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Domotica personale, smart home: i top trend dell’anno (che si chiude e che verrà)

Domotica personale, smart home: i top trend dell’anno (che si chiude e che verrà)

COS’ABBIAMO VISTO DURANTE IL 2023 E COSA DOBBIAMO ASPETTARCI DALL’ANNO NUOVO: TUTTI I TREND DELLA DOMOTICA PERSONALE

Mentre la domotica personale (anche nota come smart home) prende sempre più campo, specialmente grazie alla sua accessibilità economica e tecnica,  il mondo dei produttori di hardware e servizi consumer non cessa il proprio lavoro di innovazione e presenta, anno dopo anno, novità importanti.

Questo 2023 si chiude come uno dei più vitali dal punto di vista di quantità e qualità delle novità e di tecnologie che si affermano; inDomus, sempre attenta alle evoluzioni, chiude l’anno con questo FOCUS speciale dedicato a un’analisi di ciò che è stato e ciò che sarà.

Matter

MatterSenza dubbi, il 2023 è stato l’anno di Matter. Non tanto nell’effettiva penetrazione sul mercato consumer (componenti compatibili con tale sovra-standard si contano ancora sulle dita di una, forse due mani) quanto nella sua concreta definizione e progressiva adozione da parte degli ecosistemi 

Per chi non ne sapesse nulla o ancora volesse sentirselo ripetere: Matter è uno “standard degli standard” utile a collegare, integrare contemporaneamente tra di loro componenti ed ecosistemi diversi tra loro. Se sin qui gli abiti tecnici e commerciali di diversi produttori (Philips, Aqara, Xiaomi, Sonoff eccetera) sono stati chiusi su loro stessi, Matter è diventata la piattaforma comune utile a “far parlare tra di loro” i vari componenti, evitanto quindi l’odioso vendor lock-in tipico di questi contesti.

Sebbene la vera risposta al lock-in siano gli HUB personali e non Matter in sé, quest’ultimo comunque è un elemento che semplificherà di molto la vita di moltissimi utenti worldwide. Nel 2024 c’è da aspettarsi un boom di nuovi device già compatibili Matter (over Wi-Fi o Thread, si vedrà) e sicuramente l’adozione degli ecosistemi della compatibilità Matter over-Wi-Fi, utile a rendere retroattivamente compatibili i componenti più datati.

Per approfondire, i nostri ultimi 5 articoli che toccano il tema Matter sono:

Sensori di presenza

LUMI Aqara FP2Nel 2023 è anche esploso il trend dei sensori di presenza. A differenza dei più datati (ma pur sempre apprezzatissimi) sensori di movimento, per lo più a tecnologia PIR, questa nuova generazione di sensori permette di censire la presenza di persone in un ambiente (talvolta anche in termini di numerosità, come nel caso del’Aqara FP2) per tutta la durata della loro presenza, anche se immobili.

Questo, ovviamente, in ambito di domotica permette di definire automazioni molto più interessanti e precise, come per esempio in ambito illuminotecnica: la possibilità, cioè, di accendere le luci quando una persona entra in un ambiente e spegnerle soltanto al momento in cui esso viene nuovamente abbandonato.

Tali sensori sono per lo più basati su tecnologia radar a onda continua. Invece di utilizzare il tempo per misurare la distanza (noto come TOF), questa tecnologia emette un debole segnale radar con una frequenza che aumenta continuamente per creare uno sweep di segnale. Dopo essere stato riflesso dalla superficie target, l’eco del segnale viene captato dall’antenna: poiché il segnale emesso varia costantemente in frequenza, c’è una leggera differenza tra le frequenze dell’eco e dei segnali emessi. Questa differenza di frequenza è direttamente proporzionale al ritardo dell’eco, consentendo così la misurazione accurata delle distanze quindi… l’effettiva presenza. Ovviamente, le calibrazioni delle frequenze di questi sensori sono tarate sulla riflessione fornita da un essere umano.

Il 2024 vedrà certamente un ulteriore affermarsi di questi sensori, probabilmente con nuovi rilasci e forse nuove versioni.

Per approfondire, ecco i nostri test&recensioni:

HUB personali: la consacrazione

Se Matter si è proposto e si proporrà come “agente normalizzatore” per la domotica personale, i più scaltri sapranno che la vera riposta per dotarsi di un ecosistema privato, funzionale, estremamente versatile e trasversale ai brand e alle tecnologia è l’adozione di un HUB personale.

Mai come quest’anno, questo tema – empiricamente, bastano anche solo le nostre statistiche interne – è stato cavalcato da migliaia e migliaia di persone, che per lo più non solo hanno scoperto gli HUB personali, ma sopratutto ne hanno scelto la massima espressione, ovvero Home Assistant.

Home Assistant

Gli HUB personali sono ad oggi la (sola) vera chiave per adottare sensatamente la domotica personale. Consentono di dimenticarsi dei sopracitati vendor lock-in implicitamente introdotti dai produttori e sfruttare praticamente qualsiasi componente e servizio presente sul mercato, indipendentemente dalla sua tecnologica, così da modellare, come un vestito sartoriale, la propria smart home.

Un ambiente così fatto consente non solo di controllare “sotto un solo tetto” componenti molto diverse tra loro, ma anche e sopratutto di farlo in pieno concerto, definendo delle automazioni che consentato a tutti i componenti (e relative funzionalità) di essere nervi e muscoli del proprio ecosistema (il quale, per l’appunto, rimani personale, privato e lontano da occhi indiscreti).

Per approfondire, ecco gli ultimi 5 nostri contribuiti al tema:

ZigBee

ZigBee - LogoIl fatto che sia uno standard disponibile da qualche anno non è di certo negativo, anzi: ZigBee è stato, mai come nel 2023, in assoluto più adottato in ambito di domotica personale.

I motivi solo semplici: i componenti disponibili migliaia, il costo medio basso, l’affidabilità alta, la versatilità enorme. Sebbene il (non) nuovo standard Thread sia superiore e sia legato a doppio filo col sopracitato Matter, finché la disponibilità dei componenti basati su quest’ultimo non sarà al pari (non solo in termini di numerosità, ma anche di economicità), ZigBee continuerà a imperare in lungo e in largo. E come dargli torto: lunga vita a sua maestà ZigBee!

Per approfondire, i nostri ultimi 5 articoli che toccano il tema ZigBee sono:

IA Generativa

Sebbene tema “laterale” alla domotica personale, l’intelligenza artificiale generativa sta entrando anche in questo contesto – il che non potrà che essere un bene, almeno crediamo.

Per portare un esempio, il programma Alexa LLM, annunciato nel 2023, prevede di dotare il noto assistente vocale Amazon Alexa (presente sui tutti gli Amazon Echo e non solo) di un’intelligenza di questo tipo, il che le consentirà di essere molto, molto più intelligente di quanto non sia stata sin qui.

Fin tanto si tratti di chiedere ad Alexa di accendere o spegnere una luce, tutto ok; diverso il discorso quando gli si voglia domandare se convenga o meno aprire le finestre in base alle condizioni del meteo attuale e del clima interno alla propria casa. Ad oggi Alexa risponderebbe un perplesso “non lo so“: c’è da sperare, invece che col tempo la tua intelligenza, grazie all’IA generativa, diventi qualcosa di molto, molto più raffinato.

Lo stesso dicasi sulla possibilità di produrre delle automazioni su HUB personali suggerite direttamente dell’HUB stesso oppure, semplicemente, la possibilità di chiedergli “per favore, ogni volta che torno a casa ricordati di accendere la luce della sala“, senza il bisogno di definire, a mano, tale automazione. E questo è solo uno dei tanti esempi possibili.


Se il 2023 è stato entusiasmante, certamente il 2024, non sarà – speriamo – da meno. E voi? Cosa vi è piaciuto dell’anno che si chiude, e cosa vi aspettate da quello nuovo?
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Intanto, da tutto lo staff di inDomus, tanti auguri di buon anno!

Domotica & Smart Home: SPECIALE INVERNO 2023-2024

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