😊 QUESTA SCHEDA è PARTE del NOSTRO PERCORSO GUIDATO ALL’INSTALLAZIONE e CONFIGURAZIONE di HOME ASSISTANT.
Dotarsi di un HUB personale come Home Assistant è un’operazione particolarmente semplice, specialmente quando si opta per un’installazione basata su Home Assistant OS (la versione chiavi in mano, per così dire) o Home Assistant Supervised (vedi differenze).
Home Assistant OS/Supervised possono essere installati in molte, diverse modalità. A prescindere, dopo aver provveduto e dopo aver effettuato i primi passi di configurazione, esiste una lista, breve ma importante, di strumenti da implementare da subito sfruttando l’interfaccia del frontend web.
Si tratta di semplici ma essenziali strumenti (add-on) per gestione, la configurazione, il collegamento sicuro del nostro HUB personale; senza è difficile riuscire in queste attività, salvo l’adozione di complicati workaround che però vanificano la semplicità intrinseca a questa distribuzione di Home Assistant. Home Assistant OS/Supervised infatti è una versione semplificata di Home Assistant – non nelle funzioni quanto nella modalità di installazione – che permette a chiunque di dotarsi di questo potente HUB personale, ma in più dotato di uno store di strumenti gratuiti configurabili con pochi click.
ATTENZIONE: Gli utenti Home Assistant Supervised@Docker considerino il fatto che determinati add-on attivano servizi che tentano di allocare porte già in uso presso sistema operativo ospitante Docker (eg. la porta 22 per il servizio SSH), pertanto prima di attivarli verificare che non siano già operativi sul sistema operativo, o comunque assegnargli porte diverse. |
Gli essenziali:
- File Editor (aka “Configurator”) – per dotarsi di uno strumento di editing web della configurazione dell’HUB;
- SSH (con Terminale) – per accedere via SSH al proprio host Home Assistant OS e gestirlo localmente via terminale;
- Controllo remoto sicuro – tutto quello che c’è da fare per configurare l’accesso remoto all’HUB;
- HACS (Home Assistant Community Store) – lo store di “aggiuntivo” di Home Assistant.
I CONSIGLIATI:
- Google Drive Backup – per copiare automaticamente i proprio backup sul cloud Google;
- Mosquitto MQTT Broker – per dotarsi di un broker MQTT per la propria domotica;
- WireGuard – per dotarsi di una propria VPN;
- Node-RED – per gestire flussi logici;
- TasmoAdmin – per gestire e aggiornare in massa i dispositivi dotati di firmware Tasmota;
- ESPHome – per gestire e riprogrammare componenti usando il firmware ESPHome.
Come installare add-on
Installare i tool che andremo ad elencare è piuttosto banale: presso il frontend è sufficiente cliccare, presso il menu, la voce:
- “Impostazioni” > “Componenti aggiuntivi” > “Raccolta di componenti aggiuntivi“.
Si tratta di accedere ad una vera e propria “vetrina” di componenti aggiuntivi (gratuiti) che, proprio come mattoncini da costruzioni, andranno ad arricchire le funzionalità del nostro HUB.
Una volta entrati, cliccare su “Componenti aggiuntivi” > “Raccolta di componenti aggiuntivi“:
File Editor (aka “Configurator”)
“File Editor” è tra i più importanti tra tutti gli add-on presenti sullo STORE di Home Assistant Supervisor. Si tratta infatti di un tool che permette la modifica della configurazione dell’HUB direttamente dall’interfaccia web.
Per installare “File Editor” è sufficiente trovarlo nella lista degli add-on disponibili presso lo STORE e cliccare su “Install”. Una volta completata l’installazione, impostare gli switch come segue e cliccare su “Start“:
Dopo aver chiuso e riaperto il frontend, la spunta “Mostra nella barra laterale” farà sì che nel menu di Home Assistant appaia la voce “File editor“:
A questo punto sarà possibile accedere direttamente all’interfaccia di configurazione semplicemente cliccando sulla nuova voce. L’editor che apparirà consentirà la modifica, la creazione e la cancellazione delle cartelle e dei file necessari per la configurazione di Home Assistant:
SSH (con Terminale)
A volte capita che sia necessario collegarsi al proprio sistema tramite SSH; dato che Home Assistant OS usa una versione linux particolare, per far sì che sia possibile collegarsi.
ATTENZIONE: Per installare questo add-on è necessario impostare la “modalità avanzata” presso il proprio profilo. Per farlo, da interfaccia Home Assistant cliccare sul circolo colorato contenente la prima lettera del vostro username posta in basso a sinistra nella colonna dell’interfaccia Home Assistant, dopodiché impostare attiva la voce “Modalità avanzata”. |
Anche in questo caso, lo store Supervisor dispone di un componente ad hoc chiamato “Advanced SSH & Web Terminal“.
N.b. Di Add-on ne esiste/va anche un’altro, quello “ufficiale”, chiamato “Terminal & SSH“. Vi facciamo invece installare e configurare “Advanced SSH & Web Terminal” in quanto A) è più evoluto B) andrà a sostituire ufficialmente “Terminal & SSH” e C) è sviluppato dai uno dei creatori di Home Assistant, Frank, una discreta garanzia. |
Ecco come appare in elenco:
Una volta trovato e installato l’add-on e prima di avviarlo è necessario accedere alla sezione “Configurazione” per provvedere alle impostazioni di dettaglio.
Una volta acceduti alla sezione, cliccare sui tre puntini in alto a destra e selezionare “Modifica in YAML“: nel riquadro di testo che apparirà una configurazione simile:
username: hassio
password: ""
authorized_keys: []
sftp: false
compatibility_mode: false
allow_agent_forwarding: false
allow_remote_port_forwarding: false
allow_tcp_forwarding: false
Una volta indicata la password (nella configurazione sopra non è indicata appositamente al fine di farla personalizzare all’utente), cliccare su “Salva“.
Sotto, nel box “Rete“, verificare che la porta indicata sia la 22 (o un’altra a scelta propria). Per aumentare il livello di sicurezza, l’add-on all’avvio verificherà che la password non sia insicura; in caso la consideri tale, nella sezione “Registro” si troverà una voce come segue:
WARNING: Password is in the Have I Been Pwned database!
la quale indicherà una configurazione non sicura che impedisce l’avvio dell’add-on. Impostare dunque una password più complessa e riprovare l’avvio.
ATTENZIONE: Se si vuole utilizzare SSH anche per collegarsi via SFTP tramite Filezilla o client analoghi (al fine trasferire file da e per il filesystem di Home Assistant OS), modificare nella configurazione sopra l’username da “hassio” a “root” e impostare a “true” il campo “sftp“. |
Infine, avendo cura prima di selezionare “Esegui all’avvio” e “Mostra nella barra laterale” nel box in testa alla pagina, cliccare su “Start” per avviare il servizio. A questo punto sarà possibile collegarsi nelle modalità anche spiegate in questa guida oppure, da interfaccia web, cliccando su “Terminal” nella colonna a sinistra.
N.b. La procedura qui spiegata è molto elementare; nella pagina del componente è illustrato nel dettaglio come utilizzare eventualmente anche delle chiavi di crittografia e altro. |
Controllo remoto
Per collegarsi remotamente (da fuori casa) al proprio Home Assistant le tecniche sono diverse.
Questo componente consente in buona sostanza di associare la propria istanza Home Assistant a un FQDN (o dominio, anche se è improprio chiamarlo così), condizione minima e necessaria per poter controllare da fuori casa la propria domotica. Inoltre, questo add-on porta in dote la generazione automatica dei certificati crittografici utili alla comunicazione sicura tra la rete internet e Home Assistant al fine di controllare remotamente la nostra domotica personale. Poi c’è il tema del port-forwarding… insomma, ci sono varie cose da fare le quali possono essere affrontate per esempio usando un add-on specifico come DuckDNS, oppure Caddy (o altri), laddove si voglia usare reverse proxy.
Data l’importanza tema, abbiamo deciso di scrivere delle guide ad hoc:
- una guida semplice, che utilizza l’add-on DuckDNS e un semplice port forwarding (ormai sconsigliata per questioni di affidabilità, magrado abbia il vantaggio di essere totalmente gratuita);
- una guida più evoluta, anch’essa gratuita e moderatamente affidabile, che introduce sulla propria LAN un servizio di reverse proxy tramite l’add-on Caddy, dedicata a tutti coloro che abbiano una connessione Internet domestica con indirizzo raggiungibile dall’esterno;
- una guida più evoluta (la migliore, più semplice e affidabile, ma non gratuita), che utilizza un dominio privato (da acquistare in proprio) e i servizi gratuiti di CloudFlare, dedicata sia a utenti con una connessione Internte domestica con indirizzo raggiungibile dall’esterno, sia con indirizzo non raggiungibile dall’esterno (quindi, per tutti).
HACS (Home Assistant Community Store)
Non si tratta propriamente di un add-on, ma piuttosto di un’estensione tale da dotare Home Assistant di uno “store” aggiuntivo per installare in modo guidato un certo numero di componenti aggiuntivi (detti “Custom Component”) non ufficialmente parte dell’ecosistema di Home Assistant. Molti di questi, per esempio, sono citati nelle nostre guide di implementazione.
Installare HACS è molto semplice ma, come detto, non si installa propriamente come un add-on. Per farlo, seguire la seguente guida:
Installare HACS (Home Assistant Community Store) sul proprio HUB
Google Drive Backup
Home Assistant dispone di un meccanismo per effettuare il backup completo della propria configurazione chiamato “snapshot”, un sistema molto comodo per ripristinare la stessa in caso di problemi. Il… problema è che, in caso di problemi, potrebbe essere impossibile accedere alle salvifiche snapshot effettuate in precedenza, rendendo vano tutto il meccanismo.
Viene in soccorso l’add-on “Google Drive Backup“, il quale provvede per voi alla copia automatica delle immagini snapshot sul cloud di Google Drive (presso il quale ovviamente è necessario avere un account attivo).
Per installarlo è necessario aggiungere il seguente indirizzo ai repository ufficiali (“Archivi digitali“):
https://github.com/sabeechen/hassio-google-drive-backup
Dopodiché cercare “Google Drive Backup” e cliccare su “INSTALL“:
Infine, avendo cura prima di selezionare “Esegui all’avvio” e “Mostra nella barra laterale” nel box in testa alla pagina, cliccare su “Start” per avviare il servizio.
Una volta avviato, attendere qualche secondo e poi cliccare su “Snapshots” in sidebar: apparirà l’interfaccia dell’add-on, la quale chiederà in primis di autenticarsi a Google Drive, utilizzando il tasto “Authenticate with Google Drive“.
Terminata la procedura, apparirà il pannello che riporta l’elenco delle snapshot presenti su Home Assistant, con relativo stato di upload verso Google Drive e tutti i parametri di configurazione accessori.
Si consiglia di configurare, oltre l’upload automatico delle snapshot sul cloud, anche la loro creazione automatica.
Per farlo è sufficiente accedere alla voce “Settings“:
Si consiglia di impostare una creazione quotidiana (“Days between snapshots: 1“).
Ulteriori precisazioni sulla configurazione personalizzata dell’add-on sono disponibili qui.
Mosquitto MQTT Broker
In caso si utilizzino componenti domotici dotati di protocollo MQTT (per esempio attuatori/sensori Sonoff dotati di firmware alternativi, tipo Tasmota) è certamente utile – per non dire necessario – dotarsi di un broker MQTT il quale serva tutta la rete locale, nonché attivare le funzionalità client MQTT di Home Assistant.
Per realizzare tutto questo si consiglia la lettura della guida che segue:
WireGuard
Non diciamo niente di nuovo se affermiamo che uno dei metodi migliori per collegarsi da remoto sulla propria rete domestica sia l’uso di una VPN. Home Assistant Supervisor dispone di un add-on molto interessante, WireGuard, che consente tutto ciò in modo molto pratico e sicuro.
Data l’ampiezza del tema (specialmente in termini di spiegazione di cosa sia la VPN e perché si utilizzi), abbiamo dedicato a WireGuard una guida ad hoc:
Configurare una propria VPN su Home Assistant OS/Supervised tramite WireGuard
Node-RED
Node-RED non è, nell’immediatezza di una prima installazione, un elemento realmente imprescindibile ma, col tempo, molto probabilmente lo diverrà.
Si tratta di un applicativo che consente di modellare dei flussi logici e, in ambito domotico, dei veri e propri “dispositivi virtuali” al fine – spesso – di domotizzare ciò che naturalmente non lo sarebbe. Basti dare un’occhiata ai progetti che abbiamo messo a disposizione su inDomus.
TasmoAdmin
TasmoAdmin è un tool molto comodo per amministrare e sopratutto aggiornare – contemporaneamente – i propri dispostivi dotati di firmware Tasmota.
Si consiglia la lettura della nostra guida di utilizzo.
ESPHome
ESPHome è un firmware open source molto in voga installabile su una grande quantità di dispositivi basati su SOC ESP8266/ESP32, come per esempio molti componenti della linea Sonoff Smart Home, oppure della linea Shelly Home Automation Systems, piuttosto che su componenti di sviluppo come NodeMCU, e altri.
All’installazione ma sopratutto all’uso di tale add-on rimandiamo alla guida specifica:
Configurare, compilare e installare il firmware ESPHome tramite Home Assistant OS/Supervised
⚠️ Se di Home Assistant ne sai poco ma sei interessato a capirne di più, ti suggeriamo di partire da qui. |
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