Produttore: AVM Categoria: Apparati di rete Tipologia: Repeater Wi-Fi Tecnologie: Ethernet / Wi-Fi / Mesh Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Alta |
Disponibilità: Amazon |
Revisione recensione: 1.0 |
PRESTAZIONI TOP
Velocità domestiche sempre più alte per la connessione Internet via ADSL, fibra FTTC e FTTH, 4G e 5G; capita però che la portata e velocità dei router Wi-Fi, sia su 2.4 GHz che sui 5 GHz, possa rappresentare un problema. Al di là di fare il meglio possibile con la propria configurazione wiress, la soluzione spesso sta anche nell’installazione di uno o più ripetitori di segnale (anche repeater), dispositivi di rete concepiti, appunto, per aumentare il range operativo della rete wireless.
AVM, per la propria linea di modem/router FRITZ!Box, propone dei repeater di segnale utilizzabili sia in abbinamento ai modem della stessa linea che a quelli di altri produttori: i FRITZ!Repeater sono disponibili in varie versioni, le quali si distinguono per velocità e standard supportati. In questo test/recensione abbiamo avuto modo di sperimentare, dopo il mid-level AVM FRITZ!Repeater 1200 AX, un modello top di gamma Wi-Fi 6 in grado di offrire prestazionei di alto livello: l’AVM FRITZ!Repeater 6000.
Caratteristiche
Dalla forma molto particolare, un’unità verticale con forma a Y rovesciata di circa 8,7×18,5×13,5 cm, con scocca bicolore realizzata in robusta plastica ABS, FRITZ!Repeater 6000 può essere installato solo appoggiandolo sulla base, in quanto non prevede intarsi nella scocca utili all’installazione a muro.
Sul retro l’unità presenta un connettore a barilotto femmina per l’alimentazione fornita dal classico alimentatore con uscita da 12 volt ed erogazione massima di 2 ampere di corrente (per un assordimento massimo di 24 Watt, nell’uso medio intorno ai 10 Watt). Sempre sul retro sono presenti due porte Ethernet RJ-45: una da 2,5 Gigabit (10/100/1.000/2.500 Mbit/s) e una da 1 Gigabit (10/100/1.000 Mbit/s). Sul frontale troviamo un unico pulsante rosso e due LED di stato: uno di alimentazione e uno di connessione. Sulla sommità, infine, troviamo una griglia per l’espulsione passiva del calore prodotto dall’elettronica presente all’interno, una soluzione “a camino” che evita eventuali rumorose ventole.
Il FRITZ!Repeater 6000 è un ripetitore Wi-Fi dotato di tre unità radio: 2400 Mbit/s (5 GHz, 4 x 4, 80 MHz) + 2400 Mbit/s (5 GHz, 4 x 4, 80 MHz) + 1200 Mbit/s (2,4 GHz, 4 x 4, 80 MHz). Sul range 2.4 GHz la potenza massima è di 100 mW, mentre sui 5 GHz è di 200 mW su un’antenna e 1000 mW sull’altra. Un carrozzamento davvero imponente, tre gruppi antenna in grado di ricevere e potenziare il segnare in modo radicale su entrambe gli spettri di frequenza. Come ormai tutti i modelli di vertice AVM, anche questo supporta la codifica con WPA2 (802.11i) e la nuovissima WPA3 Transition Mode. Supporta, infine, lo standard IPv6. Ovviamente è in grado di ripetere anche reti Wi-Fi 3, 4 e 5 ed è compatibile con qualsiasi router wireless in commercio.
Accoppiato a un modem/router FRITZ!Box e in presenza di componenti domotiche DECT, il repeater può anche asservire la funzione di estensione di copertura per queste componenti (non effettua invece il repeat del segnale DECT per i telefoni cordless eventualmente attestati al FRITZ!Box). Infine, bene notare come sia possibile collegare l’unità a un router FRITZ!Box via cavo ethernet (1 e 2.5 gigabit) al fine di usarlo, in pratica, come antenna Wi-Fi “estesa”.
FRITZ!Repeater 6000 può sostanzialmente lavorare in due diverse modalità:
- Ponte LAN;
- Ponte Wi-Fi (ripetizione tradizionale o mesh).
La prima (ponte LAN), consente sostanzialmente di ripetere la rete ma esponendo un nuovo punto di accesso (il FRITZ!Repeater 6000) il quale però è interconnesso non via wireless ma via ethernet (1 o 2.5 gigabit)
La seconda (ponte Wi-Fi), quella più adottata, prevede a sua volta due diverse modalità:
- ripetizione “tradizionale” del segnale, adatta a qualsiasi rete Wi-Fi: si limita a ripetere il segnale così come lo trova, in tre modalità diverse:
- uso flessibile delle bande di frequenza (consigliato): la banda di frequenza per il trasporto dei dati fra il ripetitore Wi-Fi e il punto di accesso Wi-Fi viene selezionata con flessibilità, in modo che venga scelta automaticamente l’impostazione ottimale a seconda della rispettiva situazione;
- uso di Cross Band Repeating: la banda di frequenza viene sempre incrociata nel ripetitore. Ciò significa, ad esempio, che se un dispositivo wireless viene connesso al ripetitore Wi-Fi tramite la banda di frequenza a 2,4 GHz, per la connessione frail ripetitore Wi-Fi e il punto di accesso Wi-Fi viene usata la banda di frequenza a 5 GHz;
- mantenimento della banda di frequenza: per la connessione fra il ripetitore Wi-Fi e il punto di accesso Wi-Fi viene usata sempre la stessa banda di frequenza sulla quale sono collegati fra di loro il dispositivo wireless e il ripetitore Wi-Fi.
- mesh: si tratta della migliore delle tecnologie attualmente disponibili, che consente al punto cardinale della rete mesh (solitamente il router/modem) di coordinare in modo efficace e affidabile. Naturalmente il modem/router cardinale deve supportare il meshing della rete Wi-Fi (praticamente tutti i modelli nuovi della linea FRITZ!Box lo supportano, a partire dal mostruoso 7590 AX).
Si tratta quindi, anche in questo caso, di un repeater estremamente versatile in quanto configurabile in svariati modi. Noi testeremo pricipalmente le due modalità (ripetizione e mesh) Wi-Fi, quelle che sostanzialmente sono quelle per cui questo FRITZ!Repeater 6000 è concepito.
Installazione
Il processo di installazione di FRITZ!Repeater 6000, descritto anche dal manuale utente, è estremamente banale specie quando si utilizza lo standard WPS. In sostanza è sufficiente attivare la modalità Wi-Fi Protected Setup (WPS, appunto) sul router al quale collegare il repeater, premere il pulsante rosso posto sul frontale dell’unità FRITZ!Repeater (dopo ovviamente averla alimentata) e niente di più. Immediatamente il repeater entrerà in modalità operativa.
Se non si vuole utilizzare questa modalità, è sufficiente alimentare il repeater, attendere che il suo access point Wi-Fi venga attivato (viene creata una rete Wi-Fi chiamata “FRITZ!Repeater 6000”), collegarvisi e poi, tramite browser, collegarsi al gateway per procedere alla procedura di configurazione (solitamente l’indirizzo è http://192.168.178.2/). La password di accesso è disponibile sull’etichetta preaffrancata sul fondo dell’unità oppure sul manuale utente.
Una volta installato (via AWS o manualmente) sarà possibile collegarsi via browser direttamente all’unità dove, alla prima connessione, verrà proposto a schermo un wizard di configurazione piuttosto semplice, in italiano, che guida nella prima, basilare configurazione; al termine della procedura, il repeater sarà operativo a tutti gli effetti.

Configurazione
Cruciale, dopo la prima configurazione iniziale di base, è effettuare quella di dettaglio. Il FRITZ!Repeater 6000 è evoluto a livello da essere configurabile in modo puntuale in base alle proprie esigenze.
Sostanzialmente il menu che abbiamo testato è suddiviso in varie macro-sezioni (il menu può cambiare in base alla modalità di configurazione):
- Panoramica
- Accesso rete locale
- Rete
- Connessioni di rete
- Impostazioni di rete
- Wi-Fi
- Rete wireless
- Canale radio
- Sicurezza
- Timer
- Accesso ospite
- Sistema
- Eventi
- Monitor per l’energia
- Servizi push
- Password
- Nome ripetitore
- LED
- Regione e lingua
- Ripristino
- Aggiornamento
ognuna delle quali, appunto, consente la consultazione e configurazione del tema ad esso collegato.
Esperienza d’uso
Come d’abitudine i test effettuati sul dispositivo sono durati oltre il paio di settimane in un ambiente di circa 90mq con pianta rettangolare (con rapporto circa 2:1, per capirci) e pareti miste di cemento armato e mattoni forati; in prossimità di uno dei lei lati corti della planimetria è posto un modem/router AVM FRITZ!Box 7590 AX collegato a Internet via FTTH TIM a 1000MBit/sec.
Gli host connessi con varie tecnologie (con standard Wi-Fi dalla versione 3 alla 6), sono stati circa 35-40; come già fatto in occasione dei test relativi al 1200 AX, per forzare la connessione verso il repeater, abbiamo ridotto al 6% la potenza trasmissiva del router/modem, posizionando FRITZ!Repeater 6000 nel lato opposto dell’ambiente, creando volutamente due “bolle” di copertura Wi-Fi. Un modo poco ortodosso ma efficace per effettuare un po’ di test.
N.b. Durante i test è stato attivato, proprio per testare fino in fondo l’affidabilità e il funzionamento del tutto, il meccanismo di auto-switching dei canali radio Wi-Fi, caratteristica importante presente sull’AVM FRITZ!Box 7590 AX e di altri modelli di livello. |
Queste le premesse, veniamo ora alle nostre considerazioni.
C’è da dire che quasi subito, il primo giorno (ancor prima di iniziare i test veri e propri), il FRITZ!Repeater 6000 ha subito un blocco che ci ha presi alla sprovvista: in pratica, l’unità è diventata non responsiva, cosa risolta solo con uno spegnimento e riaccensione. Abbiamo poi verificato: a bordo c’era una versione piuttosto datata del firmware, il quale, aggiornato all’ultima disponibile, ha fatto sì di non aver avuto più problemi. Non abbiamo la certezza il blocco sia successo a causa del firmware davvero troppo vecchio, ma la cosa è altamente probabile, tanto più che da lì in poi non abbiamo avuto più nessun problema di stabilità né di performance (e men che meno, blocchi). Nessun problema di surriscaldamento rilevato durante tutto l’arco dei test.
Trattandosi di un modello top di gamma, ci aspettavamo scintille e scintille abbiamo ottenuto. Rispetto al modello inferiore 1200 AX (che già di per sé è un ottimo dispositivo), il 6000 è davvero rapidissimo a fare ciò che deve fare, ovvero accogliere nuovi device che pecchino di ricezione del nodo principale, smistare alla grande il traffico di rete, coprire abbondantemente l’ombrello di segnale che, grazie all’ampia dotazione di antenne, è davvero esteso, anche a potenze trasmissive inferori al 100% (trattasi di valore regolabile). Anche in questo caso, come per il 1200 AX, abbiamo effettuato dei test con un iPhone 12 Pro, un vecchio Galaxy A7 e un tablet Android: spostandoci per la casa, lo switch dinamico dal modem al repeater (e viceversa) avviene in modo molto fluido e impercettibile proprio come dovrebbe essere: tendenzialmente i dispositivi si collegano al punto di accesso più vicino o comunque meglio ricevuto a livello radio. Per le due settimane di prove ininterrotte, mai abbiamo avuto un problema di rete con qualsivoglia host della rete (salvo l’incidente citato prima), seppur molti switching venissero effettuati automaticamente durante l’arco della giornata. La differenza con il 1200 AX sta sopratutto nella velocità di trasferimento dati che, sebbene “di targa” sia simile, sul 6000 è percettibilmente più veloce.
Consultando il menu del modem/router, è facile vedere in tempo reale lo stato di connessione dei vari device:

Abbiamo usato anche un computer portatile (Apple Macbook Air M1) per testare delle conferenze su Microsoft Teams (sempre andate lisce come l’olio) e svariati componenti per la domotica personale i quali hanno funzionanto senza particolari fatiche o blocchi.
Le velocità dichiarate dal costruttore AVM (2400 Mbit/s 5 GHz, 4 x 4, 80 MHz + 2400 Mbit/s 5 GHz, 4 x 4, 80 MHz + 1200 Mbit/s 2,4 GHz, 4 x 4, 80 MHz) sono come sempre teoriche, però dobbiamo dirlo: rispetto al 1200 AX (che già di suo funziona, lo ripetiamo, egregiamente), questo 6000 è davvero particolarmente veloce, specie ad “agganciare” il nodo cardine (il router principale). Francamente ci è parso quasi di essere collegati direttamente al router principale, anziché su un repeater. Tutto molto seamless.

Diverso invece il discorso in modalità “ponte tradizionale Wi-Fi”: in questo caso (ma ce lo aspettavamo) le prestazioni sono inferiori, ma la cosa è data proprio dal fatto che si tratti di una tecnolgia risaputamente poco affidabile (motivo per cui è emersa, anche per il grande pubblico consumer, quella mesh). Funzionare funziona, capiamoci, ma durante i test sono capitate alcune disconnessioni o, pur connessi, talvolta alcuni host hanno avuto difficoltà sulla velocità o sulla connessione in termini di navigazione. Più che al repeater, la causa è da ricercarsi nella natura della tecnica di ripetizione del segnale.
Differenze con gli altri modelli
Come detto, FRITZ!Repeater 6000 fa parte di una linea più ampia di ripetitori. Vediamo le sostanziali differenze nello schema che segue:
N.b. Naturalmente le velocità massime sono anche legate a quelle offerte dal router principale: il repeater non potrà mai andare a una velocità superiore a quella del nodo principale, aspetto da tenere in considerazione in fase di scelta del repeater (anche in ottica prospettica). |
Compatibilità
Parlare di grado di compatibilità di un repeater in quanto tale ha poco senso; se lo guardiamo invece come il BRIDGE/Gateway DECT↔︎TCP/IP che è, rileviamo allora la presenza di una skill per Amazon Echo (Alexa) e alcune componenti per Google Home (Assistant) concepiti per il controllo delle componenti smart home DECT collegate ad esso. Qualcosa c’è anche per il servizio IFTTT.
Assente invece la compatibilità (per le componenti domotiche DECT collegate a FRITZ!Box al quale FRITZ!Repeater è eventualmente connesso) verso Apple HomeKit – la cosa, come vedremo nel paragrafo seguente, comunque è aggirabile.
Ovviamente FRITZ!Repeater è compatibile con le sue app mobili MyFritz!, Fritz!Fon e Fritz!WLAN.
Integrabilità domotica
In termini di integrabilità domotica il FRITZ!Repeater è sì integrabile – anche se ha poco senso integrarlo con qualsivoglia HUB (a che serve?).
HOME ASSISTANT
Home Assistant integra FRITZ!Repeater come BRIDGE/Gateway DECT↔︎TCP/IP. ma non come unità UPnP (magari questo avrebbe potuto esser in qualche modo utile).
HOMEY
Homey dispone di un’app (“Fritzbox Bridge“) la quale consente la piena integrazione del modem FRITZ!Box, ma non dell’unità FRITZ!Repeater.
openHAB e Domoticz
openHAB riesce ad integrare FRITZ!Box senza problemi grazie a un binding apposito (integra persino parte delle funzioni di centrale telefonica) ma non questo elemento repeater. Stesso dicasi per Domoticz.
SAMSUNG SMARTTHINGS
Anche questo ecosistema pare riuscire ad integrare FRITZ!Box, o per lo meno alcune componenti. Risulta per esempio integrabile il FRTIZ!DECT 200, ma il modem/router in sé (con le sue varie funzioni) non abbiamo precisamente capito se e come.
HOMEBRIDGE
Homebridge, una soluzione per fornire sola compatibilità con Apple HomeKit, dispone ad oggi di un plugin per l’integrazione (“homebridge-fritz“). Data l’obsolescenza del progetto, si consiglia però di utilizzare uno degli HUB sopracitati i quali sono in grado a loro volta di esporre le proprie entità verso HomeKit, risolvendo così il problema.
HUB | Integrabilità | Note |
Home Assistant | ✔️ | Tramite la modalità Local Push come BRIDGE/Gatewaw DECT↔︎TCP/IP, via componente “FritzBox“. |
Homebridge (Apple HomeKit) | ✔️ | Tramite modalità Local Push (via plugin “homebridge-fritz“) |
openHAB | ✖️ | Integrazione non prevista. |
Domoticz | ✖️ | Integrazione non prevista. |
SAMSUNG SmartThings | ✖️ | L’attuale schema non supporta in toto le funzioni FRITZ!Repeater |
Homey | ✖️ | Integrazione non prevista. |
Valutazione
Valutazione di dettaglio:
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![]() Va da sé che il massimo lo dia in accoppiata con un router AVR FRITZ!: le tecnologie di meshing, beamforming e di auto-tuning sui canali Wi-Fi lavorano in concerto, laddove appunto si utilizzi uno di questi modem e uno o più di questi repeater; cionnostante, la sua compatibilità con qualsiasi contesto wireless Wi-Fi gli consente di calarsi, di buon grado, a qualsiasi realtà. Certo: lavorare in mesh è sempre, sempre meglio (indipendentemente che si usi un modem AVM o meno). Un difetto ce l’ha: costa. È altresì vero che “la qualità si paga”, pertanto un costo del genere per un dispositivo del genere va visto come un investimento, non come una spesa. La quale però va soppesata: se non si usano tantissimi dispositivi Wi-Fi e se i problemi di copertura non sono proprio critici, anche un modello inferiore come il FRITZ!Repeater 1200 AX o il “fratello minore” FRITZ!Repeater 3000 possono tranquillamente fare al proprio caso. Disponibilità: Amazon |
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