Scopi della guida:
Concetti affrontati:
Componenti software utilizzate:
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Prerequisiti:
Dispositivi fisici utilizzati:
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GUIDA INDICATA A UTENTI CON ISTALLAZIONE: |
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NOTE E DISCLAIMER
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Revisione guida: 1.2 |
Abstract
Google Nest è uno degli smart speaker di più ampio e riconosciuto successo. Come abbiamo spiegato in altre schede tale componente per funzionare utilizza il software Google Assistant, il quale è disponibile, anche per smart speaker prodotti da terze parti, oltre che come applicazione stand-alone per smartphone/tablet Android e iOS.
La presente guida, lo diciamo subito, non è dedicata all’integrazione di dispositivi Google Nest con Home Assistant come strumento di controllo della domotica. Questo tema è già stato affrontato in altre due guide specifiche:
- Integrare Google Nest con Home Assistant (via cloud a pagamento);
- Integrare gratuitamente Google Nest con Home Assistant (via GPC);
questa guida, invece, illustra le modalità che permettono di integrare Google Nest con Home Assistant come se fosse (qual è, in effetti) un riproduttore musicale. Questo consente di:
- di visualizzare stato di riproduzione musicale;
- di impostare la riproduzione musicale;
- di impostarne il volume;
- di intercettare lo stato operativo;
- di utilizzarlo come sistema di notifica (a questo abbiamo dedicato una guida ad hoc).
L’integrazione è piuttosto semplice e prevede l’utilizzo di un componente nativo chiamato “Google Cast“.
Si parte
Integrazione
Utilizzare il componente Home Assistant “Google Cast” è piuttosto semplice. Esistono essenzialmente tre strade per utilizzarlo al fine di integrare Google Nest all’HUB:
- l’auto-discovery;
- l’inserimento manuale in configurazione;
- l’integrazione tramite l’interfaccia dell’HUB.
L’uso di questo componente genererà un’entità di tipo “Media Player” per ciascuno dei Google Nest integrati.
AUTO-DISCOVERY
Si tratta della modalità più semplice. È infatti sufficiente avere in configurazione la stringa:
discovery:
affinché, al riavvio di Home Assistant, presso le notifiche dell’interfaccia dell’HUB venga segnalato il riconoscimento di uno o più Google Nest presenti sulla medesima rete locale dell’HUB. Cliccare su “check it out”:
A questo punto sarà sufficiente seguire la procedura guidata di configurazione per integrare il/i Google Nest presente/i nell’ambiente.
al termine della procedura, lo smart speaker sarà stato integrato.
MANUALE, VIA CONFIGURAZIONE
Non volendo usare l’auto-discovery è comunque possibile aggiungere manualmente Google Nest. In questo caso, però, è necessario che allo smart speaker sia stato dedicato un IP fisso. Una volta noto tale IP, la configurazione da aggiungere è la seguente:
cast:
media_player:
- host: IP_DELLO_SMART_SPEAKER
Successivamente il riavvio, lo smart speaker sarà stato integrato.
MANUALE, VIA interfaccia
La procedura ricorda quella dell’auto-discovery, solo che in questo caso la procedura viene innescata manualmente. Per farlo, recarsi presso l’interfaccia dell’HUB e cliccare sotto “Configurazione” > “Integrazioni” e poi sull’icona “+“. Selezionare dunque la voce “Google Cast” e cliccare “Continua“.
A questo punto sarà sufficiente seguire la procedura guidata di configurazione per completare l’integrazione del/degli Google Nest presente/i nell’ambiente.
Uso
Al termine del riavvio, in luogo dell’entità “Configurator” ne sarà apparsa una (o più, in base a quanti dispositivi sono stati inclusi in configurazione) di tipo “Media Player“, per esempio media_player.googlehomeXXX.
Tipicamente, le azioni utilizzabili con questa entità sono quelli del componente a cui fa riferimento, appunto “Media Player”. Vediamone qualcuno.
Riproduzione musicale
A questo punto l’entità può essere controllata come un comune dispositivo Media Player presso ll’interfaccia dell’HUB oppure tramite l’azione media_player.play_media (via automazioni, script ecc.).
Uno script per attivare l’ascolto di una radio è il seguente:
script: remco_awake: alias: Ascolto musica sequence: - action: media_player.play_media entity_id: media_player.googlehomeXXX media_content_id: URLDELSERVIZIO media_content_type: "music"
Il campo “media_content_type” dev’essere valorizzato con l’URL della stazione che si vuole ascoltare. Per farlo è sufficiente chiedere una tantum a Google Assistant di farci ascoltare la stazione di interesse, recarsi quindi sulla lista delle entità di Home Assistant e, presso l’entità che rappresenta il nostro Google Nest (nell’esempio “media_player.googlehomeXXX“) cercare l’attributo media_content_id e copiarne il valore da parte, così da usare tale URL nello script.
Evocando tale script, il Media Player indicato (“media_player.google_home“) comincerà a riprodurre la radiostazione indicata.
Gruppi
Se si posseggono più smart speaker Google Nest è possibile riprodurre la musica in modo contemporaneo e sincronizzato. Per farlo è sufficiente definire un gruppo di speaker tramite l’app Google Nest, dopodiché su Home Assistant apparirà una nuova entità di tipo “Media Player” la quale, se ingaggiata in riproduzione come sopra spiegato, farà sì che tutti gli smart speaker suonino in sincro.
Volume
È infine anche possibile regolare il volume dei vari Smart Speaker integrati.
Vediamo l’esempio di uno script che regoli un volume di default al 50%:
googlehome_imposta_volume:
sequence:
- action: media_player.volume_set
data:
entity_id: media_player.googlehomeXXX
volume_level: 0.5
Automazioni
A questo punto non resta che cablare queste possibili chiamate presso le nostre automazioni.
Un esempio banale può essere quello di configurare un’automazione la quale, all’apertura delle porta d’ingresso – interpretata come rientro a casa – riproduca un sommario rapido (magari predefinito in domotica):
automation:
- alias: "Bentornato"
trigger:
- platform: state
entity_id: sensor.sensore_apertura_porta
to: 'on'
condition: []
action:
sequence:
- data:
entity_id: media_player.googlehomeXXX
media_content_id: "Radio Lattemiele"
media_content_type: "TUNEIN"
action: media_player.play_media
A questo punto è possibile sfruttare le automazioni sia per controllare Google Nest come sopra spiegato, sia per scatenare degli eventi a fronte della riproduzione di qualche contenuto innescata magari tramite comando vocale.
Ad esempio potrebbe essere carino impostare uno scema colore sensibile alla musica di un pannello luminoso Nanoleaf a fronte dell’avvio della riproduzione di un brano:
automation:
- alias: "Riproduzione musicale"
trigger:
platform: state
entity_id: media_player.googleplayXXX
to: 'playing'
condition:
condition: state
entity_id: light.nanoleaf
state: 'off'
action:
action: light.turn_on
entity_id: light.nanoleaf
data:
effect: 'Music schema'
Il limite, come sempre, è la fantasia.
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