Produttore: LUMI Categoria: Sensore Tipologia: Presenza Tecnologie: mmWave / ZigBee Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Medio/Alta |
Disponibilità: Amazon |
Revisione recensione: 1.1 |
FERMO LÌ
QueI sensori che fino al 2024 sembravano una chimera – ovvero in grado di rilevare la presenza di una o più persone anzichè il “semplice” movimento delle stesse – oggi stanno finalmente diventando la nomalità. La tecnologia mmWave applicata alla domotica personale, infatti, è certamente una delle novità più interessanti di questo periodo: si tratta sostanzialmente di una tecnica innovativa in grado di rilevare in un ambiente la presenza di un corpo umano, anche immobile. Sino ad oggi si è sempre fatto riferimento ai sensori PIR, ovvero sensori di movimento in grado, tramite l’uso della gamma infrarossa, di rilevare per l’appunto lo spostamento di un corpo caldo nell’ambiente. Tecnologia piuttosto datata, comunque assolutamente utile ma certamente limitata per certi casi d’uso. Pratica, per esempio, per rilevare intrusi in una condizione di assenza degli inquilini, ma inadatta per altri moltissimi, potenziali usi collaterali, come quello di accendere una luce e mantenerla tale finché c’è presenza di una persona.
Dopo aver provato il valido Tuya ZY-M100 nonché l’Aqara FP2, di quest’ultimo oggi testiamo la naturale evoluzione, ovvero Aqara FP1E, entrambi membri della linea mai sufficientemente lodata LUMI “Aqara Smart Home Automation“. In realtà più che di un’evoluzione di tratta di un modello che gli si affianca, quindi alternativo.
In cosa? Scopriamolo assieme.
Caratteristiche
LUMI Aqara FP1E (mod. PS-S03D/PS-S03E) è un piccolo sensore di forma cilindrica a base elittica, in plastica bianca, montato su uno snodo che gli permette di inclinazioni da 0 a 180 gradi. Le dimensioni sono di 57 × 50 × 37 mm con lo snodo completamente chiuso su se stesso. La base è magnetica, così che sia possibile installarlo su qualsiasi superficie metallica magnetizzabile, inclusa quella presente nella confezione concepita appositamente per essere fissata al muro (tramite tasselli o colla di fissaggio). Volendo, sempre grazie allo snodo e la base piatta, è possibile anche installare il sensore appoggiandolo a una superficie piana.
Bassato sulla già citata tecnologia mmWave, opera sulle frequenze di 60-61 GHz. Quanto al suo montaggio a muro, il dispositivo ha una distanza di rilevamento massima di 6 m, un angolo di campo visivo (FOV) di 120° e un angolo FOV a corto raggio fino a 180° e può essere utilizzato per il rilevamento di spazi fino a 35 m². Nel caso di montaggio a soffitto, se il sensore è installato orizzontalmente verso il basso su un soffitto con un’altezza di 2,8 m, l’area di rilevamento è approssimativamente un cerchio con un raggio di 4 metri sotto il dispositivo e l’area massima dello spazio di rilevamento è approssimativamente fino a 50 m².
Dal retro del sensore fuoriesce il cavo di alimentazione, il quale termina col classico USB-A da connettere a qualsiasi alimentatore di quel tipo (non incluso nella confezione) in grado di erogare 5 volt e almeno 1 ampere di corrente. Sempre sul retro del sensore è posto un piccolo pulsante di reset nonché un LED multicolore per la comunicazione degli stati operativi.
L’FP1E non presenta particolare certificazione IP, pertanto è concepito per lavorare solo al chiuso in ambienti con temperature incluse tra -10°C ~ 40°C e umidità relativa 0 ~ 95% senza condenza. Non è pertanto adatto all’uso in ambiente esterno, a differenza del fratello Aqara FP2.
Completa il kit un semplicissimo manuale d’istruzioni multilingue cartaceo, disponibile anche online.
Il sensore Aqara FP1E, come detto, è un sensore di presenza che sfrutta le mmWave per rilevare uno o più corpi nell’ambiente nel momento in cui vi si trovano e nel momento in cui vi rimangono, il che significa che lo stato di presenza rimane tale fin tanto che l’occupante/gli occupanti non levano (fisicamente) il disturbo. Inoltre, il sensore è in grado di fornire un sensore di movimento, distinto da quello di presenza; non presenta invece alcun sensore relativo alla luminosità dell’ambiente in cui si trova.
Aqara FP1E è sostanzialmente un radar a onda continua. Invece di utilizzare il tempo per misurare la distanza (noto come TOF), la tecnologia mmWave emette un debole segnale radar con una frequenza che aumenta continuamente per creare uno sweep di segnale. Dopo essere stato riflesso dalla superficie target, l’eco del segnale verrà captato dall’antenna: poiché il segnale emesso varia costantemente in frequenza, c’è una leggera differenza tra le frequenze dell’eco e dei segnali emessi. Questa differenza di frequenza è direttamente proporzionale al ritardo dell’eco, consentendo così la misurazione accurata delle distanze quindi… l’effettiva presenza. Ovviamente, la calibrazione delle frequenze di questo Aqara FP1E è tarata sulla riflessione fornita da un essere umano, mentre gli animali domestici non vengono (per lo più) rilevati, questo anche grazie e sopratutto alla presenza dell’intelligenza artificiale a bordo del sensore.
Aqara FP2 lavora su frequenze radar a 60-61 GHz e ha un tiro fino ai 6 metri, coprendo un angolo di ben 120° che arriva fino a 180° a brevissime distanze.
N.b. Uno degli avversari, il Tuya, lavora su frequenze radar a 5.8GHz (tecnicamente microonde e non onde millimetriche, ma l’approccio di rilevazione adottato è il medesimo), ha un tiro fino ai 9.5 metri e copre un angolo di 100° sui due assi. Sono due sensori che lavorano nella stessa logica ma che hanno performance e caratteristiche diverse. |
A differenza del fratello FP2, questo Aqara FP1E non è in grado di poter definire delle zone di rilevamento, pertanto in questo è più semplice: o rileva la presenza nel suo campo di azione, oppure no. Assente inoltre la funzione di rilevazione cadute (ideale per esempio per monitorare eventuali persone anziane) presente nel modello FP2.
A differenza dell’FP2, però, presenta una funzionalità particolarmente interessante ed apprezzabile: l’adozione dell’intelligenza artificiale (“AI Spatial Learning”) per comprendere l’ambiente in cui si trova. Eseguendo infatti la procedura di auto-calibrazione, il sensore FP1E riesce a comprendere la forma dell’ambiente e l’eventuale presenza di superfici riflettenti, il tutto per garantirsi un’esperienza operativa il più possibile accurata. Presente, inoltre, un sensore di temperatura ambientale.
Come vedremo dall’esperienza d’uso a seguire, Aqara FP1E è abbastanza configurabile e presenta caratteristiche interessanti: in primis, la profondità di rilevazione (da 0,1 a 6 metri), poi tre i gradi di sensibilità per quanto riguarda il sensore di movimento, infine la regolazione di offset del sensore di temperatura. Purtroppo non è possibile regolare il ritardo di rilevazione e/o il ritardo di rientro in quiete (assenza), cosa presente invece sul Tuya ZY-M100.
La connettività offerta dal sensore è basata su ZigBee, pertanto per adottare il sensore è necessario un BRIDGE/Gateway che, come vedremo a seguire, può sia essere della linea prodotti Aqara piuttosto che una soluzione software, realizzata personalmente sfruttando le tante possibilità oggi disponibili.
Installazione
L’installazione è piuttosto semplice, sempre che – come sempre per questo tipo di componenti – si possegga un minimo di manualità. Come sempre in queste casi, prevede due fasi: la configurazione fisica (montaggio) e quella logica.
La procedura indicata dal manuale riporta di provvedere in primis al montaggio, cosa abbastanza agevole e semplice. Si provvede dunque al fissaggio murale (o semplicemente ad appoggiarlo a mo’ di soprammobile) e all’alimentazione, dopodiché all’associazione della testa/e col BRIDGE/Gateway a disposizione (della linea Aqara oppure personale) – ovvero la configurazione logica del dispositivo.
La procedura di associazione ZigBee è banale, specialmente se si utilizzano BRIDGE/Gateway della linea Aqara. In questo caso, l’app Aqara Home (per Android e iOS) guida l’utente – previa configurazione una tantum del BRIDGE/Gateway stesso – in un processo semplice e intuitivo per la configurazione del sensore e del suo ingresso nella rete ZigBee. Basta sostanzialmente impostare il bridge tramite l’app in modalità di modalità di associazione e alimentare il semnsore (in caso sia necessario un reset, è sufficiente accenderla/spegnarla elettricamente).
Per i nostri test, in prima battuta abbiamo utilizzato il già citato Aqara Hub M3., per poi spostarci (come vedremo dopo) su soluzioni software come ZigBee2MQTT e ZHA (e altri).
N.b. La procedura logica di associazione ad altri, eventuali BRIDGE/Gateway alternativi, è pressoché la stessa. Cambiano, al più, gli ambienti operativi dove si agisce, ma la mimica rimane la medesima. |
Impostazioni
Abbiamo deciso di dedicare un paragrafo ad hoc alle impostazioni, dato che Aqara FP1E è abbastanza versatile, sebbene alla fine si tratti di un sensore abbastanza semplice.
Come si intuisce anche dalle schermate sopra, prese direttamente dall’app Aqara Home (la quale rimane sempre il cardine per le impostazioni e l’amministrazione del sensore, anche in caso di integrazione di quest’ultimo con ambienti terzi come HUB personali o Apple HomeKit), il sensore Aqara FP1E è liberamente configurabile.
Interessante la modalità di regolazione della distanza massima di rilevazione: sull’asse che va da 0.1 a 6 metri, l’app disegna un pupazzetto a indicare a che distanza l’attuale (eventuale) rilevazione venga effettuata, così da aiutare l’utente nella regolazione puntuale. Utile anche la regolazione bassa/media/alta relativa al solo sensore di movimento.
Esperienza d’uso
Finalmente un sensore di presenza che funziona davvero come da attese. L’Aqara FP1E Non prometterà grandi magie, non disporrà del multi-zona, non rileverà le cadute, non avrà il sensore di luminosità ma… ci si trova nel suo cono di rilevazione, per quanto si possa stare fermi immobili, lui rileva la presenza. Sempre. Non c’è stato verso, almeno le nostro caso, di ottenere una mancata rilevazione pur trovandosi al suo cospetto cosa che, va detta, in tutti i modelli sin qui testati (Aqara e non) ogni tanto accadeva, specialmente in caso di regolazioni non propriamente precise. Anche stando perfettamente immobili, il sensore coontinua a rilevare la presenza finché non ci se ne va.
Questo modello non prevede grandi regolazioni (al di là della distanza di rilevazione massima) ma, una volta installato, fa il suo dovere con puntualità e precisione, specialmente utilizzando la funzione di AI Learning dell’ambiente in cui si trova, funzione che lo aiuta ad essere il più preciso possibile.
N.b. Siamo consapevoli che non tutte le infinite condizioni possibili di utilizzo possano dare gli stessi risultati dati a noi. I nostri test si sono verificati per diversi giorni su diversi ambienti, così da essere il più possibile sicuri, come d’abitudine, di quanto scriviamo. Non sparate sul pianista: noi riportiamo la nostra esperienza d’uso che, nel nostro caso, è stata eccellente.
Naturalmente continueremo a testare il sensore nel tempo; se sarà necessario precisare altro, lo faremo su questo articolo. |
Tutto sommato anche il sensore di movimento funziona, anche se nel suo caso qualche falso positivo lo abbiamo rilevato – ovviamente ci riferiamo alla casistica del trovarsi nel cono di rilevazione radar (quindi presenza rilevata) e di muoversi al suo interno. Con sensibilità regolata su alta il sensore è abbastanza affidabile, meno con regolazioni inferiori.
Da segnalare nuovamente la capacità del sensore di evitare falsi positivi causati dalla presenza di animali domestici: l’uso dell’intelligenza artificiale unita alla capacità di mappare l’ambiente permette all’Aqara FP1E di non “confondersi” in presenza di animali.
Integrabilità domotica
In termini di integrabilità domotica, la predisposizione di Aqara FP1E all’uso con BRIDGE/Gateway “jolly” e, a cascata, con gli HUB personali è alta.
BRIDGE/Gateway
ZIGBEE2MQTT
Con il “Re” incontrastato dei BRIDGE/Gateway “jolly” ZigBee, ovvero ZigBee2MQTT, il sensore funziona come da aspettative. L’unità viene riconosciuta e intervistata, offrendo all’utente un set di informazioni e impostazioni, come:
Interessante come, su questo BRIDGE/Gateway, l’FP1E esponga anche un comodo sensore di temperatura, utile per verificare/gestire eventuali temperature eccessive ed anomale.
ZHA
Presso ZHA, il BRIDGE/Gateway ZigBee incluso all’interno dell’HUB Home Assistant, la situazione è più complessa: al momento del nostro test (ver. 2024.10), il sensore viene sì censito ma, sostanzialmente, non funziona. Questione comunque di tempo: al prossimo/prossimi aggiornamenti di Home Assistant, tale mancanza verrà quasi certamente colmata.
DECONZ
Con deCONZ, un altro BRIDGE/Gateway ZigBee tra i più diffusi, la situazione è analoga rispetto a ZigBee2MQTT e ZHA: il sensore è, al momento dei nostri test, supportato, anche se risultano assenti il sensore di movimento e di temperatura. Data la natura “open” di questo BRIDGE/Gateway, riteniamo sia solo questione di tempo affinchè di DDF di compatibilità vengano perfezionati.
HUB personali
HOME ASSISTANT
Home Assistant può certamente integrare Aqara FP1E tramite BRIDGE/Gateway come i sopracitati ZigBee2MQTT e ZHA, oppure via Matter usando l’Aqara Hub M3. Naturalmente, il grado di integrazione è intrinseco al BRIDGE/Gateway utilizzato: in questo caso, però, la cosa è abbastanza invariante.
Naturalmente, integrare il sensore a Home Assistant significa anche, volendo, di poterlo esporre in compatibilità verso Apple HomeKit, quindi controllarlo con l’ecosistema Apple, Siri inclusa.
HOMEY PRO
Homey Pro è un HUB personale che sfrutta “app” di integrazione per integrare componenti e servizi di diversi produttori e standard; Aqara ne presenta una ufficiale che oggi è non in grado di integrare l’Aqara FP1E, per lo meno non in modo efficace. Naturalmente, come per Home Assistant, l’alternativa è integrarla via Matter usando Aqara Hub M3, anche se possedendo Homey Pro, la cosa ha ben poco senso.
ALTRI
Sicuramente HUB personali come openHAB e Domoticz possono integrare Aqara FP1E via BRIDGE/Gateway esterni come quelli sopra elencati. Lo stesso dicasi per altri ecosistemi che supportino MQTT o Matter (se si possiede Aqara Hub M3).
Valutazione
Qualità costruttiva | |
Funzionalità | |
Uso: qualità ed esperienza | |
Compatibilità e integrabilità | |
Innovazione | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Media
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N.b. La valutazione è oggetto di revisione nel tempo in funzione di novità e aggiornamenti. |
Sin qui il nostro sensore di presenza preferito era l’Aqara FP2 ma, da oggi, il best-in-class di categoria è questo nuovo FP1E. Un passaggio di testimone tra dispositivi Aqara, ma la cosa è meritata: tutti gli altri da noi testati, per quanto validi, non raggiungono il livello di questi due – specialmememte questo Aqara FP1E che, finalmente, rileva la presenza al 100% – non ci sono santi. Il tallone d’Achille di molti infatti sono i falsi positivi, per lo più causati da superfici riflettenti e altri disturbi; questo FP1E, invece, grazie alla sua capacità di apprendere le caratteristiche dell’ambiente ottiene una calibrazione e una sensibilità sin qui – almeno da noi – non riscontrata con altri modelli.
Il prezzo non è super economico, ma non è nemmento alto al livello dell’FP2 che, per quanto funzionalmente più evoluto (multi-zona, rilevazione cadute ecc.) non raggiunge, secondo noi, il livello di questo nuovo modello. Se vi serve un sensore di presenza affidabile e che faccia centro, l’Aqara FP1E fa certamente per voi. |
Disponibilità: Amazon |
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