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Cos’è Home Assistant: guida rapida ai concetti principali

Cos’è Home Assistant: guida rapida ai concetti principali

😊  QUESTA GUIDA È PARTE DEL NOSTRO PERCORSO GUIDATO ALL’INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE di HOME ASSISTANT.


Per la propria domotica personale, tutti coloro che si avvicinino per la prima volta a Home Assistant (un HUB personale software, gratuito, estremamente potente e versatile), il più grande freno all’effettiva adozione sta nella complessità percepita all’inizio.

Non che non lo sia, complesso: proprio perché estremamente versatile, è chiaro che sia composto di tanti elementi, concetti e meccanismi di funzionamento che, col tempo, vadano necessariamente fatti propri. All’inizio, però, le cose da sapere non sono poi tantissime: in questa guida di riferimento cercheremo di riassumere in poche parole tutti gli aspetti più cruciali dell’HUB più diffuso al mondo.

Cos’è la domotica personale (o “smart home”)? Beh, se non si conosce questa risposta, prima di approfondire Home Assistant è consigliabile dare una veloce scorsa a queste nostre schede.
Cos’è Home Assistant? Home Assistant è un software gratuito installabile praticamente su qualsiasi computer e micro/mini-computer. Consente di creare una sorta di eccezionale “ponte di comando” tramite il quale fare interagire servizi e componenti per la propria domotica (attuatori, sensori, dispositivi vari, servizi Internet ecc.) in modo da gestirli in modo organico, centralizzato e automatizzato, anche quando basati su tecnologie e marche diverse.
Dove si installa? Su qualsiasi computer dotato di sistema operativo Windows, macOS, Linux ma, sopratutto, su micro/mini-computer a basso costo e basso assorbimento elettrico (come Mini PC, Raspberry Pi, Sonoff iHost e altri) oppure su NAS, e altro. Leggi scheda dedicata al tema.
Come si amministra? Prevalentemente via interfaccia web (chiamata Dashboards – un tempo Lovelace), tramite applicazione mobile per smartphone/tablet, chiamata Home Assistant Companion, oppure tramite smart speaker come Amazon Echo (Alexa) e Google Nest (Assistant). Volendo, è possibile anche utilizzare l’app “Casa” di Apple.
È necessario saper “programmare”? No.
Ci sono costi “nascosti”? No.
Come controllo i vari componenti e servizi? Beh, integrandoli. Home Assistant prevede svariate modalità di integrazione dei componenti e servizi: il metodo più rapido è l’auto-discovery, ovvero una notifica che segnala all’utente la rilevazione automatica di componenti presenti nel proprio ambiente e che consente, tramite procedura guidata, di configurarli (integrarli) dentro l’HUB. Diversamente, quando non vengono auto-riconosciuti, i componenti possono essere integrati utilizzando l’interfaccia web (presso la sezione “integrazioni” dell’interfaccia) oppure tramite file di configurazione (leggi approfondimento).
Una volta integrati, che ci faccio? Integrare componenti e servizi significa creare sull’HUB delle entità, ovvero degli elementi logici che corrispondono alle funzionalità di ciò che si è integrato, di tipologie diverse in base alla natura dell’integrazione stessa. Per esempio, integrando una lampadina intelligente si otterrà per lo meno una entità di tipo “Light” (luce) la quale avrà uno stato (tipicamente, acceso/spento) e delle proprietà (magari l’intensità luminosa, magari il colore eccetera).
Che ci faccio con le entità? Le entità possono essere consultate (per vedere, per esempio, se un punto luce è acceso o meno) e pilotate. Per “pilotate” si intende evocare i servizi che le riguardano al fine di cambiargli stato (per esempio, chiamare il servizio light.turn_on per accendere un punto luce). Questo “evocare i servizi” può essere fatto sia dall’interfaccia grafica (cliccare sulla lampadina per accenderla di fatto evoca il servizio light.turn_on) sia tramite procedure più strutturate, anche automatiche, nonché comandi verbali tramite smart speaker. Leggi approfondimento.
Posso integrare solo componenti intelligenti? No: esistono varie tecniche per integrare anche componenti non-domotiche, come condizionatori tradizionali, ventilatori, vecchi impianti antifurto eccetera. Leggi approfondimento.
Cosa sono le automazioni? Ogni HUB che si rispetti consente di automatizzare il comportamento delle componenti e servizi ad esso integrate. Home Assistant non fa differenza, anzi: il suo motore consente una versatilità incredibile nella gestione delle automazioni, le quali permettono di “far collaborare” le diverse entità e servizi in modo estremamente efficace. Leggi approfondimento.
Posso usare gli smart speaker come Alexa e Google Assistant? Certamente, e in due modi diversi, volendo contemporanei: integrando Home Assistant ad essi e integrando essi a Home Assistant. Nel primo scenario, la cosa consente di controllare le entità presenti su Home Assistant tramite comandi vocali; nel secondo, mi permette di far parlare gli smart speaker tramite le automazioni dell’HUB. Leggi approfondimento sul tema.
Quanto è utile l’applicazione per smartphone? Moltissimo. Non solo consente di amministrare la propria domotica da remoto (quindi lontani da casa), ma permette di sfruttare i servizi di localizzazione GPS al fine di innescare delle automazioni e altro. Per esempio, è possibile attivare delle scene in modo del tutto automatico semplicemente allontanandosi o avvicinandosi a casa (eg. quando mi allontano spegni le luci e il riscaldamento, quando mi avvicino riaccendi il riscaldamento, eccetera). Leggi approfondimento.
È robusto? Sì, estremamente robusto. Si tratta di un software che, salvo malfunzionamenti dell’hardware che lo ospita, difficilmente ha delle defaillance. Se ne ha, 99 volte su 100 è colpa dell’utente che ha commesso qualche errore (e comunque si tratta di un evento estremamente raro).
È sicuro? Garantisce la mia privacy? Assolutamente sì, e la cosa è comprovabile. Trattandosi di un software Open Source, il suo codice sorgente è disponibile a chiunque, quindi eventuali comportamenti malevoli sarebbero facilmente individuabili; inoltre, i suoi rilasci sono firmati da CodeNotary. Infine, tutti i dati personali (posizioni GPS, stati delle entità, automazioni, azioni manuali eccetera) sono collezionati localmente presso l’HUB, quindi nessuna informazione viene fornita a terzi.

Capite queste cose preliminari, ci si può finalmente imbarcare nel magico mondo della domotica personale basata su HUB Home Assistant.

Un buon punto di partenza è questo:

Primi passi con Home Assistant: da dove cominciare

⚠️ Se di Home Assistant ne sai poco ma sei interessato a capirne di più, ti suggeriamo di partire da qui.

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