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Installare HACS (Home Assistant Community Store) sul proprio HUB

Installare HACS (Home Assistant Community Store) sul proprio HUB

SCOPI DELLA GUIDA
  • Aggiungere lo store HACS sul proprio Home Assistant
  • Livello di difficoltàbasso
CONCETTI AFFRONTATI:
  • Installazione e configurazione software
COMPONENTI SOFTWARE UTILIZZATE:
PREREQUISITI
  • Home Assistant (qualunque distribuzione) configurato e funzionante
  • Un account personale presso GitHub
DISPOSITIVI FISICI UTILIZZATI:
GUIDA INDICATA A UTENTI CON ISTALLAZIONE:
Ambienti Home Assistant HassOS-Supervised-Core
NOTE E DISCLAIMER
  • qualsiasi eventuale modifica agli impianti domestici dev'essere progettata e realizzata SOLO da personale qualificato;
  • qualsiasi modifica non prevista attuata in proprio è a propria responsabilità personale nonché a proprio rischio e pericolo (i contenuti della presenta pagina hanno infatti puro scopo didattico) e fa decadere garanzia, omologazioni e certificazioni di qualità; dei dispositivi interessati;
  • tutte le tecniche descritte si intendono applicate a software e firmware aggiornati alle ultime versioni disponibili;
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  • se hai bisogno di orientarti, c'è la mappa.
Revisione guida: 3.8

😊  QUESTA GUIDA è PARTE del NOSTRO PERCORSO GUIDATO ALL’INSTALLAZIONE e CONFIGURAZIONE di HOME ASSISTANT.

Abstract

Come sappiamo Home Assistant è un HUB personale per la propria domotica dotato di un numero immenso di componenti e piattaforme utili all’integrazione delle più disparate componenti domotiche, servizi e quant’altro.

Home Assistant, comunque, può utilizzare anche componenti esterni, aggiuntivi, non direttamente certificati dal suo team di sviluppo, chiamati “Custom Components”. L’installazione di tali componenti è solitamente semplice: la cosa complicata, spesso, è tenere traccia di eventuali aggiornamenti di tali componenti; esistono inoltre anche altri elementi aggiuntivi, quali i “Phyton Scripts”, piuttosto che gli “AppDaemon”: insomma, un mondo parallelo di ulteriori funzionalità che, se gestite a mano, possono creare problemi o quantomeno perdite di tempo.

A risolvere questo problema interviene HACS, acronimo di “Home Assistant Community Store“. HACS è esso stesso un custom component che permette di aggiungere all’interfaccia del frontend un semplice e funzionale “pannello di controllo” aggiuntivo utile a gestire (aggiornare, cancellare, configurare, rimuovere) le tipologie di elementi aggiuntivi sopra illustrati, presentati come catalogo.

HACS Ricorda molto lo store ufficiale presente sulla distribuzione Home Assistant OS/Supervised di Home Assistant; la cosa interessante è che può essere installato sia su Home Assistant OS/Supervised che su Home Assistant Core.

In questa guida vedremo come installare HACS sulle varie distribuzione di Home Assistant.

Interfaccia HACS
l’interfaccia di HACS.

Si parte

Installazione componente

L’installazione di HACS è abbastanza semplice.

Gli approcci possono essere due:

  • tramite script automatico lanciato via terminale (preferibile, per semplicità);
  • tramite comandi manuali via terminale.
INSTALLAZIONE via script DA TERMINALE

Il modo più semplice è quello di utilizzare dei comandi Linux (ovviamente questa sezione non è adatta a utenti Windows, in questo caso va fatto a mano) per scaricarli direttamente sul sistema e installarli automaticamente.

Home Assistant OS/Supervised

In ambito Home Assistant OS/Supervised è necessario collegarsi via SSH (usando la voce nella barra destra dell’interfaccia di Home Assistant). In caso il servizio non sia ancora stato installato, è possibile farlo seguendo questa guida.
Una volta fatto, collegarsi al sistema via SSH ed eseguire i seguente comando:

wget -O - https://get.hacs.xyz | bash -

A questo punto, riavviare con

reboot
HOME ASSISTANT CORE (Su DoCKER – su Linux Debian)

Anche in questo caso ci si colleghi via SSH.
Una volta collegati, eseguire i seguenti comandi:

docker exec -it home-assistant bash
wget -O - https://get.hacs.xyz | bash -
exit

infine, effettuare un riavvio del container:

sudo docker container restart home-assistant
HOME ASSISTANT CORE (come applicativo sotto venv Su Raspberry Pi OS)

Anche in questo caso ci si colleghi via SSH.
Una volta collegati, eseguire i seguenti comandi:

sudo su -s /bin/bash homeassistant
cd /home/homeassistant/.homeassistant/
wget -O - https://get.hacs.xyz | bash -

infine, effettuare un riavvio con:

sudo reboot
HOME ASSISTANT CORE (Su DoCKER – su Raspberry Pi OS)

Anche in questo caso ci si colleghi via SSH.
Una volta collegati, eseguire i seguenti comandi:

docker exec -it home-assistant bash
wget -O - https://get.hacs.xyz | bash -
exit

infine, effettuare un riavvio del container:

sudo docker container restart home-assistant
Home Assistant Supervised (su Docker)

Anche in questo caso ci si colleghi via SSH.
Una volta collegati, eseguire i seguenti comandi:

cd <directory_mappata_come_config_dir>
wget -O - https://get.hacs.xyz | bash - 

infine, effettuare un riavvio del container di Home Assistant Core (è possibile farlo anche direttamente dall’interfaccia dell’HUB sotto “Strumenti per sviluppatori” > “YAML” > “RIAVVIA“) :

sudo docker container restart home-assistant
Installazione MANUALE

L’alternativa è fare tutto a mano.

In primis, identificare la cartella contenente il file di configurazione di Home Assistant, la quale solitamente corrisponde a:

  • se avete seguito la nostra guida per installare Home Assistant come applicativo su Raspbian (come applicativo sotto “venv”), solitamente alla cartella “/home/homeassistant/.homeassistant“;
  • su Home Assistant Container (Core su Docker), solitamente la directory mappata sotto “/config/
  • su Home Assistant OS, solitamente alla cartella “/config/
  • su Home Assistant Supervised (su Docker), solitamente alla cartella “/usr/share/hassos/homeassistant“.
  • su Home Assistant OS implementato via docker su Sonoff iHost, dovrebbe essere la radice del “volume” contenente Home Assistant.

Ciò fatto, creare all’interno di questa cartella, sempre che non esista già, una cartella chiamata “custom_components“; al suo interno, poi, crearne un’altra chiamata “hacs“.

Provvedere poi al download da GitHub del file hacs.zip contenente il componente, decomprimerlo e copiarne il contenuto dentro la cartella “hacs” creata poc’anzi.

Per copiare la cartella si consiglia di utilizzare sFTP (magari utilizzando il client Filezilla), il quale è operativo in presenza del servizio SSH. Per installare SSH su Home Assistant OS/Supervised, far riferimento a questa guida. Se si usa Sonoff iHost, riconfigurare semplicemente FileBrowser in modo di avere accesso al volume di Home Assistant e provvedere alle scritture descritte poco fa.

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Configurazione

Siamo a metà dell’opera.
Ora, la configurazione è effettuabile via interfaccia (cosa consigliata) oppure manualmente.

CONFIGURAZIONE VIA INTERFACCIA

Se si vuole usare l’interfaccia dell’HUB per configurare HACS, prima svuotate la cache del browser e poi recarsi alla voce “Configurazione” > “Dispositivi e servizi” e premere su “+“. Cercare “HACS”:

HACS - Integrazione

a questo punto il componente si fa un po’ (motivamente) paternalista e chiede di spuntare, per assenso, le seguenti voci:

HACS - Integrazione - 1

proseguire avanti cliccando su “SUBMIT“.
A questo punto l’interfaccia fornirà un link a GitHub e un codice temporaneo. Segnarsi tale codice e poi cliccare sul link.

HACS - Integrazione - 2

cliccando sul link si aprirà una maschera presso GitHub nel quale inserire il codice temporaneo:

HACS - Integrazione - 3

Infine, GitHub chiederà l’autorizzazione all’associazione di HACS con il proprio account GitHub, al quale bisognerà ovviamente dare assenso:

HACS - Integrazione - 4

Una volta autorizzato HACS e completato il processo, riavviare Home Assistant.

CONFIGURAZIONE MANUALE

Per effettuare l’integrazione tramite configurazione manuale è necessario dotarsi di un Token fornito da GitHub.

Per ottenerlo, recarsi presso la sezione Token personali del proprio pannello utente presso GitHub e cliccare su “Generate New Token”.

Indicare “HACS” nel campo “Note” e, in fondo (senza cliccare altro), cliccare su “Generate Token”. Questo produrrà il proprio token d’accesso (e.g. “ee437a5186726118c799d124e04cecd962c965bb“) il quale andrà indicato in configurazione all’atto di configurare l’integrazione.

A questo punto tutto ciò che va fatto non è altro che aggiungere al file di configurazione di Home Assistant la seguente voce:

hacs:
  token: mio_token

dove, ovviamente, “mio_token” è il Token fornito da GitHub. Al termine della configurazione, riavviare Home Assistant.

Uso

Sebbene la presente guida non sia concepita per illustrare come usare HACS ma come installarlo, è comunque occasione per accennarne il modello di funzionamento.

Una volta apparsa la voce “HACS” sul frontend, cliccandovi sopra si accede allo store comunitario. Per installare un nuovo componente che supporti HACS (man mano tutti i principali custom components stanno adeguandosi, per esempio la versione 1.3.0 de Alexa Media Player) è sufficiente cliccare sulla voce “STORE” per consultare l’elenco dei componenti già presenti a catalogo (per installarli e configurarli direttamente.

Cliccando su “SETTINGS“, invece, è possibile aggiungere repository aggiuntivi per eventuali altri componenti che non siano ancora presenti nel catalogo, così da aggiungerli a quello locale e, come sopra, installarli e configurarli.

N.b. Per evitare problemi – che, vi assicuriamo, capitano – assicurarsi di disattivare la voce “Enable experimental features” presso “Impostazioni” > “Dispositivi e Servizi” > “HACS” > “Configura“.
SENSORE

L’installazione di HACS genera anche una nuova entità chiamata “sensor.hacs“, la quale riporta, nel suo stato, il numero di quanti update sono in attesa di essere installati in base al parco di componenti custom installati tramite HACS. Ovviamente è utilizzabile come trigger per eventuali automazioni di notifica automatica (se sono più di 0, avvisami).

Maggiori informazioni

Maggiori info su HACS sono disponibili sul suo sito di riferimento.

⚠️ Se di Home Assistant ne sai poco ma sei interessato a capirne di più, ti suggeriamo di partire da qui.

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