Scopi della guida:
Concetti affrontati:
Componenti software utilizzate:
|
Prerequisiti:
Dispositivi fisici utilizzati:
|
GUIDA INDICATA A UTENTI CON ISTALLAZIONE:![]() |
|
NOTE E DISCLAIMER
|
|
Revisione guida: 1.2 |
Abstract
L’avvento sul mercato degli smart speaker sta lentamente cambiando le abitudini di molti che, quotidianamente, prendono dimestichezza e familiarità con la possibilità di interagire con un vero e proprio assistente personale usando semplicemente voce e linguaggio naturale.
Google Nest è uno degli smart speaker di più ampio e riconosciuto successo. Come abbiamo spiegato tale smart speaker per funzionare utilizza il software Google Assistant, il quale è disponibile, anche per smart speaker prodotti da terze parti, oltre che come applicazione stand-alone per smartphone/tablet Android e iOS.
Qualunque smart speaker che utilizzi Google Assistant può esser facilmente integrato con Home Assistant. Ma perché, dato che molte componenti domotiche dichiarano compatibilità con Google Nest – e quindi possono essere controllate “di fabbrica” – è utile integrarle con quest’ultimo tramite Home Assistant? [Prima di rispondere alla domanda, chi legge abbia chiaro il concetto di compatibilità in domotica.]
Semplice: perché tramite un HUB personale come Home Assistant siamo in grado di definire scenari, accessori virtuali, automazioni non definibili altrimenti con l’uso separato delle singoli componenti. Come spiegato anche in un episodio del nostro podcast, alcuni scenari evoluti semplicemente non possono essere realizzati senza l’ausilio di una piattaforma comune, ovvero un HUB personale.
Nel momento in cui si integra tale HUB personale (quindi Home Assistant nel caso specifico di questa guida) con Google Nest, si potranno controllare tutti i componenti e le entità – quali scenari (ed altro) – in esso definiti tramite il mio assistente personale. Uno dei tanti motivi per adottare un HUB personale per la propria domotica.
Gli elementi (definiti domini) definiti in configurazione Home Assistant e controllabili tramite integrazione con Google Assistant (Google Nest e speaker compatibili) sono:
- group (gruppi) – accensione/spegnimento
- input boolean (input booleani) – accensione/spegnimento
- scene – solo accensione
- script – solo accensione/attivazione
- switch (interruttori) – accensione/spegnimento
- fan (ventilatori) – accensione/spegnimento
- light (luci) – accensione, spegnimento, luminosità, colore RGB, temperatura luce
- cover (scuri) – accensione, spegnimento, posizione della copertura (tramite “set brightness”)
- media_player (riproduttori multimediali) – accensione, spegnimento, volume (tramite “set brightness”)
- climate (climatizzatori e termostati) – impostazione della temperatura target.
N.b. Per integrare Google Assistant con Home Assistant esistono due strade:
La presente guida illustra come realizzare la seconda possibilità, quella a pagamento. |
Infine, è bene sapere che Google Nest può essere integrato ad Home Assistant anche come riproduttore multimediale e come sistema di notifica vocale, ovvero “facendolo parlare” automaticamente al presentarsi di determinate condizioni in domotica.
Si parte
- Attivazione del cloud Home Assistant
- Creazione di un account nel cloud
- Definizione dei domini
- Attivazione integrazione Google Assistant
- Installazione di Google Assistant
- Configurazione di Google Assistant
- Esempio di utilizzo
Attivazione del cloud Home Assistant
Il servizio cloud di Home Assistant è attivo di default. Qualora non lo fosse (quindi non apparisse la voce “Configurazione” > “Home Assistant Cloud“) è necessario attivarlo aggiungendo al file di configurazione configuration.yaml le seguenti righe:
cloud:
Riavviare dunque Home Assistant.
Creazione di un account nel cloud
É ora necessario – a meno che non se ne abbia già uno – creare un account ad hoc sul client di Home Assistant. Per far ciò, recarsi alla voce “Configurazione” > “Home Assistant Cloud” presso il frontend e cliccare su “Create Account”:
Si avrà quindi accesso a una maschera nella quale inserire le credenziali desiderate:
Al termine della procedura (la quale prevede una conferma via mail), procedere all’inserimento delle credenziali, nella prima schermata, alla voce “Sign In”.
Definizione dei domini
Successivamente alla configurazione del cloud, è necessario specificare in configurazione Home Assistant quali siano i domini da mettere a disposizione di Google Assistant/Home, quindi quali accessori, scene, entità ecc.
L’elenco dei domini esportabili è il seguente:
- group (gruppi) – accensione/spegnimento
- input boolean (input booleani) – accensione/spegnimento
- scene – solo accensione
- script – solo accensione/attivazione
- switch (interruttori) – accensione/spegnimento
- fan (ventilatori) – accensione/spegnimento
- light (luci) – accensione, spegnimento, luminosità, colore RGB, temperatura luce
- cover (scuri) – accensione, spegnimento, posizione della copertura (tramite “set brightness”)
- media_player (riproduttori multimediali) – accensione, spegnimento, volume (tramite “set brightness”)
- climate (climatizzatori e termostati) – impostazione della temperatura target.
Aggiungere quindi un blocco analogo alla configurazione Home Assistant:
cloud:
google_actions:
filter:
include_domains:
- climate
- light
- switch
In questo blocco di esempio sono inclusi nel dominio Google Assistant le funzionalità di condizionamento/termostato, luci e interruttori.
Prima di passare all’ultimo step, configurare la funzionalità “tts” sempre presso la configurazione Home Assistant:
tts:
- platform: google
Attivazione integrazione Google Assistant
Prima di provvedere all’integrazione con Google Nest è necessario attivare, semplicemente, l’integrazione con Google Assistant lato Home Assistant.
Sempre alla voce Home Assistant Cloud, attivare “Google Assistant“:
Installazione di Google Assistant
Per completare l’integrazione di Google Assistant/Home con Home Assistant è necessario avere installata sul proprio smartphone e/o tablet l’applicazione Google Assistant (per Android e/o iOS).
Dopo aver provveduto tramite tale applicazione alla prima configurazione di Google Nest – far riferimento, per questo, alla documentazione fornita da Google – sarà possibile effettuare l’integrazione.
Fatto ciò, eseguire l’app e autenticarsi con il medesimo account Google già usato con l’app Google Home per configurare inizialmente il dispositivo Google Nest.
Configurazione di Google Assistant
É il momento di attuare l’integrazione. Per farlo, selezionare dal menu “Impostazioni” (“Settings”):
Successivamente selezionare “Home control”:
poi, selezionare “+”:
Nella lista che apparirà, trovare “hass.io” e selezionarlo:
A questo punto il widget chiederà l’autenticazione: chiaramente, andrà utilizzata l’utenza creata nel passo precedente.
Fatto ciò, selezionare “Allow access”:
A questo punto appariranno tutti gli accessori inclusi nei domini precedentemente indicati nella configurazione di Home Assist, nonché la richiesta di Google Assistant di assegnare tali elementi a una “stanza” dell’ambiente domotico:
Al termine, cliccare su “fatto” (“done”).
A questo punto la configurazione sarà finalmente completata, e Google Nest sarà pronto a ricevere comandi vocali relativi alla domotica configurata.
⚠️ Se di Home Assistant ne sai poco ma sei interessato a capirne di più, ti suggeriamo di partire da qui. |
Questa pagina è redatta, manutenuta e aggiornata dallo staff di inDomus, un gruppo di persone molto diverse tra loro che trovi, per domande e supporto, sul forum e sulla chat del sito. Alcuni link sono taggati in qualità di affiliati Amazon e riceviamo un compenso dagli acquisti idonei, utile al sostenimento del sito, ma le nostre recensioni sono tutte indipendenti e non sponsorizzate. Se ti sei perso, a tua disposizione c'è la mappa. |