa intelligente non più solo dal punto di vista del monitoraggio di sicurezza, ma anche in termini di attuazione e automazione.

Con questo modello T36 partiamo con una serie di test e recensioni dedicati al “nuovo corso” di casa EZVIZ: in questo caso specifico parliamo di un attuatore Wi-Fi a doppio canale, utile a domotizzare punti luce oppure il sollevamento elettrico delle tapparelle (leggi OPEN BOARD sul tema).

Scopriamolo assieme.

Caratteristiche

L’EZVIZ T36 (precisamente, il modello CS-T36) è un piccolisismo attuatore (soli 38,4 x 43,8 x 18,5 mm) realizzato in policarbonato nero antifiamma dotato di due relé indipendenti per la gestione di due servizi distinti (punti luce, carichi di altro tipo) o un motore elettrico per tapparelle – o uno generico a due fasi.

L’attuatore è dotato di protezione da sovratemperatura e sovraccarico, laddove il carico massimo supportato è di 16 Ampere complessivi e 10 Ampere massimi per canale; il T36, inoltre, supporta anche la lettura realtime di potenza assorbita ed energia consumata nel tempo. Il dispositivo è certificato CE / UKCA / REACH / RAEE / RoHS ed è indicato per uso interno in un range di -10°C to +45°C con umidità relativa massima del 95%; la quota massima di installazione è di 2000 metri, casomai vi venisse in mente di installarlo in alta montagna.

L’attuatore è ottimamente costruito, in una plastica antifiamma molto robusta e da contatti in metallo ben realizzati, sebbene come altri attuatori di questo tipo preveda l’uso di puntalini per l’inserimento dei cavi all’interno dei morsetti. Un piccolo LED blu sul retro aiuta alla prima configurazione e alla rilevazione di stati d’errore.

Dotato di connettività Wi-Fi 2,4 GHz b/g/n, si configura e gestisce tramite l’app di gestione “EZVIZ” (per Android e iOS), la quale consente la sua configurazione – sia in termini di dettagli di base, sia specifici, come quella legata a un eventuale motore per tapparelle – e relativa amministrazione.

Installazione

Come capita sovente, va distinta la fase di installazione fisica da quella logica.

La prima va contestualizzata in base all’uso che ci si aspetta di fare dell’attuatore: se adottato per controllare un motore da tapparelle oppure se esso debba gestire due diversi carichi indipendenti.

Come spiegato sul manuale e dagli schemi sopra, il T36 può essere cablato in diversi modi e può essere controllato anche esternamente tramite pulsanti/interruttori meccanici da collegarsi ai contatti S1 ed S2. In pratica è possibile rendere smart le proprie tapparelle sia continuando a utilizzare i classici pulsanti meccanici interbloccati sia, contemporaneamente, tramite l’app EZVIZ.

Quanto all’installazione logica, a valle di quella fisica, l’app EZVIZ guida l’utente in una procedura elementare che consente  di impartire all’attuatore le coordinate Wi-Fi e di associarla al proprio account Cloud. L’app EZVIZ (della quale parleremo in dettaglio a seguire) prevede infatti l’utilizzo del cloud fornito dal produttore, il quale consente di consultare le immagini anche da remoto senza particolari configurazioni o conoscenze tecniche.

Una volta terminata questa fase – tutto sommato piuttosto banale – l’attuatore è pronto ad operare.

Impostazioni

L’EZVIZ T36 non prevede un grande numero di voci d’impostazione, ma quelle presenti sono tutto sommato quelle necessarie e utili per ottenere il massimo dal proprio attuatore.

L’app consente di configurare l’attuatore sia in presenza di un motore sia in presenza di due singoli carichi, come già ripetuto più volte. In base al tipo di configurazione, l’interfaccia cambia conseguentemente, consentendo:

• nel caso di un motore per tapparelle:
  • calibrare automaticamente il motore;
  • configurare i sensi di rotazione;
  • configurare gli eventuali pulsanti esterni;
• nel caso di singoli carichi:
  • impostare comportamenti automatici;
  • se i due canali siano switch o edge switch (per uso con interruttori o pulsanti fisici);
  • l’export dello storico consumi;
  • la configurazione di eventuali timer di accensione/spegnimento.

Naturalmente, l’app consente anche di controllare direttamente le utenze: movimentazione del motore elettrico oppure attuazione dei due singoli canali, oltre alla consultazione della potenza istantanea in Watt e dell’energia consumata espressa in Wh.

Assenti eventuali configurazioni legate all’uso in LAN, servizi MQTT o altro: l’attuatore – almeno nella versione firmware da noi testata, la 1.0 (quindi piuttosto giovane) non espone interfacce d’altro tipo.

Esperienza d’uso

L‘EZVIZ T36 è un attuatore/sensore particolarmente semplice ma al contempo efficace e robusto.

Funziona egregiamente, ma non fa davvero nulla di più di quanto è previsto un attuatore del genere faccia: se gli colleghi un motore elettrico a due fasi per sollevamento tapparelle (o di altro tipo, purché non si superino i 10 ampere per canale), lo gestisce bene e senza particolari difficoltà; ottima la funzione di calibrazione, rapida e precisa, così come l’interfaccia via app. Anche come attuatore utilizzato per gestire due diverse utenze non ha problemi di sorta: funziona bene, senza incertezze, e i sensori di energia e potenza non possono che essere particolarmente apprezzati.

Quello che non ci piace particolarmente è la totale assenza (ripetiamo: ad oggi, data la gioventù del firmware) di impostazoni più orientate alla domotica DIY: innazitutto, non è previsto un’interfacciamento locale, ma solo via Cloud; assenti standard di connessione come MQTT o di altro tipo, il che limita non poco – come vedremo – l’ambito di integrazione.

Al netto di questo, un attuatore ottimamente realizzato, sia sul piano costruttivo che in termini di funzionamento.

Integrabilità domotica

Grossa pecca di questo attuatore sta, purtroppo, proprio nell’assenza di un’integrabilità locale; il cloud EZVIZ, invece, tecnicamente espone gli elementi inclusi nel proprio account in modo da potervisi interfacciare. Ad oggi non siamo però riusciti a integrare il componente su alcun HUB personale, sebbene invece abbia funzionato tutto su Alexa e su Google Home, così come su IFTTT.

Valutazione

N.b. La valutazione è oggetto di revisione nel tempo in funzione di novità e aggiornamenti.

Partendo dalle pecche, si fa fatica a capire come lo sforzo di EZVIZ nell’affacciarsi nell’ambito degli attuatori DIY si limiti a un componente di ottima fattura, ma completamente “chiuso in se stesso”. Sì, perchè sebbene il T36 sia davvero uno degli attuatori meglio costruiti che sin qui abbiamo testato (è davvero ben fatto), l’assenza di apertura lo vincola al solo uso via app EZVIZ, oppure tramite smart speaker (non proprio la cosa ideale). Ciò detto, il T36 rimane un ottimo attuatore, che sicuramente evolverà in termini di firmware, sperabilmente aprendosi al mondo più di quanto non faccia – poco – ora. Naturalmente, ogni futuro aggiornamento verrà segnalato in questo articolo, che verrà aggiornato di conseguenza. Cosa che speriamo di fare presto, perché il prodotto lo merita; a prescindere, nei mesi a venire terremo volentier d’occhio questo nuovo corso da parte di EZVIZ. Disponibilità: Amazon Pros Ottimamente costruito Semplice ed efficace Sensori di potenza ed energia Cons Mancanza di integrabilità Acquista su Amazon

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