Produttore: AduroSmart Categoria: BRIDGE/Gateway ZigBee↔︎TCP/IP Tipologia: Coordinator stard-alone Tecnologie: TCP/IP via Ethernet / ZigBee Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Alta |
Disponibilità: Amazon |
Revisione recensione: 1.0 |
DOMOTICA SENZA FRONZOLI
Oggetto di questa nostra recensione la “Control Station” (oh! un nome un po’ diverso, una volta tanto) della linea “ERIA“ del produttore californiano AduroSmart che si propone come valida alternativa per chi abbia elementari esigenze di gestione e automazione domotica del proprio ambiente domestico.
Sostanzialmente si tratta di un ecosistema basato su protocollo ZigBee e gestito tramite un HUB rappresentato dal binomio dato da questo BRIDGE/Gateway hardware e l’applicazione mobile dedicata “AduroSmart – SmartHome” per smartphone/tablet (per Android e iOS): l’HUB così definito consente di associare diversi componenti della linea quali sensori, attuatori, lampadine e altri componenti (ovviamente basati su ZigBee) di altri brand.
Caratteristiche
Il cuore dell’ecosistema realizzato da AduroSmart è (come spesso capita quando un produttore definisce una linea prodotti) un BRIDGE/Gateway, ovvero un elemento che funga da ponte per i componenti basati su protocolli specifici (in questo caso ZigBee) verso il protocollo TCP/IP, ovvero quello in uso nelle comuni reti domestiche e su Internet. Tale BRIDGE/Gateway dialoga poi tramite Internet col cloud del produttore AduroSmart il quale, a sua volta, comunica con l’app di gestione mobile per Android e iOS, consentendo infine all’utente di interfacciarsi coi vari componenti (e quindi definire automazioni, provvedere alla gestione remota e così via).
Il BRIDGE/Gateway (chiamato “ERIA ZigBee Home Hub”) è un piccolo parallepipedo in plastica (circa 8 x 8 x 3 cm.) dotato di una porta Micro USB per l’alimentazione (alimentatore e cavo in dotazione) e di una porta ethernet per la connessione al router domestico.
Grossa mancanza, purtroppo, l’assenza di supporto al Wi-Fi, il che impone l’installazione del BRIDGE/Gateway in prossimità del router domestico o comunque di una derivazione di rete ethernet. La copertura radio ZigBee garantita da produttore è dichiarata (in assenza di repeater) intorno ai 90 metri in campo aperto. L’assorbimento elettrico non è dichiarato, ma trattandosi di un componenti alimentato via USB è facile immaginare un assorbimento piuttosto ridotto.
Installazione
L’installazione della Control Station (attività che determina di fatto l’avvio dell’ecosistema ERIA presso casa propria) è piuttosto elementare. È infatti sufficiente alimentare l’unità tramite il proprio alimentatore e collegarla, tramite il cavo in dotazione, direttamente al router (o modem/router) di casa. In seconda battuta, avviando l’app “AduroSmart – SmartHome” per smartphone/tablet (per Android e iOS) è sufficiente selezionare la voce che permette di aggiungere una Control Station alla propria configurazione e seguire la procedura guidata:
Terminata la procedura la Control Station è pronta ad asservire al suo ruolo, ovvero quello di BRIDGE/Gateway di soluzione per il coordinamento dei componenti compatibili (della stessa AduroSmart o di altri produttori).
Uso
Come abbiamo spiegato, il binomio dato dalla Control Station (che riveste il ruolo di BRIDGE/Gateway) e dall’app mobile definisce un HUB per la gestione della propria domotica. L’HUB ERIA così definito permette di aggiungere alla propria configurazione di altri componenti compatibili, gestire le “scene” e le “automazione”, oltre a censire e controllare manualmente i singoli componenti (luci, attuatori, sensori eccetera).
Aggiungere un componente è piuttosto semplice: sempre dal menu installazione è sufficiente selezionare “Devices”, poi la tipologia di componente e poi seguire la procedura guidata (nell’esempio, una lampadina ZigBee della famiglia ERIA):
Completata la configurazione, l’app chiede l’associazione del componente ad una “stanza”, dopodiché è possibile accedere ai suoi dettagli per provvedere a controllarla:

Scene e automazioni
La soluzione ERIA punta moltissimo sul concetto di “Scene”, ovvero dei raggruppamenti logici di componenti (integrati con la soluzione) e relativi stati (per esempio, la scena “Notte” potrebbe contenere tutte le luci domotiche in stato “spento”). Attivando una scena, di colpo vengono attuati gli stati indicati per i componenti inclusi nella stessa (eseguendo “Notte“, tutte le lampadine si spegnono).
Le automazioni, tratto distintivo degli HUB, nell’ecosistema ERIA si basano sul tradizionale concetto di trigger / azione, ovvero quando capita questo / fai quest’altro. Per quanto riguarda i trigger, è possibile utilizzare diverse tipologie (basate su data/ora, sulle rilevazioni da parte di sensori eccetera), mentre per quanto riguarda le azioni, l’app AduroSmart obbliga l’uso delle sole scene.
In sostanza non è possibile definire un’automazione che, per esempio, spenga semplicemente una luce, ma semmai un’automazione che attivi una scena che contenga una luce spenta. Un po’ macchinoso (e limitante).
In ultimo, segnaliamo la presenza delle voci utili alla configurazione degli smart speaker Amazon Echo “Alexa” e Google Home “Assistant”, nonché una voce esplicitamente concepita per l’amministrazione della sicurezza perimetrale (sensori e IP Cam).
Esperienza d’uso
Lo abbiamo testato per un paio di settimane e dobbiamo dirci abbastanza soddisfatti. L’HUB realizzato tramite ERIA è sufficiente per le esigenze più elementari: non è certamente dedicato a chi, dalla propria domotica personale, pretenda fuochi artificiali. Non fata tante cose, ma quelle che fa le fa bene, senza grossi intoppi.
Totalmente assente la funzionalità di geolocalizzazione, mancanza grave che impedisce la possibilità di attivare delle automazioni (quindi delle scene) in modo automatico in base alla presenza/assenza degli inquilini. La speranza è che venga aggiunta in futuro, con aggiornamenti da parte di AduroSmart.
Il controllo remoto, invece, è assolutamente garantito out-of-the-box grazie al cloud offerto dal produttore attraverso il quale app mobile e Control Station riescono a comunicare. Impossibile definire più utenti, così da amministrare chi abbia la facoltà di fare cosa.
L’app comunque funziona bene, è abbastanza intuitiva nella configurazione e nell’uso (anche se potrebbe essere migliorata0, il che rende questo ecosistema interessante per chi abbia delle esigenze base, oppure perché voglia coprire magari una seconda casa sì della domotica, ma senza particolari funzionalità avanzate.
Compatibilità
In termini di compatibilità la linea “AduroSmart ERIA” è aperta a varie, altre realtà.
In primis, come detto, è compatibile ovviamente con la propria app “AduroSmart – SmartHome” per smartphone/tablet (per Android e iOS). Supporta Amazon Alexa e Google Home – il che permette di controllare la propria domotica con comandi vocali – ma non Apple HomeKit.
È anche compatibile con IFTTT tramite la disponibilità di parecchie applets.
Integrabilità domotica
L’integrabilità è un po’ il tallone d’Achille di questa soluzione. Il BRIDGE/Gateway “Control Station” non risulta infatti essere integrabile con nessun ambiente, in quanto il cloud di AduroSmart non offre alcuna interfaccia API (o altre tecniche) he consenta agli sviluppatori di mezzo mondo di realizzare le integrazioni.
N.b. Abbiamo scritto ad AduroSmart interpellandola sulla questione: siamo stati rassicurati sulla disponibilità di un’interfaccia API Cloud pubblica prevista per il terzo quarto del 2020, il che sta a significa che, se la promessa verrà mantenuta, realisticamente vedremo apparire le prime integrazioni entro fine anno. |
Le uniche integrazioni possibili sono quelle dei singoli componenti verso altri BRIDGE/Gateway: qualcosa per esempio è supportato da ZigBee2MQTT; altro da Philips HUE e così via.
HUB | Integrabilità | Note |
Home Assistant | ✖️ | – |
openHAB | ✖️ | – |
Homey | ✖️ | – |
FIBARO | ✖️ | – |
Valutazione
Valutazione di dettaglio:
Qualità costruttiva | |
Funzionalità | |
Uso: qualità ed esperienza | |
Compatibilità | |
Integrabilità | |
Prezzo | |
Media
|
N.b. La spiegazione di questi parametri di valutazione è illustrata in dettaglio su questa scheda. |
L’uso dell’ecosistema AduroSmart ERIA non ci ha fatti saltare sulla sedia, però degli elementi positivi esistono. In primis, è semplice da usare: è abbastanza a prova di novellino, pertanto anche persone non particolarmente avezze alla tecnologia possono dotarsi di una domotica personale sufficientemente completa e flessibile. Ovviamente gli utenti più evoluti guarderanno a questa soluzione con diffidenza: l’HUB è ben lontano dall’essere considerato un HUB personale, per quanto lo sforzo di AduroSmart nell’adottare il flessibile standard ZigBee e offrire compatibilità con componenti anche di linee terze (una su tutte: Philips HUE) è sicuramente positivo. Male l’assenza della geolocalizzazione, bene la presenza del controllo remoto che funziona da sé, senza bisogno di configurazioni tecniche particolari. Insomma: una buona soluzione con ampi margini di miglioramento, i quali non ci stupiremmo se arrivassero in futuro grazie ad aggiornamenti software. Disponibilità: Amazon |
Questa pagina è redatta, manutenuta e aggiornata dallo staff di inDomus, un gruppo di persone molto diverse tra loro che trovi, per domande e supporto, sul forum e sulla chat del sito. Alcuni link sono taggati in qualità di affiliati Amazon e riceviamo un compenso dagli acquisti idonei, utile al sostenimento del sito, ma le nostre recensioni sono tutte indipendenti e non sponsorizzate. Se ti sei perso, a tua disposizione c'è la mappa. |