Scopi DELLA GUIDA:
Concetti affrontati:
Componenti software utilizzate:
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Dispositivi fisici utilizzati:
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ATTENZIONE: Per installare Raspberry Pi OS senza necessità di collegare al Raspberry una tastiera, mouse e video, seguire la guida alternativa “headless”. La guida di installazione di un sistema operativo generico compatibile con Raspberry Pi è invece disponibile qui. |
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NOTE E DISCLAIMER
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Revisione guida: 5.0 |
Raspberry Pi OS (anche noto come Raspbian) è un sistema operativo Open Source basato su Linux Debian concepito appositamente per micro/mini-computer basati su tecnologie ARM, ad esempio i nostri amati Raspberry Pi.
Tale sistema operativo, quando installato sul supporto di memorizzazione scelto (solitamente, almeno nel caso di Raspberry, una scheda microSD), prevede una prima configurazione di primo avvio la quale solitamente (sopratutto per l’uso in domotica) include la configurazione del servizio SSH e VNC, nonché delle impostazioni di rete Wi-Fi. Tale configurazione solitamente viene effettuata tramite l’utilizzo di una tastiera, un mouse e un video collegati al Raspberry Pi (se non li si hanno a disposizione, spostarsi su quest’altra guida).
Si parte
- Le connessioni
- Prima dell’accensione
- Installare il sistema operativo
- Prima accensione
- Configurazione di dettaglio
Le connessioni
- una tastiera usb;
- un mouse usb;
- un cavo HDMI;
- un monitor/TV con ingresso HDMI;
- alimentatore microUSB per Raspberry Pi (solitamente incluso all’unità);
- una microSD (solitamente incluso all’unità) oppure un disco esterno USB.
In assenza di tastiera e/o mouse e/o video è comunque possibile configurare Raspberry Pi OS in modalità headless. Una guida ad hoc è disponibile qui.
Prima dell’accensione
N.b. Su Raspberry Pi è possibile anche utilizzare, in luogo di una microSD, un disco esterno (solitamente SSD) connesso via USB. A tal proposito si consiglia la lettura attenta di quest’altra scheda. La procedura di installazione del sistema operativo sulla microSD o su hard disk esterno è sostanzialmente la stessa. |
- un computer (Windows, Apple o Linux);
- l’immagine del sistema operativo da installare (Raspberry Pi OS o, come detto, altri)
- la microSD e il relativo adattatore USB.
Installare il sistema operativo
Per installare Raspberry Pi OS sul supporto microSD o hard disk esterno (per questo secondo caso, leggi le considerazioni in merito al suo uso) le procedure variano in base al computer a disposizione come supporto.
L’elenco completo di immagini di sistema operativo Raspberry Pi OS è disponibile qui (versioni 64bit, consigliate) e qui (32bit).
N.b. La presente guida descrive sì come installare e configurare Raspberry Pi OS, ma la procedura (almeno quella di installazione) è la medesima per qualsiasi altra distribuzione adatta a Raspberry Pi (eg. Home Assistant OS, Retropie eccetera) distribuita su immagine a singolo file. |
L’opzione più semplice per installare un’immagine (Raspberry Pi OS o di altro tipo) su una microSD o su un disco esterno USB è quella di utilizzare un semplice tool ad interfaccia grafica.
In questa guida prenderemo in considerazione l’uso di Raspberry Pi Imager, un tool per Windows, macOS e Ubuntu realizzato dalla Raspberry Foundation il quale è in grado di scaricare l’immagine da Internet (permettendo all’utente di scegliere tra varie distribuzioni oppure un’immagine ad hoc presente sul proprio computer) e poi di installarla sulla nostra microSD o sul nostro hard disk SSD USB (n.b. leggi con attenzione questo articolo a tal proposito).
Un’alternativa è quella di usare tool analoghi tipo Etcher, i quali però prevedono solo l’uso di un’immagine presente sul proprio computer (non sono in grado di scaricarli da Internet automaticamente) e sopratutto non permettono una pre-configurazione puntuale del sistema operativo, cosa che invece consente Raspberry Pi Imager.
Avvio del tool
Saricare e installare il software Raspberry Pi Imager sul computer di supporto (clicca qui per scaricare la versione opportuna). Questa guida dà per assunto che la versione del tool sia almeno la 1.7.2 (uscita nell’aprile 2022).
Collegare la microSD (o l’hard disk esterno) al computer di supporto, dopodiché avviare Raspberry Pi Imager.
Installazione sistema operativo
Nella schermata iniziale del tool è possibile scegliere il sistema operativo (“Operating System“) da installare: scegliere la voce “Raspberry Pi OS (Other)” > “Raspberru Pi OS (64-bit)“.
Selezionare poi la rotellina delle impostazioni:
I parametri che seguono sono quelli da noi consigliati:
- Set hostname: raspberrypi
- Enable SSH: Use password authentication
- Set username e password:
- Username: pi
- Password: a propria scelta
- Configure wireless LAN (per configurare la Wi-Fi)
- SSID: il nome della propria Wi-Fi
- Password: la password di accesso della Wi-Fi
- Wireless LAN Country: IT
- Set locale settings:
- Time zone: Europe/Rome
- Keyboard layout: IT
Cliccare poi sul bottone centrale, per scegliere su quale microSD/disco SSD andare a scrivere il sistema operativo.
Infine, cliccare su “Write” per scrivere il sistema operativo sullo storage.
ATTENZIONE: non interrompere il processo di verifica post-scrittura, come molti a volte fanno: al termine viene effettuato un processo necessario al boot, quindi interrompendo si crea un problema. |
Attendere il completamento del task (può metterci anche fino a un’ora, in base alla velocità della connessione Internet – necessaria – e alla velocità di scrittura dati verso la microSD/disco SSD). Terminata la procedura sarà possibile scollegare la microSD/disco SSD e procedere oltre alla prima accensione.
Prima accensione
N.b. In assenza di tastiera e/o mouse e/o video, è comunque possibile configurare Raspberry Pi OS in modalità headless. Una guida ad hoc è disponibile qui. |
Sul monitor l’unità darà visibilità di una serie di attività automatiche di prima configurazione. Al termine, ci troveremo dentro un ambiente grafico desktop offerto da Raspberry Pi OS. Dopo l’avvio, Raspberry Pi OS vi chiederà di configurare alcuni aspetti della configurazione di base, quali la nazione di appartenenza, il fuso orario, la password amministrativa e l’accesso alla vostra rete Wi-Fi (a meno che ovviamente non si sia già provveduto a monte).
SCOPRIRE L’IP ASSEGNATO AL RASPBERRY
Ogni volta ci si collega ad una rete locale, al dispositivo viene tipicamente assegnato “d’ufficio” un indirizzo IP. Per collegarsi a Raspberry Pi tramite SSH e/o VNC, è necessario conoscere l’IP assegnato.
Per farlo, cliccare in alto a sinistra sull’icona a forma di lampone e, nella lista programmi, selezionare “Terminal“.
Dopo l’apertura della finestra, digitare il comando:
sudo ifconfig
dopo aver inserito la password richiesta, la schermata che apparirà sarà simile alla seguente:
L’IP assegnato in questa sessione sarà quello indicato alla destra della dicitura “inet addr“.
Altre tecniche per scoprire l’IP del Raspberry sono disponibili qui.
Nota: l’IP assegnato tende a cambiare nel tempo. Per non doverlo scoprire di volta in volta si consiglia caldamente di assegnare un IP statico al vostro Raspberry Pi. Per far ciò, si consiglia di consultare questa guida.
Configurazione di dettaglio
Giunti sin qui, il nostro Raspberry è pienamente operativo con sistema operativo Raspberry Pi OS ed è quindi pronto all’uso. Ovviamente, come qualsiasi computer, dopo il primo avvio esso prevede la configurazione di cose elementari ma importati come la collocazione geografica, la lingua, l’orario e altre cose.
Per provvedere, si consiglia di seguire la seguente, breve guida:
Le prime cose da fare dopo aver installato Raspberry Pi OS (Raspbian)
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