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Linea: “Homematic IP” by eQ-3 AG, l’ecosistema smart completo e integrabile

Linea: “Homematic IP” by eQ-3 AG, l’ecosistema smart completo e integrabile

Produttore: eQ-3 AG
Categoria: Linea / Ecosistema
Tipologia: HUB/ BRIDGE/Gateway / attuatori / sensori
Tecnologie: TCP/IP via Wi-Fi / Radiofrequenza criptata
Difficoltà d’installazione: Medio/Bassa
Semplicità d’uso: Medio/Alta
Disponibilità: Amazon
Revisione scheda: 1.2

Homematic IP - Logo

 
DOMOTICA TEUTONICA

La Frisia Orientale è una regione costiera del nord ovest della zona della Bassa Sassonia, in Germania, dalla quale a suo tempo venivano costruiti e dati a battesimo del mare gli U-Boot della belligerante marina tedesca; oggi, nel pacifico (…) inizio di ventunesimo secolo, è casa di un’azienda ad alta tecnologia, eQ-3 AG, forte dell’esperienza di oltre 40 anni sul mercato dell’elettrotenica della casa madre ELV e più di 3.000.000 di utenti in Europa e nel mondo.

eQ-3 propone sul mercato varie soluzioni per la casa: una di queste, Homematic IP, è la declinazione smart di soluzioni in parte già presenti a catalogo utili al controllo e alla gestione della casa. La declinazione “IP” distingue appunto i prodotti propriamente detti intelligenti di questo brand che, in questa occasione, presentiamo a mo’ di panoramica.

Homematic IP - Funzioni

Homematic IP è un vero e proprio ecosistema composto da oltre 150 diversi componenti utili a coprire, sostanzialmente, l’intero fabbisogno di domotica personale che un utente possa ritrovarsi ad affrontare. A differenza di altre linee talvolta limitate, Homematic IP cerca di coprire qualsiasi settore della casa grazie a un catalogo molto ampio.

Una volta tanto ci troviamo in presenza di un sistema offerto dal produttore già rispondete alle esigenze di molti, ovvero di poter funzionare con o senza l’ausilio del cloud di appoggio. Questo è positivo perché sono molti quelli che sempre più adottano HUB personali per la gestione della propria smart home e che desiderano che le proprie componenti funzionino solo all’interno della propria rete locale. L’utete Homematic ha a disposizione due possibilità: adottare il cloud eQ-3 tramite un BRIDGE/Gateway oppure dotarsi di un’unità HUB, come vedremo, sulla quale mantenere (isolata, in casa propria) tutta la logica di gestione e amministrazione.

HUB o BRIDGE/Gateway?

Per coloro che vogliano utilizzare la più semplice declinazione “cloud” dell’ecosistema Homematic IP, la risposta è nell’adozione del classico Access Point” di Homematic IP. Si tratta di un picolo elemento da collegarsi via cavo alla propria rete LAN (direttamente a modem/router oppure a un punto interconnesso) e in grado di fungere, per tutti i componenti Homematic IP presenti in casa, da BRIDGE/Gateway radiofrequenza ↔︎ LAN. In poche parole, esso permette ai componenti connessi in radiofrequenza criptata di collegarsi a Internet e, quindi, al cloud del produttore eQ-3, cloud presso il quale “giace” lo strato gestionale e di automazione dell’ecosistema, consultato/amministrato dall’utente tramite l’app mobile chiamata senza sorprese “Homematic IP” (per Android e iOS). In sostanza, con l’adozione dell’Access Point le funzioni di HUB sono dislocate sul cloud del produttore.

Homematic IP - Access point
l’access point di Homematic IP.

Si tratta di una soluzione semplice, essenziale e piuttosto funzionale agli scopi: non utilizza tecnologie wireless particolari come ZigBee, Z-Wave, Bluetooth o Thread, ma piuttosto una classica radiofrequenza (sugli 868/869.525 MHz) che gli permette – in assenza di ostacoli – di coprire fino a 400 metri di distanza. Per la massima affidabilità non è stato resa disponibile la connessione Wi-Fi alla propria rete LAN: l’unico punto di connessione è, come anticipato prima, via cavo ethernet con connessione RJ-45. Oltre ad offire il controllo di tutte le componenti della linea “Homematic IP” (nonché “wired”, che vedremo), è in grado di gestire i vecchi componenti “Homematic”, più tradizionali, nonché interfacciarsi con BRIDGE/Gateway di altri brand (eg. Philips HUE).


Qualora invece si volesse evitare l’uso del cloud, Homematic IP mette a disposizione (per ora non ancora ufficialmente, in Italia) un vero e proprio HUB hardware (dal costo più rilevante) chiamato Smart Home Central Control Unit” (o anche “CCU3”). Non molto dissimile (esteticamente) dall’Access Point di cui sopra, il CCU3 è un vero e proprio HUB che consente all’utente non solo di gestire e consultare tutti i componenti Homematic IP presenti (sempre connessi via radiofrequenza), ma anche di definire tutti gli scenari di controllo, le automazioni, e tutto quello che fa di un HUB quello che è. Il tutto localmente, in casa propria, e non sul cloud.

Homematic IP - CCU3 - Interfacce
con CCU3.

Basato su tecnologia ARM, presenta un SOC 4-core e 8 GB di RAM, due porte USB per vari usi, un assorbimento elettrico bassissimo (1,7 Watt) e, come detto, la capacità di comunicare via radiofrequenza sugli 868/869.525 MHz.
Qui è disponibile la scheda tecnica completa.

Componenti

Capito quali siano le due strade che si presentano davanti all’utente che voglia adottare eQ-3 Homematic IP come linea prodotti, vediamo ora quali siano i componenti finali che si possono integrare nell’ecosistema. Tutti questi componenti possono essere utilizzati completamente in concerto tramite le classiche automazioni garantite dalle funzioni HUB (cloud o locale che sia, come sopra spiegato).

Gestione CLIMA

Per quanto riguarda la gestione del calore e del raffrescamento, Homematic IP offre tutta una serie di componenti utili allo scopo, come per esempio:

  • diversi modelli di teste termostatiche intelligenti per radiatori/termosifoni (esempio);
  • un termostato murale (esempio);
  • un termostato touch murale;
  • un motore passo-passo per la gestione valvole di diversa natura (esempio);
  • un interessante box multi-I/O in grado di gestire per esempio caldarie, pompe calore ed altro ingaggiabili via contatto pulito o contatti digitali programmabili (esempio);
  • un interessante sistema di gestione per i riscaldamenti a pavimento motorizzato fino a 12 canali (esempio);

e molto altro.

Illuminazione/UTENZE e tapparelle

Sul tema dell’illuminotecnica Homematic IP presenta tantissimi elementi. Ne elenchiamo giusto qualcuno:

  • interruttori intelligenti a singolo canale o multiplo;
  • prese intelligenti (esempio);
  • interruttori intelligenti con regolazione d’intensità luminosa;
  • attuatori RGBW per LED;
  • interruttori e pulsanti murali (esempio);
  • attuatori a contatto pulito;
  • regolatori d’intensità luminosa (esempio);
  • gestori sali/scendi per tapparelle;
  • pulsanti murali per la gestione tapparelle (esempio)

e molto altro.

SICUREZZA e accesso

Mai secondario il tema della sicurezza – specie quando intesa come in monitoraggio degli ambienti – e della gestione dell’accesso agli stessi. In questo Homematic IP si distingue da molte altre linee prodotto proprio per la completezza del proprio catagolo. Alcuni esempi:

  • sensori di ogni tipo (apertura varchi, presenza, CO2, fumo, allagamento, vibrazione/tellurico);
  • diversi sensori di movimento PIR (esempio);
  • sensore di passaggio (esempio);
  • sirene da interno e da esterno (esempio);
  • tastierini numerici di sicurezza (esempio);
  • motore per serratura porte;
  • sensore di effettiva avvenuta chiusura serratura;
  • telecomandi multi-funzione (esempio)

e molto altro.

AMBIENTALI

Interessante anche il set di componenti dedicate alla rilevazione delle metriche ambientali. Diversi sono gli elementi anche su questo fronte:

  • sensori metereologici (anemometro, pressione, umidità relativa, temperatura);
  • sensori ambientali domestici (esempio);
  • sensore di pioggia e neve (esempio);
  • sensore di luminosità (esempio).
Homematic IP Wired

Importante citare anche il set di componenti denominati “Homematic IP Wired” (ad oggi non ancora disponibili in Italia) ovvero un set di elementi (in parte installabili su pannello elettrico) e gestibili solo via filare e non via radiofrequenza. Alcuni dei componenti tra quelli sopra elencati sono di questa categoria.

Homematic IP Wired - Lifestyle

Quelli esplicitamente da installarsi su pannello elettrico sono:

  • Wired access point (collega il sotto-ecosistema wired alla LAN);
  • attuatore per tapparelle;
  • attuatore per illuminazione;
  • gestore multicanale (32 canali).

Questi componenti sono tipicamente gestiti tramite l’HUB Smart Home Central Control Unit” (o anche “CCU3”) di cui sopra.

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Compatibilità e integrabilità

Di base, tramite Homematic IP è possibile interfacciarsi coi più comuni smart speaker (come Amazon Echo con Alexa e Google Nest con Assistat) in modo da porter comandare/consultare la propria domotca tramite comandi vocali. Non risulta alcuna compatibilità con IFTTT, con Apple HomeKit né con Matter (anche se, come vedremo, si tratta di “problemi” falcilmente aggirabili). Matter (over Wi-Fi) comunque siamo convinti verrà aggiunto strada facendo tramit un sempice aggiornamento software.

Quanto all’integrabilità domotica, applausi vanno eQ-3 per aver modellato un ecosistema completamente integrabile via API Rest a virtualmente qualsiasi altro ambito tecnico sebbene, come vedremo, ad oggi qualche limite esiste. Inoltre, progetti Open Source come RasberryMatic consentono di crearsi in proprio (e in locale) degli Access Point Homematic IP-compatibili, integrando quindi il tutto localmente.

In presenza di qualsiasi HUB personale, l’ecosistema Homematic IP (usando l’Access Point o CCU3, poco conta) può essere completamente integrato, mettendo così “sotto un unico tetto” tutte le componenti ad esso connesse ed eventualmente quella basate su tutt’altre tecnologie, di tutt’altri brand, anch’esse integrate all’HUB personale, creando così un sovra-ecosistema davvero completo. L’integrazione sugli HUB personale apre a standard assenti come Apple HomeKit e Matter.


Non a caso viene da pensare al caso di Home Assistant, il più diffuso tra gli HUB personali gratuiti, il quale dispone non di uno ma bensì due piattaforme di integrazione ufficiali, le quali consentono la piena integrazione dell’ecosistema Homematic e delle sue componenti sia via cloud (nel caso di Access Point) sia localmente (usando CCU3). Abbiamo rilevato però alcune segnalazioni in rete per le quali pare che eccessive richieste sul cloud Homematic (in caso di integrazione dell’Access Point) potrebbero innescare un blocco dell’integrazione stessa – motivo per cui, a prescindere, solitamente sconsigliamo questa modalità.

Nota di buon senso: è chiaro che adottando Homematic IP CCU3, trattandosi esso stesso di un HUB vero e proprio, l’uso di HUB personali potrebbe risultare ridondante e sostanzialmente inutile. Salvo, magari, voler affiancare a Homematic IP tanta altre componenti basate, come detto, su altre tecnologie (ZigBee, Z-Wave, Thread, Bluetooth, Wi-Fi ecc.) di altri brand: in questo caso la cosa avrebbe totalmente senso.

Considerazioni finali

Ampiezza catalogo
Funzionalità
Integrabilità e openness
Innovazione
Qualità costruttiva
Prezzo
Media
N.b. La valutazione è oggetto di revisione nel tempo in funzione di novità e aggiornamenti.
Homematic IP - BoASolitamente delle singole linee prodotto ci piacciono alcuni elementi, altri meno, tant’è che tramite l’uso degli HUB personali consigliamo alla nostra community di fare un po’ come meglio si crede: un po’ di questo, un po’ di quello e la nostra domotica personale è presto fatta.

Nel raro caso di Homematic IP dobbiamo dire che l’analisi che ha portato alla presente panoramica ci ha convinti al punto di poter immaginare uno scenario in cui, specialmente adottando Homematic IP CCU3, l’adozione di un HUB personale possa, per molti utenti, essere superfluo. Tutto sta a cosa ci si aspetti dalla propria domotica personale: se si cerca un ecosistema completo di tutti gli elementi che servono per gestire la propria cosa, Homematic IP è certamente una soluzione che ci sentiamo certamente di suggerire – anche perché, in un futuro, avendola adottata si fa sempre in tempo ad integrarla ad altri contesti tecnici, garantendo un investimento che non degrata nel tempo.

Disponibilità: Amazon

Pros
  • Può coprire qualsiasi esigenza
  • Integrabile perché disegnata in chiave open
  • È possibile evitare il Cloud
  • Radiofrequenza criptata
  • Buon rapporto qualità/prezzo
Cons
  • Potenziali limiti sull’integrazione via cloud (non sulla locale)

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