È tutta italiana la soluzione pensata per integrare ai propri HUB personali, agli smart speaker più comuni e ad Apple HomeKit impianti domotici domestici basati su standard KNX oppure sulla linea BTicino MyHOME: si tratta di Easykon, un BRIDGE/Gateway espressamente concepito allo scopo dalla milanese FreedomPro.
Abbiamo avuto modo non solo di prenderne visione in modo astratto, ma anche di testare in laboratorio la versione concepita per integrare impianti basati su BTicino MyHOME (in tutto similare, se non per lo standard da integrare, alla versione KNX). Vediamo cos’abbiamo scoperto.
Uovo di colombo
Easykon si presenta come un modulo da montare su guida DIN realizzato in plastica autoestinguente di colore nero. Sul frontale presenta un pulsante per la prima configurazione affiancato a due, più piccoli, di test e reset. Sull’estremità superiore si trova la porta RJ-45 per la connessione Ethernet alla nostra rete domestica (assente, ed è un peccato, la connettività Wi-Fi) nonché i connettori per l’alimentazione necessaria al funzionamento (attenzione, l’installazione a quadro non significa necessariamente 220 volt: al contrario Easykon richiede un’alimentazione continua a 24v). Realizzato in materiali percettibilmente robusti, all’apparenza il prodotto si può definire semplice, persino banale: la sua vera forza più che nella sua estetica risiede, infatti, al suo interno.
Perché Easykon
Easykon nasce dalla volontà di FreedomPro di “aprire” e integrare vecchi impianti basati su BTicino MyHome (o KNX, altra variante) a tutte le tecnologie moderne quali smart speaker (Amazon Echo con Alexa, Google Nest con Assistant) e HUB per la gestione domotica (personali, come Home Assistant, oppure di mercato, in ecosistemi come Apple HomeKit), superando di fatto il limite della chiusura di questa tipologia di impianti, con tutte le implicazioni che ben conosciamo (mancanza di interoperabilità con altri sistemi, controllo da remoto eccetera).
Installazione e Configurazione
L’installazione di Easykon è semplice: una volta agganciato alla barra DIN (qualora disponibile), collegato via Ethernet e alimentato a 24v, il modulo è pressoché pronto a operare. A questo punto avremo bisogno dell’indirizzo IP assegnato all’unità: lo si potrà derivare facilmente tramite l’interfaccia web del proprio modem/router oppure con un qualsiasi tool di scansione reti (eg. Fing).
La schermata che apparirà sul browser sarà dunque quella relativa alla prima configurazione, la quale prevede anche la pressione del pulsante posto sul fronte del modulo. Relativamente a tale procedura, FreedomPro ci ha tenuto a precisare che rappresenta un vincolo di sicurezza imposto dalla Apple (verso la quale Easykon permette di esporre i servizi tramite lo standard HomeKit), poiché ritengono che tale misura di sicurezza permetta di escludere eventuali attacchi esterni basandosi sulla presenza fisica in prossimità del prodotto. Vale a dire: se sei fisicamente lì a premere il pulsante, è perché hai l’autorizzazione a usare quel prodotto. Quest’è.
Una volta premuto il pulsante, Easykon avvia uno scan della rete, al termine della quale mostrerà i risultati della ricerca presentando a video le entità recuperate dagli eventuali gateway Bticino MyHome rilevati (oppure gli elementi KNX, in base alla versione di Easykon che si è acquistata).
In questa schermata avremo quindi la possibilità di filtrare i risultati di ricerca secondo le categorie di entità che ci interessano (luci, termostati, prese e così via), ma soprattutto viene offerta la possibilità di modificare stati e attributi di tali entità, quali ad esempio il nome, la categoria di appartenenza, la possibilità di impostare una luminosità variabile (in caso di entità di tipo “Light”), un auto switch-off dell’entità e, più semplicemente, se rendere il dispositivo attivo o meno.
Attraverso il pannello delle impostazioni generali del modulo si ha poi la possibilità di ottenere le info generali del prodotto (ad esempio la versione del firmware), effettuare un backup/restore della configurazione, vedere le impostazioni del gateway BTicino MyHome e impostare la lingua di frontend (sono disponibili unicamente italiano e inglese).
Questo per quanto riguarda la configurazione interna, “locale” di Easykon.
Rapida, semplice, essenziale: l’installazione e la prima configurazione è veramente un battito di ciglia – e si fa una tantum.
Integrazione su Apple HomeKit
Sulla scocca frontale di Easykon troviamo l’adesivo che fonisce il QR Code per la configurazione col sistema Homekit di Apple. L’integrazione dei componenti è pressoché immediata, nonché estremamente banale: è sufficiente avviare l’applicazione e aggiungere il dispositivo, inquadrando il QR Code. Una volta inserito il codice numerico riportato sul fronte del dispositivo (disponibile inoltre su talloncino cartaceo all’interno della confezione, qualora il dispositivo si trovasse in una posizione scomoda), automaticamente tutte le entità precedentemente rilevate da Easykon in prima configurazione verranno automaticamente aggiunte alla nostra piattaforma. Da lì sarà possibile controllarle tramite l’app “Casa” di Apple, proprio come si trattasse di componenti nativamente compatibili con tale standard.
Integrazione su Amazon ALEXA/Google Assistant
L’esposizione delle entità rilevate e configurati in Easykon verso il mondo Amazon Alexa e Google Assistant è leggermente differente rispetto alla procedura per la casa di Cupertino. In questo caso è necessario recarsi a questo indirizzo, associare il proprio Easykon (il quale, già configurato localmente, “conosce” le risorse BTicino/KNX del proprio impianto) e poi installare sul proprio ecosistema Amazon Alexa / Google Nest la “skill” relativa a FreedomPro Easykon.
Una volta installata, sarà sufficiente autenticarsi con le medesime credenziali già usate per collegarsi al cloud FreedomPro: automaticamente, i proprio smart speaker “erediteranno” le entità relative ai vari componenti presenti sull’impianto mediati da Easykon.
Integrare su Home Assistant
Molto, molto interessante la possibilità di integrare nativamente Easykon col sempre più diffuso e apprezzato HUB personale Home Assistant. In questo caso è necessario collegarsi qui e, presso il proprio profilo, generare la chiave API che poi, presso il panello “Integrazioni” di Home Assistant, consentirà di configurare l’integrazione “FreedomPro“.
Effettuata l’integrazione, tutte le entità mediate tramite Easykon verrano importate sull’HUB, il che consentirà ovviamente la gestione manuale e automatica, nonché tramite smart speaker. Ovviamente, se si utilizza l’integrazione Home Assistant, non ha alcun senso utilizzare l’integrazione diretta con gli smart speaker di cui sopra: basterà infatti integrare Easykon con Home Assistant il quale, a sua volta integrato sugli smart speaker, sarà controllabile da essi (leggi approfondimento specifico).
Peccato per l’assenza di un supporto MQTT o API Rest: questo consentirebbe non solo a Home Assistant ma anche a molte altre realtà tecnologiche di interfacciarsi a Easykon. Chissà, magari in un futuro non troppo lontano un aggiornamento firmware potrebbe aprire a questa strada.
Considerazioni finali
FreedomPro ha fatto una scelta progettuale intelligente. Abbattere i limiti di un sistema chiuso fa parte della filosofia inDomus, pertanto non possiamo che apprezzare l’intento e il lavoro svolto dalla società meneghina. Easykon è un prodotto estremamente valido, ben realizzato, di facile installazione e, ancora più importante, di facilissima configurazione, proprio perché i passaggi richiesti all’utente sono davvero pochi ed elementari. Abbiamo apprezzato tutto di Easykon, dall’idea alla base al prodotto finito e installato.
Peccato l’assenza della connessione Wi-Fi, che ovviamente renderebbe l’unità facilmente configurabile senza la necessità di una rete cablata, nonché l’impossibilità di alimentare l’unità a 220v: dato che si monta a quadro, sarebbe particolarmente comodo collegare direttamente fase e neutro senza invece dovergli affiancare un trasformatore a 24v continui.
Non proprio economico il prezzo (poco più di 600€, attualmente in sconto a 425€ al momento della redazione del presente articolo), ma c’è da tener conto come non siano previsti in alcun modo abbonamenti o altri balzelli nascosti per lo sblocco di funzionalità più o meno fondamentali. È inoltre da tener conto che Easykon può rappresentare una valida alternativa per chi, dotato di un impianto domotico Bticino MyHome o KNX, volesse evitare di dover mettere mano all’impianto (e al portafogli) nel sostituire i propri attuatori e sensori per affrancarsi dal fastidioso lock-in di sistemi chiusi.
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