Produttore: ANNKE Categoria: Sensore Tipologia: IP Cam – Telecamera IP Tecnologia: TCP/IP via LAN Ethernet PoE Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Alta |
Disponibilità: e-Commerce – su Amazon disponibile a breve |
Revisione recensione: 1.1 |
CATTIVA E PRESTANTE
ANNKE è un brand conosciuto e apprezzato, molto vicino a uno dei brand leader mondiali, HIKVISION. Questo nostro test/recensione si concentra sul modello AC800, tra quelli di punta, evoluzione della serie precedente C800: trattasi di IP Cam da esterno/interno con l’espressa vocazione dell’uso tramite rete locale, più che via Cloud (caratteristica, comunque, disponibile).
Lo stesso modello è disponibile in due versioni: turret e bullet camera. In questo caso abbiamo testato quest’ultima versione, la quale ci ha colpiti, come per la sorella minore, per versatilità e qualità complessiva, sebbene risulti chiaramente dedicata a un’utenza più tecnicamente preparata di quella che solitamente si rivolgere alle solite (e ottime) IP Cam plug-and-play.
Vediamo nel dettaglio questa ANNKE AC800, una cam indubbiamente “semi-pro”.
Caratteristiche
La ANNKE AC800 è una IP Cam a inquadratura fissa regolabile. Costruita in robusta lega metallica, è chiaramente costruita per resistere in ambienti al chiuso, ma più specificamente a quelli all’aperto. Come il modello C800 che l’ha preceduta, presenta infatti una certificazione IP67 che garantisce una forte protezione da polveri e sopratutto dall’acqua, anche nel temporale più violento; l’operatività garantita fino a -30 e +60 gradi centigradi le permette quindi di essere installata praticamente in qualunque ambiente del globo con rarissime, estreme eccezioni.
L’installazione si effettua su parete/soffitto grazie alla staffa/base inclusa, la quale consente inoltre la regolazione su due assi dell’inquadratura della telecamera. Il fascio di cavi posteriore (alimentazione e trasmissione dati) deve passare, necessariamente, dietro la staffa, quindi va da sé che la IP Cam vada installata in siti dove sia presente una scatola di derivazione o dei corrugati presso i quali far passare tali cavi che, come vedremo, canalizzano alimentazione e flusso dati.
Dotata di ottica 2,8mm dall’enorme di angolo di visione di 134° accoppiata a un ampio sensore CMOS Sony da 1/1.8″ di fascia alta fornisce immagini 4K supportate da standard di trattamento immagine WDR 120 dB, DNR 3D, BLC & HLC, cosa che consente – tramite l’illuminazione automatica infrarossa – immagini di altissima qualità, anche notturna (in quest’ultima modalità con copertura fino a circa 30 metri).
Sul piano della connettività, la ANNKE AC800 supporta solo lo standard Ethernet RJ45, in quanto l’interfaccia Wi-Fi non è presente (un peccato, così come per la precedente C800). Il connettore RJ45 può essere anche utilizzato per l’alimentazione, in quanto la IP Cam supporta lo standard PoE (ovviamente l’interfaccia alla quale si collega deve supportare tale standard, se si vuole alimentare in questo modo). Diversamente, la IP Cam va alimentata tramite trasformatore esterno da 12v e 1A con connettore a barilotto (non fornito nella confezione). Infine, un piccolo slot consente all’utente di installare una microSD (max 256 GB, non inclusa) per la registrazione locale dei filmati, registrabili – come vedremo – in molte occasioni e casistiche diverse. ANNKE AC800 è infine dotata di audio bidirezionale (a differenza dell’audio monodirezionale della C800), il che consente di ascoltare quel che ascolta la telecamera nonché riprodurre suoni da essa. Il microfono è persino dotato di sistema di riduzione del rumore di fondo, regolabile nella sua azione/efficacia.
Altra importante funzionalità della AC800 è il fattore dissuasivo offerto dalla strobo presente sul frontale nonché dalla cassa acustica: in pratica, a fronte del rilevamento la cam più accendere un forte campo luminoso lampeggiante nonché emettere un fastidioso suono dissuasivo, a mo’ di allarme acustico.
Al di là delle caratteristiche squisitamente fisiche, quello che colpisce – da subito – di questa IP Cam da videosorveglianza è lo spirito con il quale è stata realizzata in senso software. Collegandosi all’interfaccia web che tale cam offre (presente, a differenza di tanti altri modelli di altri brand), ci si trova a un complesso e completo menu di gestione e configurazione che ne svela le enormi potenzialità in termini di versatilità d’uso.
Sì, perché al di là del limite dell’assenza del supporto alle connessioni Wi-Fi, questa IP Cam è palesemente concepita per essere utilizzata in moltissimi modi diversi, consentendo all’utente un ventaglio di possibilità in termini di diversi usi e configurazioni davvero di livello.
Configurazione
La ANNKE AC800 non prevede, come solitamente capita per le IP Cam di categoria consumer (questa è più una semi-pro), una specifica app di configurazione e consultazione. La configurazione, come detto, si effettua via web presso l’indirizzo IP assegnato via DHCP (oppure tramite assegnazione fissa) dal router presente sulla medesima LAN/VLAN della telecamera, mentre lo streaming video può essere consultato:
- tramite interfaccia web;
- tramite protocollo RTSP (multicanale, configurabile);
- tramite protocollo ONVIF.
Le configurazioni possibili offerte dal firmware della ANNKE CA800 sono tantissime.
RETE
Per quanto riguarda la gestione rete, il firmware da noi testato (ultima versione disponibile) prevede svariate voci particolarmente configurabili:
- Gestione IPv4 e IPv6 (indirizzi, DNS, gateway eccetera);
- DDNS;
- PPPoE;
- Accesso e configurazione via:
- HTTP
- HTTPS
- API
- WebSocket
- RTSP
- ONVIF
- Gestione di NAT e UPnP;
- Multicast;
- Avanzate:
- FTP per il trasferimento remoto di immagini e filmati;
- SNMP trap;
- EMAIL;
- collegamento col cloud ANNKE (opzionale);
- gestione certificati HTTPS;
- QoS;
- IEEE 802.1x;
- TLS 1.1-1.2;
- ONVIF;
- Server allarmi HTTP.
I più esperti capiranno facilmente come, con tale armamentario, le configurazioni possibili per la gestione di questa IP Cam siano tantissime, offrendo all’utente davvero un notevole ventaglio di gestione & integrazione.
FLUSSI VIDEO/AUDIO
Importantissima e ampissima poi la sezione dedicata alla configurazione degli steam video/audio. La cam è infatti in grado di erogare contemporaneamente due flussi audio/video, uno primario con risoluzione massima 3840×2160 fino a 25 fps max (contro i 12.5 fps della vecchia C800) e uno secondario a 640×480 a 25 fps max.
In tutti i casi, è possibile anche regolare i flussi audio, la qualità del video, la compressione, l’intervallo dei keyframe (impostazione raramente riscontrata sulle IP Cam) nonché lo standard di compressione, che può essere H.264, H.265 o il modernissimo H.265+. Possibile anche modificare i due stream video riducendo (ritagliano) l’immagine, selezionando quindi solo una parte dell’inquadratura ripresa dall’ottica.
REGOLAZIONE IMMAGINE
Come da tradizione Annke, spettacolare la sezione di regolazione dell’immagine, la quale consente una regolazione finissima delle proprie immagini riprese dalla IP Cam.
Il firmware consente infatti una regolazione particolarmente fine e apprezzabile dei parametri d’immagine, a partire dai “banali” parametri di luminosità, contrasto, saturazione e nitidezza per arrivare alla regolazione fine dei parametri di esposizione, della commutazione day/night (e relativa illuminazione infrarossa), dei servizi di miglioramento dell’immagine come i già citati HDR, WDR, riduzione del rumore DNR e del bilanciamento del bianco.
È poi possibile regolare in modo puntuale le sovraimpressioni, ovvero quali scritte far apparire sull’immagine, dove e con che dimensioni: data, ora, ma anche testo personalizzato e altro. Infine, è possibile applicare dei “mascherini” digitali per coprire porzioni dell’immagine al fine di tutelare eventuali ambiti di privacy altrui.
EVENTI E MEMORIZZAZIONE
Importantissima poi la sezione dedicata alla rilevamento del movimento, la quale consente all’utente una configurazione “base”, piuttosto banale, basata su una scala regolabile di sensibilità nonché una modalità “Avanzata”, la quale consente la definizione dell’area di interesse per la rilevazione del movimento nonché varie modalità di funzionamento.
Abbiamo effettuato vari test sia al chiuso che all’aperto: è molto difficile, selezionando la funzionalità di rilevazione dinamica della figura umana, far cascare la telecamera in errore e quindi innescare un falso positivo. Tendenzialmente, la rilevazione del movimento umano è puntuale e precisa, mentre sul quella generica c’è poco da dire, in quanto correttamente funzionante nei canoni di questo tipo di tecnologie.
N.b. Per attivare il riconoscimento umano – e veicolare – è stato necessario implementare le indicazioni di un articolo specifico di ANNKE, il quale spiega come, installando una nuova revisione di firmware, è per l’appunto possibile attivare questa funzione di base non prevista sulla IP Cam. |
Quale che sia la modalità scelta, è possibile impostare facilmente la pianificazione operativa (ovvero quando e in che ora, durante i giorni della settimana, la modalità di rilevazione debba essere in funzione) e cosa fare a fronte dell’eventuale rilevazione, per esempio:
- inviare una mail:
- notificare al Server allarmi via HTTP;
- registrare su microSD e/o caricare su FTP remoto.
Insomma, diverse opzioni, ovviamente tutte valide in ottica versatilità.
Inoltre, la configurazione consente anche l’oscuramento, anch’esso pianificabile, di parte o di tutta l’immagine, con conseguente (volendo) invio di email e notifica verso un eventuale server allarmi.
Volendo, è disponibile anche una pratica sezione per impostare la registrazione video continua (anch’essa pianficabile) oppure su base movimento o evento. Infine, è possibile anche impostare la cattura di singoli fotogrammi in continuo e/o su base movimento, con granularità al millisecondo con un minimo di un secondo tra un fotogramma e l’altro.
Insomma, una telecamera spaventosamente versatile.
DISSUASIONE
Come spiegato nella sezione dedicata alle caratteristiche, la ANNKE AC800 è grado di dissuadere eventuali malintenzionati grazie all’uso combinato di strobo ed effetti acustici: se opportunamente configurate, queste funzione entrano in funzione a fronte della rilevazione di movimento, mettendo in allarme eventuali indesiderati.
Alla voce di menu “Flashing Alarm Light Output” è infatti possibile regolare il comportamento della strobo, indicando persino la frequenza di emissione del fascio luminoso.
Qualità ottica
Le immagini catturate in 4K sono sempre molto nitide ed equilibrate nella gestione della gamma e dei contrasti di luce, specie configurando in modo fine i tanti parametri di regolazione precedentemente elencati. Salta all’occhio l’evidente qualità della lente e del sensore Sony, il quale garantisce, in collaborazione con il software, una resa davvero eccellente.
Riportiamo una gallery di immagini riprese direttamente dal flusso principale 4K, compresse standard JPEG all’75% di qualità (si consiglia di visionare le immagini tramite computer).
Per quanto riguarda il WDR (una delle possibili gestioni della dinamica dell’immagine) l’abbiamo rilevato particolarmente efficace, anche se obiettivamente porta un certo grado di innaturalezza alle immagini. Si tratta quindi di trovare un equilibrio tra il realismo dell’immagine e l’efficacia, in termini di videosorveglianza, dell’immagine stessa.
A seguire lo stesso scatto, nello stesso momento della giornata, in modalità normale (sinistra) e con WDR attivo (a destra):
Network streaming
La ANNKE AC800 Turret fornisce, sul flusso principale, uno streaming audio/video MPEG-4/HVEC su protocollo RTSP, il che soddisfa perfettamente i requisiti previsti per le integrazioni con HUB personali e NVR do-it-yourself.
Ottima la presenza degli standard di compressione video H.265 e H.265+, che consentono dei flussi video dalla risoluzione piuttosto corposa ma con un’occupazione di banda davvero risibile.
L’audio è un flusso variabile: di base è configurato in PCM mono a 8000Hz, ma è possibile regolare anche su frequenze di campionamento ben più alte (fino a 48kHz) nonché su codec diversi, come MP3, G.726, MP2L2 e altri.
Il flusso audio-video è disponibile sulla rete sulla quale è attestata la IP Cam all’indirizzo:
rtsp://username:password@IP_DELLA_CAM:554/streaming/channels/101
mentre il flusso secondario è invece disponibile all’indirizzo:
rtsp://username:password@IP_DELLA_CAM:554/streaming/channels/102
Per quanto riguarda le credenziali di accesso, quindi gli username e password da utilizzarsi, essi si impostano tramite i menu di configurazione precedentemente descritti.
Una benedizione, comunque, la presenza dello standard ONVIF, il quale rappresenta una grande comodità in termini di integrazione domotica tout court: malgrado l’integrazione sia possibile tramite il flusso(i) video qui sopra indicato, eventuali eventi (rilevazione movimento, allarmi eccetera) saranno direttamente disponibili presso gli ambienti in cui si andrà a integrare la IP Cam tramite questo standard.
Integrabilità domotica
Ovviamente chi legge inDomus sa quanto siano importanti, nelle nostre valutazioni, gli aspetti legati alla compatibilità e all’integrabilità di un dato componente rispetto alla domotica personale.
In termini di integrabilità, si tratta di una IP Cam che, come detto, espone un flusso video via RTSP, il che significa che è facilmente integrabile , in termini di flusso video, (in modalità Local Push, evviva) con qualunque HUB personale (Home Assistant, openHAB eccetera) o con qualunque sistema di videosorveglianza Network Video Recorder (NVR), anche realizzato da sé (vedi progetto motionEye), nonché quelli previsti dall’ecosistema ANNKE.
Siamo riusciti senza alcun problema a integrare questa IP Cam su Home Assistant sia come telecamera rtsp sia come sensore di movimento virtuale via motionEye nonché tramite il già citato standard ONVIF come set di sensori di varia natura, come l’esempio che segue:
Naturalmente, qualunque HUB personale che sia in grado di integrare flussi video rtsp e/o che disponga di componenti di integrazione che utilizzino lo standard ONVIF possono integrare, senza problemi, questa telecamera; per quanto riguarda la compatibilità, la ANNKE AC800 è consultabile tramite Amazon Echo (Alexa) e Google Home (Assistant) sempre tramite la mediazione di un eventuale HUB personale che la integri come sopra spiegato. Idem dicasi verso lo standard Apple HomeKit.
Naturalmente, nessun problema nell’integrare i flussi video direttamente su app mobile.
Valutazione
Qualità costruttiva | |
Qualità ottica | |
Funzionalità | |
Integrabilità domotica | |
Innovazione | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Media
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N.b. La spiegazione di questi parametri di valutazione è illustrata in dettaglio su questa scheda. |
Annke, con questo prodotto, si conferma ancora una volta un brand molto attento alla versatilità. Sì, perché proprio come la sorella minore C800, questa AC800 è una IP Cam estremamente configurabile, molto versatile appunto perché consente all’utente un margine di manovra davvero ampissimo, sia per quanto riguarda la configurazione del comparto video, sia per quanto riguarda gli aspetti più legati alla comunicazione, all’intelligenza di rilevazione del movimento e alle azioni da intraprendere.
Peccato, l’assenza del Wi-Fi: è una scelta mirata, quella di ANNKE, che colloca questa categoria di IP Cam tra quelle semi-pro le quali, per l’appunto, vegono gestite via rete cablata. Rimane comunque un limite: dato ormai il costo irrilevante dei moduli Wi-Fi, siamo certi che aggiungere anceh questa funzionalità gioverebbe a un componente che, già di per sé, è di altissimo livello.
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