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Gli acquari e la domotica personale

Gli acquari e la domotica personale


pesce

Hey, vi vediamo che sghignazzate dietro i monitor!
Il riso fa buon sangue, certo, ma non per quanto pensare di applicare le logiche delle smart home anche al mondo degli acquari è per forza una cattiva idea, anzi.

Partiamo da un assunto importante: questo focus non ha la minima intenzione di affrontare il tema acquari dal punto di vista progettuale e/o di funzionamento. Si tratta infatti di un mondo complesso, che prevede molta cultura ed esperienza per ottenere il massimo… precisamente come accade per il mondo della domotica personale.

Scomponendo un acquario nei suoi elementi essenziali, esso è composto tipicamente da una vasca (ovviamente), acqua, e poi una serie di accessori fondamentali:

  • un filtro;
  • una pompa;
  • un termoriscaldatore;
  • un impianto illuminazione.

Il primo mantiene l’acqua pulita da sostanze nocive, mentre il secondo serve a forzare l’acqua all’interno del filtro, quindi a consentire la circolazione costante e la pulizia dell’acqua. Il termoriscaldatore e l’illuminazione sono forse meno essenziali in alcune tipologie di acquario: in alcuni casi è fondamentale garantire una temperatura costante (per esempio nel caso dei pesci tropicali), mentre l’illuminazione è talvolta necessaria per garantire crescita e salute costanti per le piante dell’acquario (le quali a loro volta contribuiscono alla salute complessiva dell’ecosistema in miniatura).

LA DOMOTICA CI AIUTA

In primis, una buona idea potrebbe essere quella di posizionare dei misuratori di assorbimento elettrico a monte dei tre elementi tipicamente alimentati ad elettricità, ovvero la pompa, il termoriscaldatore e l’impianto di illuminazione.

Misurare l’assorbimento non è tanto utile per rendersi conto dei consumi in sé (solitamente irrisori) quanto per rendersi conto se un elemento stia funzionando o meno. Come sappiamo, non è molto difficile riuscire, presso la propria domotica personale, a dedurre lo stato operativo di un elettrodomestico (vedi esempio via Home Assistant e Sonoff POW): questo è fondamentale per riuscire a capire se l’elemento elettrico stia funzionando o meno.

Sonoff TH e sensori
Sonoff TH e sensori.

Nel caso della pompa, questo monitoraggio sarebbe utile per essere allertati automaticamente – tramite notifica da parte della domotica – in caso di improvviso blocco della pompa stessa. Inoltre, il sensore di assorbimento può fungere anche da interruttore, consentendoci per quanto riguarda l’illuminazione di gestirla tramite domotica (manualmente o automaticamente, tramite pianificazioni). Accoppiato con un sensore di luminosità/UV (tipo il Broadlink A1 e-Air), sarebbe possibile attivare automaticamente l’illuminazione solo quando effettivamente ce ne fosse bisogno.

Altri elementi come il Sonoff TH-16/10 sono invece ideali per ottenere – tramite l’uso della sonda stagna – la temperatura istantanea dell’acqua. Questo apre a tutta una serie di scenari, dalla possibilità di essere allertati a fronte del superamento di certe soglie (acqua troppo fredda o troppo calda), a quella di fornire lo storico dell’andamento delle temperature in modo da tarare al meglio il proprio impianto. Anche il Meross Termoregolatore Digitale non è niente male, dato che è all-in-one, sensore, regolatore, presa elettrica, anche se non è domotico in senso stretto.

La combinazione della misurazione di assorbimento elettrico e la rilevazione della temperatura ci potrebbero inoltre aiutare ad essere anche allertati sull’eventuale guasto del termoriscaldatore: un mancato assorbimento e una temperatura che cala in modo anomalo potrebbe indicare un malfunzionamento. Cruciale, nel caso di alcuni tipi di acquari.

ALTRO

Esistono poi tutta una serie di funzionalità aggiuntive spesso domotizzabili con semplicità (utilizzando tecnologie semplici come il contatto pulito domotico o l’uso di infrarossi, o segnali radiofrequenza): si pensi alle mangiatoie e alle pompe dosometriche, oppure il controllo delle pompe di movimento, il controllo dell’erogazione dell’anidride carbonica e molto altro. L’adozione poi di semplici ed economiche strisce LED&controller Wi-Fi abilita anche la pianificazione e realizzazione di interessanti effetti di luce (simulazione alba/tramonto e molto altro).

In conclusione, è sempre bene tenere a mente che – avulsi dai nostri tradizionali HUB per la domotica personale – per Raspberry esistono anche progetti ad hoc di gestione acquario (come questi). Ah: perché non piazzare una IP Cam davanti all’acquario per poterselo godere anche da lontano? 😀


La domotica personale, quindi, a fronte di spese minime permette realmente di elevare il livello di monitoraggio e gestione del proprio acquario. Se si è esperti di acquari ma non di domotica, dove cominciare per orientarsi su questo mondo è certamente il nostro breve percorso di formazione.

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