SCOPI DELLA GUIDA:
CONCETTI AFFRONTATI:
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COMPONENTI SOFTWARE UTILIZZATE:PREREQUISITI:
DISPOSITIVI FISICI UTILIZZATI: |
GUIDA MAGGIORMENTE INDICATA PER: |
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NOTE E DISCLAIMER
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Revisione guida: 2.9 |
😊 QUESTA GUIDA È PARTE DEL NOSTRO PERCORSO GUIDATO ALL’INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE di HOME ASSISTANT su RASPBERRY PI.
Abstract
Come spiegato in altre schede, Home Assistant è il uno tra gli HUB personali ideali per realizzare una propria domotica personale in modo organico e funzionale. Questo cruciale componente software ha la possibilità di essere installato su molti sistemi e in modalità diverse: su Raspberry Pi la modalità solitamente più caldeggiata dagli sviluppatori è la modalità “Home Assistant OS”, ovvero una modalità sì completamente automatica, la quale prevede però di dedicare il Raspberry Pi all’uso esclusivo di Home Assistant, chiudendo di fatto ad eventuali altre funzionalità. Questa modalità è descritta in questa guida specifica.
La presente guida percorre invece un altro approccio, ovvero quello di permettere l’installazione e il funzionamento di Home Assistant su un Raspberry Pi precedentemente installato e configurato con sistema operativo Raspbery Pi OS, il che abilita a usi del Raspberry diversi e paralleli alla presenza stessa di Home Assistant.
Una lista delle possibili alternative d’installazione è disponibile qui.
ATTENZIONE: Ricordiamo a chiunque legga che ormai su Raspberry l’opzione da prediligere è l’installazione di Home Assistant Core su Docker, piuttosto che quella descritta in questa guida che, per quanto funzionante, è poi più scomoda da gestire. |
Si parte
- Assunti
- Installare Home Assistant
- Configurare Home Assistant in autostart al boot
- Consigli operativi
- Comandi utili
- Rifinitura
- Aggiornamento dell’HUB
- Risoluzione problemi “Rust Compiler”
Assunti
Questa guida è dedicata a chi abbia già un Raspberry in uso con sistema operativo Raspberry Pi OS. Per coloro che non abbiano ancora provveduto e si trovino ad avere un Raspberry nuovo, magari acquistato appositamente per realizzare la propria domotica, allora questo passo della guida va smarcato seguendo prima un’altra guida, che spiega passo passo come configurare il sistema operativo Raspberry Pi OS.
La guida da seguire:
- per chi abbia a disposizione una tastiera e un mouse USB, è questa;
- per chi non li abbia, è quest’altra.
Una volta terminata la configurazione di Raspberry Pi OS, è possibile procedere nella presente guida.
Installare Home Assistant
Una volta collegati via ssh al proprio Raspberry (utilizzando l’utenza “pi”), eseguire innanzitutto un aggiornamento dell’ambiente:
sudo apt-get update -y
sudo apt-get upgrade -y
sudo reboot
successivamente al riavvio causato dall’ultimo comando, eseguire i seguenti comandi per installare Python e le relative dipendenze:
sudo apt-get install python3 python3-dev python3-venv python3-pip libffi-dev libssl-dev libjpeg-dev zlib1g-dev autoconf build-essential libopenjp2-7 libtiff5 libturbojpeg0 tzdata
Dopodiché creare un’utenza dedicata a Home Assistant, chiamandola “homeassistant“:
sudo useradd -rm homeassistant -G dialout
Creiamo ora la directory di installazione del server e cambiamole i diritti attribuendoli all’utenza appena creata:
cd /srv
sudo mkdir homeassistant
sudo chown homeassistant:homeassistant homeassistant
Ora è il momento di creare l’ambiente virtuale nel quale eseguire Home Assistant:
sudo su -s /bin/bash homeassistant
cd /srv/homeassistant
python3 -m venv .
source bin/activate
Una volta creato e avuto accesso all’ambiente virtuale (si noti il cambio di prompt), è necessario installare dei package ad hoc per Python:
python3 -m pip install wheel
Infine, installiamo Home Assistant tramite il comando:
pip3 install homeassistant
Al termine dell’installazione del pacchetto base, sarà possibile avviare, per la prima volta, Home Assistant, eseguendo il comando:
hass -v
Il primo avvio farà sì che venga creata automaticamente la cartella “.homeassistant” sotto il path “/home/homeassistant” e vengano installate tutte le dipendenze primarie necessarie, sempre automaticamente. Ora, durante qualche minuto di attesa (dai 10 ai 30), Home Assistant provvederà all’installazione e alla configurazione automatica di tutta una serie di componenti accessori nonché delle sopracitate dipendenza primarie.
N.b. In caso di problemi relativi a “Rust Compiler“, far riferimento al paragrafo risoluzione problemi “Rust Compiler”. |
De facto l’attesa sarà considerata finita quando sarà possibile collegarsi – tramite il browser del proprio computer di appoggio – all’interfaccia web di Home Assistant presso il seguente indirizzo:
http://homeassistant.local:8123
N.b. In caso non ci si riesca a collegare – sempre che il processo d’installazione iniziale sia completato – assicurarsi che sul proprio router sia attivo il multicast DNS (mDNS). Se non lo è, la risoluzione del nome “homeassistant.local” non va a buon fine e il browser non riesce a collegarsi: la soluzione, per l’appunto, è quella di attivare il multicast (che provvede a questa cosa). Alternativamente è comunque sempre possibile collegarsi all’indirizzo diretto, ovvero http://INDIRIZZO_IP_DEL_RASPBERRY:8123, dove l’indirizzo IP è quello assegnato dal router al Raspberry Pi.
Per scoprire l’IP del Raspberry sarà sufficiente eseguire il comando: ifconfig
il quale elencherà gli IP associati al raspberry: L’indirizzo IP è solitamente indicato a destra della dicitura “inet” e, solitamente, fa parte della subnet 192.168.0.0/16. http://INDIRIZZO_IP_DEL_RASPBERRY:8123 |
Una volta collegati dovrebbe apparire un sito analogo a questo:
Il quale consente di impostare le prime, elementari e personali informazioni di “onboarding” relative alla propria domotica.
Complimenti! Home Assistant è in esecuzione.
A questo punto è comprovato il funzionamento corretto di Home Assistant, ed è pertanto possibile interromperne l’esecuzione in qualunque momento premendo CTRL+C.
Ora è possibile uscire dall’impersonificazione dell’utente “homeassistant” con il semplice comando
exit
per proseguire nell’esecuzione della guida.
Se invece si vuole spegnere spegnere il Raspberry Pi è possibile farlo tramite:
exit
sudo shutdown now
N.b. Il comando “spegne” il sistema operativo, ma elettricamente il Raspberry andrà spento manualmente (quando si vedrà definitivamente spento il led verde, che starà a indicare che l’attività di spegnimento del sistema operativo sarà stata conclusa).
Configurare Home Assistant in autostart al boot
Per far sì che Home Assistant si avvii automaticamente ad ogni boot del Raspberry Pi, è necessario effettuare un’ultima configurazione.
Una volta collegati via ssh al proprio Raspberry (sempre utilizzando l’utenza “pi”), eseguire il seguente comando per avviare l’editor di testo (“nano”) e creare il file di configurazione del servizio:
sudo nano -w /etc/systemd/system/home-assistant@homeassistant.service
Inserire nell’editor che apparirà il seguente testo:
[Unit]
Description=Home Assistant
After=network-online.target
[Service]
Type=simple
User=%i
ExecStart=/srv/homeassistant/bin/hass -c "/home/homeassistant/.homeassistant"
RestartForceExitStatus=100
[Install]
WantedBy=multi-user.target
Dopodiché uscire e salvare (CTRL+X, Y, invio).
Eseguire infine i seguenti comandi che “caricano” e abilitano e avviano il servizio:
sudo systemctl --system daemon-reload
sudo systemctl enable home-assistant@homeassistant
sudo systemctl start home-assistant@homeassistant
A questo punto Home Assistant sarà avviato e configurato correttamente per l’auto avvio.
Consigli operativi
Aggiornamento
Per aggiornare Home Assistant, dopo avere interrotto l’esecuzione, eseguire i seguenti comandi:
sudo su -s /bin/bash homeassistant
source /srv/homeassistant/bin/activate
pip3 install --upgrade homeassistant
Modifiche al file di configurazione
Il file di configurazione (qui una scheda che spiega nel dettaglio di cosa si tratta) si trova nella directory:
/home/homeassistant/.homeassistant
Comandi utili
Rifinitura
Cosa fare, ora? Consultare la scheda che illustra tutte le cose da fare dopo questa prima installazione, ecco cosa! 🙂
Aggiornamento
Tutte le modalità di aggiornamento per Home Assistant Core sono riassunte su questa scheda ad hoc:
Risoluzione problemi “Rust Compiler”
In caso di errori di esecuzione di Home Assistant causati – in base a quando ci possa dire il log – dall’assenza di “Rust Compiler“, per esempio:
error: can't find Rust compiler
Si consiglia di eseguire i seguenti comandi all’interno dell’ambito venv:
python -m pip install pip --upgrade python -m pip install setuptools_rust
Provare poi a rieseguire l’installazione e/o l’upgrade (a seconda dell’attività che si sta portando avanti) sempre dall’ambito venv, quindi:
pip3 install --upgrade homeassistant
oppure
pip3 install --upgrade homeassistant --upgrade
Se dovesse dare nuovamente errori, sarà necessario installare “Rust Compiler” manualmente. A questo punto, uscendo dall’ambito venv eseguire il seguente comando:
curl --proto '=https' --tlsv1.2 -sSf https://sh.rustup.rs | sh
Come verrà anche consigliato a video, al termine dell’installazione bisognerà ricaricare l’environment per aggiornare la variabile PATH.
Vi consigliamo semplicemente di chiudere la sessione ed aprirne una nuova.
Ripetere quindi l’installazione e/o upgrade dal venv: attendere il termine dell’installazione (ci vorrà un qualche minuto prima del termine della compilazione del modulo cryptography), dopodiché dovrebbe essere tutto ok.
⚠️ Se di Home Assistant ne sai poco ma sei interessato a capirne di più, ti suggeriamo di partire da qui. |
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