community italiana di domotica personale
 
Installare e configurare Raspberry Pi OS (Raspbian) in modalità “headless”

Installare e configurare Raspberry Pi OS (Raspbian) in modalità “headless”

SCOPI DELLA GUIDA:
  • Come configurare Raspberry Pi OS (per uso su Raspberry Pi o similari) in modalità “headless“, ovvero in modo da poterlo controllare da subito tramite altro computer, senza ausilio di tastiera, mouse e video previsti per la prima configurazione
  • Livello di difficoltà: basso
CONCETTI AFFRONTATI:
  • Configurazione software
COMPONENTI SOFTWARE UTILIZZATE:
DISPOSITIVI FISICI UTILIZZATI:

⚠️ Questa guida è specifica per l’installazione del sistema operativo Raspberry Pi OS. La guida di installazione di un sistema operativo generico compatibile col micro-computer Raspberry Pi è invece disponibile qui.

NOTE E DISCLAIMER
  • qualsiasi eventuale modifica agli impianti domestici dev'essere progettata e realizzata SOLO da personale qualificato;
  • qualsiasi modifica non prevista attuata in proprio è a propria responsabilità personale nonché a proprio rischio e pericolo (i contenuti della presenta pagina hanno infatti puro scopo didattico) e fa decadere garanzia, omologazioni e certificazioni di qualità; dei dispositivi interessati;
  • tutte le tecniche descritte si intendono applicate a software e firmware aggiornati alle ultime versioni disponibili;
  • gli articoli di inDomus sono totalmente indipendenti e non sponsorizzati. Se mai questo cambiasse, verrà segnalato chiaramente sulle pagine oggetto di sponsorizzazione;
  • questa pagina è materialmente scritta e manutenuta da più individui: non ci si aspetti né si pretenda un supporto personale. In caso di difficoltà, chiedere supporto alla community sul nostro forum o sulla nostra chat;
  • se hai bisogno di orientarti, c'è la mappa.
Revisione guida: 4.0

Raspberry Pi OS (anche noto come Raspbian) è un sistema operativo Open Source basato su Linux Debian concepito appositamente per micro/mini-computer basati su tecnologie ARM, ad esempio i nostri amati Raspberry Pi.

Tale sistema operativo, quando installato sul supporto di memorizzazione scelto (solitamente, almeno nel caso di Raspberry, una scheda microSD), prevede una prima configurazione di primo avvio la quale solitamente (sopratutto per l’uso in domotica) include la configurazione del servizio SSH e VNC, nonché delle impostazioni di rete Wi-Fi. Tale configurazione solitamente viene effettuata tramite l’utilizzo di una tastiera, un mouse e un video collegati direttamente al Raspberry Pi.

Per evitare di dover utilizzare queste periferiche (che per lo più vengono utilizzate, in questo scenario, solo per questa operazione) è possibile attuare una procedura denominata “headless“, la quale permette di configurare Raspberry Pi OS in modo di avere, al primo avvio, le “coordinate di accesso” Wi-Fi nonché i servizi SSH e VNC già in esecuzione.

Questo permette di avviare Raspberry Pi OS e controllarlo direttamente da un altro computer di appoggio tramite SSH e/o VNC.

Si parte

Installare Raspberry Pi OS

Per installare il sistema operativo sul supporto microSD o hard disk esterno (per questo secondo caso, leggi le considerazioni in merito al suo uso) le procedure variano in base al computer a disposizione come supporto.

L’elenco completo di immagini di sistema operativo Raspberry Pi OS è disponibile qui (versioni 64bit, consigliate) e qui (32bit).

N.b. La presente guida descrive sì come installare e configurare Raspberry Pi OS, ma la procedura (almeno quella di installazione) è la medesima per qualsiasi altra distribuzione adatta a Raspberry Pi (eg. Home Assistant OS, Retropie eccetera) distribuita su immagine a singolo file. Una guida generica è disponibile qui.

L’opzione più semplice per installare un’immagine (Raspberry Pi OS o di altro tipo) su una microSD o su un disco esterno USB è quella di utilizzare un semplice tool ad interfaccia grafica.

In questa guida prenderemo in considerazione l’uso di Raspberry Pi Imager, un tool per Windows, macOS e Ubuntu realizzato dalla Raspberry Foundation il quale è in grado di scaricare l’immagine da Internet (permettendo all’utente di scegliere tra varie distribuzioni oppure un’immagine ad hoc presente sul proprio computer) e poi di installarla sulla nostra microSD o sul nostro hard disk SSD USB (n.b. leggi con attenzione questo articolo a tal proposito).

Un’alternativa è quella di usare tool analoghi tipo Etcher, i quali però prevedono solo l’uso di un’immagine presente sul proprio computer (non sono in grado di scaricarli da Internet automaticamente) e sopratutto non permettono una pre-configurazione puntuale del sistema operativo, cosa che invece consente Raspberry Pi Imager.

Avvio del tool

Saricare e installare il software Raspberry Pi Imager sul computer di supporto (clicca qui per scaricare la versione opportuna). Questa guida dà per assunto che la versione del tool sia almeno la 1.7.2 (uscita nell’aprile 2022).

Collegare la microSD (o l’hard disk esterno) al computer di supporto, dopodiché avviare Raspberry Pi Imager.

Installazione sistema operativo

Nella schermata iniziale del tool è possibile scegliere il sistema operativo (“Operating System“) da installare: scegliere la voce “Raspberry Pi OS (Other)” > “Raspberry Pi OS (64-bit)“. 

Selezionare poi la rotellina delle impostazioni:

Raspberry Pi Imager - Impostazioni

I parametri che seguono sono quelli da noi consigliati:

  • Set hostname: raspberrypi
  • Enable SSH: Use password authentication
  • Set username e password:
    • Username: pi
    • Password: a propria scelta
  • Configure wireless LAN (per configurare la Wi-Fi)
    • SSID: il nome della propria Wi-Fi
    • Password: la password di accesso della Wi-Fi
    • Wireless LAN Country: IT
  • Set locale settings:
    • Time zone: Europe/Rome
    • Keyboard layout: IT

Cliccare poi sul bottone centrale, per scegliere su quale microSD/disco SSD andare a scrivere il sistema operativo.

Infine, cliccare su “Write” per scrivere il sistema operativo sullo storage.

ATTENZIONE: non interrompere il processo di verifica post-scrittura, come molti a volte fanno: al termine viene effettuato un processo necessario al boot, quindi interrompendo si crea un problema.

Attendere il completamento del task (può metterci anche fino a un’ora, in base alla velocità della connessione Internet – necessaria – e alla velocità di scrittura dati verso la microSD/disco SSD). Terminata la procedura sarà possibile scollegare la microSD/disco SSD e procedere alla prima accensione.

Prima accensione

Inserita la microSD nell’apposito slot (o collegato il disco SSD esterno via USB), sarà ora possibile accendere Raspberry Pi agendo sull’interruttore posto sul cavo di alimentazione o, in assenza, collegando l’alimentazione sull’unità stessa.

Al termine del boot (pochi secondi) sarà possibile collegarsi via SSH dal computer di supporto al nostro micro-computer, come spiegato in questa guida.

Prima configurazione

Giunti sin qui, il nostro Raspberry è pienamente operativo con sistema operativo Raspberry Pi OS ed è quindi pronto all’uso. Ovviamente, come qualsiasi computer, dopo il primo avvio esso prevede la configurazione di cose elementari ma importati come la collocazione geografica, la lingua, l’orario e altre cose.

Per provvedere, si consiglia di seguire la seguente, breve guida:

Le prime cose da fare dopo aver installato Raspberry Pi OS (Raspbian)

Questa pagina è redatta, manutenuta e aggiornata dallo staff di inDomus, un gruppo di persone molto diverse tra loro che trovi, per domande e supporto, sul forum e sulla chat del sito. Alcuni link sono taggati in qualità di affiliati Amazon e riceviamo un compenso dagli acquisti idonei, utile al sostenimento del sito, ma le nostre recensioni sono tutte indipendenti e non sponsorizzate. Se ti sei perso, a tua disposizione c'è la mappa.