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Recensione: FIBARO Home Center 2

Recensione: FIBARO Home Center 2

Produttore: FIBARO
Categoria: HUB personale
Tipologia: HUB personale hardware
Tecnologie: TCP/IP via Ethernet / Z-Wave Plus
Difficoltà d’installazione: Media
Semplicità d’uso: Media
Disponibilità: Amazon
Revisione recensione: 1.0

FIBARO Home - Home Center 2

THE ROCK

In attesa, durante il 2020, della disponibilità sul mercato del nuovo modello Home Center 3, inDomus ha avuto intanto modo di testare il funzionamento dell’attuale Home Center 2, noto componente cardine dell’ecosistema FIBARO “Home” basato su standard Z-Wave Plus, un vero e proprio HUB personale hardware.

In parole povere, un HUB personale permette di censire e controllare (manualmente come in modo automatico) più componenti e funzionalità domotiche di diversi marchi e tecnologie, superando la barriera (spesso imposta dai produttori) che vincola nell’uso di soli elementi di una specifica linea prodotti, pena l’assenza di interoperabilità. Gli HUB personali forniscono, spesso, la possibilità di ottenere molto di più di quanto i singoli componenti, di per sé, non siano in grado di consegnare.

Home Center 2 di FIBARO è un componente roccioso, dal design particolarmente curato il quale consente di definire una propria domotica personale basata sui componenti della linea FIBARO nonché di altri produttori, non però in modo diretto (a meno che non siano basati su standard Z-Wave – e siano compatibili) ma tramite dei connettori software (dei veri e propri “plug-in”, come vedremo). Ecco perché si tratta di un HUB personale hardware sui generis: a differenza di altre soluzioni (eg. Homey), non dispone di diverse tecnologie trasmissive oltre la Z-Wave e la TCP/IP (via Ethernet), ma ciononostante consente di censire e gestire componenti diversi.

Abbiamo testato Home Center 2 per oltre due settimane; data l’ampiezza delle caratteristiche e delle funzionalità di cui dispone non è stato facilissimo recensirlo per voi. Abbiamo provato a farlo analizzando i vari aspetti in modo il più possibile analitico.

Caratteristiche

Home Center 2 si presenta come un’unità in alluminio estruso/fresato, disponibile in due colori (alluminio spazzolato – quindi grigio – oppure verniciato di nero), dalle dimensioni di 22 x 18 x 4 cm e dal peso di oltre un chilogrammo (1055 grammi, per la precisione).

Sul lato sinistro (nascosto da un pannello) dispone di un ingresso di alimentazione a barilotto (alimentatore di 25 watt incluso nella confezione), quattro porte USB, una porta Ethernet gigabit e due porte audio (ingresso mono, uscita stereo) in standard jack 3.5 mm.

Sul frontale, otto micro-LED azzurri (dalla luminosità regolabile) per l’indicazione delle varie modalità operative; sul retro sono presenti un’antenna da 10 cm. dedicata alla trasmissione/ricezione Z-Wave e due pulsanti: uno per l’accensione e uno per l’inclusione di nuovi componenti alla rete Z-Wave (operazione attuabile anche via software).

L’HUB presenta un proprio ecosistema interno il quale può essere consultato collegandosi direttamente, via browser, alla sua interfaccia di rete TCP/IP via LAN, tramite il servizio cloud FIBARO ID, in connessione remota sia via browser sia tramite applicazione mobile FIBARO HomeCenter (disponibile per iOS e Android).

Installazione e configurazione

FIBARO Home - Home Center 2 - Tasca posteriore
dettaglio della tasca posteriore.

Estratta l’unità dalla confezione è necessario, in prima battuta, aprire il lato sinistro della stessa tramite lo smontaggio di quattro viti a croce, le quali consentono la rimozione di un piccolo pannello in alluminio. La procedura consente di far passare i cavi da collegare dentro la feritoia scavata sul lato posteriore e di collegarli alle porte; si tratta certamente di un apprezzabile sistema di razionalizzazione dei cavi, ma anche di una grossa scomodità in caso necessità di accesso rapido al pannello porte. Inoltre è necessario prestare attenzione al profilo in alluminio fresato della tasca, il quale risulta essere abbastanza tagliente.

Una volta connessi il cavo di alimentazione e quello ethernet RJ-45 (da collegarsi direttamente al modem/router di casa che fornisca accesso Internet) è possibile provvedere alla prima configurazione.


A differenza da quello che si potrebbe pensare, la configurazione non avviene in prima battuta tramite app mobile ma tramite browser: scoperto l’IP assegnato dal router all’unità (lo si potrà trovare facilmente tramite l’interfaccia web del proprio modem/router oppure con un qualsiasi tool di scansione reti tipo Fing), ci si collegherà direttamente all’interfaccia web puntando a tale indirizzo (eg. http://192.168.0.10) e autenticandosi con “admin” / “admin” come username e password di default (come indicato anche nella targhetta adesiva sotto l’unità).

Il processo di prima configurazione è abbastanza semplice: consente di creare un primo utente amministratore (che sostituirà “admin” usato per collegarsi la prima volta), provvedere all’aggiornamento del firmware (se necessario), configurare un PIN d’accesso per le funzioni di sistema d’allarme, la localizzazione della propria domotica:

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Terminato questo banale processo, l’ecosistema FIBARO Home è pienamente operativo e pronto ad accogliere integrazioni su base Z-Wave nonché, tramite i componenti aggiuntivi “plug-in”, altri servizi e/o componenti.


FIBARO mette a disposizione sul web l’intera documentazione di installazione e configurazione, a partire dalla Quick Guide.

Uso

PRIMO IMPATTO

Home Center 2 si presenta, via Web, come un pannello di controllo abbastanza complesso suddiviso in varie sezioni:

  • La tua casa
  • Camere
  • Dispositivi
  • Scene
  • Consumiu
  • Plugins
  • Gruppi
  • Configurazione

Ognuna di esse presenta un nome abbastanza auto-esplicativo; ciononostante, la prima impressione è un po’ straniante: tantissime cose da vedere, da capire, da gestire in questo HUB personale, ma è normale che sia così. In realtà già dopo qualche minuto ci si comincia ad orientare senza grossa difficoltà.

FIBARO Home - Home Center 2 - Default screen

Ovviamente la prima sezione da visitare è “Configurazione“, la quale fornisce all’utente gli strumenti per perfezionare le impostazioni dell’apparato e dell’ecosistema da esso gestito.

Nello specifico è possibile gestire gli utenti autorizzati all’accesso (con un’intelligente “modalità hotel” che consente di utilizzare questo HUB come gestore di domotica in uso alberghiero), le impostazioni di rete TCP e Z-Wave (con aggiunta/rimozione componenti, troubleshooting della rete e quant’altro), diagnostiche (relative ai 2Gb di storage, all’uso dei due core CPU, memoria e altro) e la gestione di notifiche e di altri, eventuali Home Center FIBARO presenti nell’ambiente.

CONTROLLO REMOTO

Ci abbiamo messo un po’ a capirlo – perché si tratta di un approccio leggermente fuori dai soliti meccanismi di questo ambito tecnologico – ma alla fine abbiamo capito come attivare il controllo remoto (via web come via app).

Per attivare questa funzione (gratuita) è necessario iscriversi al servizio cloud FIBARO ID e poi provvedere ad associare l’Home Center 2, il che sarà così raggiungibile via web tramite un indirizzo internet specifico fornito da FIBARO. L’app, invece, non è ancora funzionante: per contattare la propria domotica è necessario definire almeno un utente ad hoc (presso “Configuration” / “Access Control“) e poi condividerlo (tasto “Sincronizza”) col cloud. A questo punto sarà possibile utilizzare l’app per collegarsi remotamente con la domotica.

FIBARO ID

A questo punto sarà possibile utilizzare l’app per collegarsi remotamente con la propria domotica.
Non il massimo dell’user friendly, ma una volta capito il meccanismo, la cosa funziona e anche piuttosto bene.

GESTIONE COMPONENTI

Home Center 2 propone essenzialmente tre modalità per integrare un componente alla propria domotica:

  • tramite connessione diretta via Z-Wave (solo componenti supportati);
  • tramite plug-in incluso nell’HUB (via TCP/IP o cloud-to-cloud)
  • tramite marketplace (varie tecnologie).

I componenti integrabili direttamente sono quelli tipicamente basati su Z-Wave / Z-Wave Plus presenti nella lista compatibilità (selezionare nella colonna sinistra le due declinazioni per visualizzare solo questo insieme di componenti). Per integrare un componente di questo tipo è sufficiente recarsi presso la voce “Dispositivi” e cliccare su “Aggiungi o rimuovi dispositivi“. A questo punto sarà possibile impostare l’HUB (per un certo numero di secondi, regolabili) in modalità di paring, consentendoci dunque l’aggiunta del componete. Questo tipo di integrazione componenti può essere innescata anche solo premendo il tasto di paring posto nel retro dell’unità Home Center 2.

FIBARO Home - Home Center 2 - Aggiunta dispositivo

Laddove non sia possibile integrare un componente (perché non basato su tecnologia Z-Wave o comunque non supportato), la sezione “Plugins” consente di “sfogliare” tra una gran quantità di elementi aggiuntivi che consentono di integrare – in base alla natura dell’elemento – tramite la connessione TCP/IP locale oppure tramite un servizio di cloud terzo permetta l’integrazione. Sono circa 200 i plugin disponibili (in crescita): abbiamo rilevato plugin come Netatmo, Denon, Logitech, D-Link e molto altro nella lista.

Infine, se anche l’opzione fallisse, rimane il maketplace di FIBARO: un sito web dove sviluppatori di tutto il mondo possono pubblicare i loro componenti d’integrazione chiamati “dispositivi virtuali”. L’installazione prevede di scaricare il pacchetto d’interesse, sempre sotto “Dispositivi” / “Aggiungi o rimuovi dispositivi“, cliccare su “Aggiungi Dispositivo Virtuale”. Un meccanismo inizialmente non molto intuitivo ma poi, in effetti, funzionale.

Consumi

Home Center 2 sembra concepito anche per tenere sotto controllo – con grande precisione – i consumi elettrici. Ogni componente integrato dotato di misurazione d’assorbimento elettrico, infatti, contribuisce alla raccolta e analisi di tali informazioni presso la sezione “Consumi”. Si tratta di una sezione apposita che non solo mostra gli andamenti nel tempo (dei singoli componenti come dell’aggregazione in stanze o dell’intera casa) .

Sempre nella sezione “Consumi” (anche se non ne capiamo la logica) è possibile visionare l’andamento nel tempo delle temperature domestiche (sempre anche con aggregazione per stanze e complessiva).

GRUPPI

Non “gruppi di utenti” ma bensì “gruppi di funzioni”: in questa sezione si trovano i cosiddetti “Pannelli“, i quali semplificano la gestione di gruppi di dispositivi correlati che servono la stessa funzionalità, come riscaldamento, aria condizionata, o irrigatori per il giardino. Utilizzando i Pannelli, si può facilmente programmare i dispositivi e pianificare per tutta la settimana.

Tra i vari pannelli presenti di fabbrica ne segnaliamo due particolarmente interessanti: “SMS” e “Allarme“. Il primo consente di configurare il servizio SMS (gratuito) il quale permette all’utente di comandare e consultare remotamente la domotica in caso egli non disponga, per qualche motivo, di connessione Internet, semplicemente inviando degli specifici SMS a un numero di servizio (offerto da FIBARO).

Il pannello “Allarme“, invece, offre un focus sulle funzioni (e quindi sui comportamenti) di Home Center 2 utilizzato (anche) come sistema antifurto (ovviamente integrandogli sensori e attuatori utili allo scopo).

SCENE

Infine, come non citare la sezione “Scene“, ovvero quella che consente di definire automazioni relative a tutta la domotica gestita dall’HUB. Sempre nella logica azione-reazione, Home Center 2 consente – tramite un’interfaccia non troppo difficile da utilizzare – di definire tutti gli automatismi che possano venirci in mente (compatibilmente ai componenti integrati in domotica).

FIBARO Home - Home Center 2 - Aggiunta scena

L’interfaccia consente sia di definire automazioni via grafica, sia direttamente in linguaggio LUA.

Esperienza d’uso

Come abbiamo già accennato precedentemente, la prima impressione è un filo straniante. Vuoi per l’arzigogolata procedura di attivazione del controllo remoto, vuoi per un’interfaccia non propriamente user friendly, inizialmente Home Center 2 è un filo complicato da usare, specialmente per chi non è particolarmente pratico di queste tecnologie.

Presa dimestichezza con l’ambiente, quel che abbiamo rilevato è invece un ambiente roccioso, molto stabile, che utilizza qualche escamotage per ottenere comunque un buon grado di integrabilità con la grande rosa di componenti (di diversi produttori e tecnologie) presenti sul mercato. L’interfaccia, l’abbiamo detto, è certamente migliorabile – sia in termini di design sia in termini di rapidità – ma comunque una volta presa confidenza coi i vari concetti permette una discreta consultazione e gestione della propria domotica.

Valutazione

Semplicità di configurazione
Standard trasmissivi supportati
Grado di integrabilità
Flessibilità
Interfaccia
Prezzo
Media

N.b. La spiegazione di questi parametri di valutazione è illustrata in dettaglio su questa scheda.
FIBARO Home - Home Center 2 - BoA

Di certo Home Center 2 è un prodotto di punta non propriamente rivolto a un pubblico consumer: un minimo di preparazione sui temi di domotica (e non solo) è sicuramente necessaria per riuscire ad adottare questo prodotto di valore riuscendo a tirarvi fuori i il meglio, ma sopratutto l’ambiente in cui venga ipoteticamente calato questo HUB deve giustificarne l’investimento.

Ecco perché ci piace particolarmente l’idea di fondo di facilitare enormemente l’adozione della domotica in ambienti come Hotel, cliniche, reparti di degenza o altro di similare: FIBARO col suo Home Center 2 mette nelle mani di chi debba realizzare un impianto domotico medio/grande (senza chiamare in causa standard complessi e costosi come KNX)  uno strumento particolarmente robusto, sicuro, versatile.

Non particolarmente consigliata, invece, l’adozione come HUB personale: esistono certamente soluzioni diverse, più flessibili ed economiche (gratuite, nel caso delle soluzioni software) che consentono di ottenere risultati similari, per certi versi superiori. Il costo della soluzione infatti è particolarmente elevato, il che tiene lontani gli utenti che vogliano realizzare una domotica personale semplice ma funzionale. Per questi ultimi, la soluzione alternativa potrebbe essere l’Home Center LITE, che non abbiamo recensito ma che è, sostanzialmente, una versione “Mini” di questa soluzione di punta.


Non c’è che da sperare che, con l’imminente arrivo di Home Center 3, FIBARO porti una certa revisione sia in termini di look&feel dell’interfaccia sia in termini di fruibilità per l’utente consumer medio, nonché una revisione di prezzo. Su quest’ultimo punto non abbiamo rassicurazioni, mentre l’azienda Polacca ci ha confermato, interpellata, che in effetti Home Center 3 (oltre alle già dichiarate introduzioni di altri standard trasmissivi oltre lo Z-Wave), porterà con sé molte novità anche in termini di interfaccia ed ecosistema. Non ci resta che attendere.

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