Alcune delle domande che più spesso circolano sulla nostra CHAT e sul nostro FORUM (nonché sui social, in generale) sono quelle legate all’ignoto del post-riprogrammazione di un componente Sonoff.
Come sappiamo, ITEAD Sonoff Smart Home è una linea di attuatori/sensori domotici basata su chip ESP8266 e ESP32 i quali, tramite semplici procedure di rapido apprendimento, possono essere “riprogrammati” al fine di slegarli dal firmware originale (il quale – oltre a varie limitazione – impone l’uso del cloud del produttore, con tutti gli eventuali problemi di sicurezza ad esso collegati) e dotarli di firmare alternativi, open source, i quali li aprono a tutta una serie di funzionalità aggiuntive.
È il caso dei noti firmware ESPHome e Tasmota, i quali appunto mettono a disposizione di questi economici ma versatili componenti svariati protocolli aggiuntivi, standard, nonché una serie di funzionalità non previste di fabbrica. Lo stesso risultato si ottiene utilizzando firmware quali ESPurna, ESPEasy, e altri. Tra i primi due preferiamo ESPHome, e qui vi spieghiamo perché.
Ma cosa succede dopo aver riprogrammato un Sonoff?
Innanzitutto, com’è ovvio, si perde immediatamente la compatibilità con l’app mobile ITEAD eWeLink. Anche i dispositivi precedentemente censiti/controllati con tale applicazione non saranno più raggiungibili.
Detta così pare una Caporetto!
Come faccio, quindi, a controllare i miei dispositivi?
WEB
La prima interfaccia verso un Sonoff riprogrammato (in base al firmware scelto) è, solitamente, quella web. In pratica si tratterà di collegarsi, tramite browser, a tale interfaccia usando come indirizzo l’ip del Sonoff stesso, ip deducibile tramite varie tecniche solitamente spiegate nelle guide di riprogrammazione.
Tale interfaccia permette di configurare (nonché controllare) il dispositivo in tutte le sue componenti e funzionalità; è il ponte di comando e la sala macchine allo stesso tempo. Questa interfaccia, però, ha lo svantaggio di dover esser evocata ogni qual volta si voglia controllare (per esempio la sua accensione/spegnimento) il dispositivo. Tale approccio non è ovviamente ottimale per l’uso di tutti i giorni, sopratutto in presenza di più componenti Sonoff.
PROTOCOLLI STANDARD
I firmware alternativi offrono l’implementazione di protocolli standard di controllo, quali l’HTTP (da non confondersi con l’interfaccia web), KNX e, sopratutto, MQTT. Nel caso di ESPHome, anche API Rest, come capita con l’integrazione di componenti dotate di firmware ESPHome verso, per esempio, Home Assistant.
Tali protocolli aprono alla possibilità di controllare i dispositivi riprogrammati tramite qualunque client che supporti tali protocolli standard. Per esempio, MQTT Buddy è un’app per Apple iOS che permette di definire degli switch “virtuali” i quali agiscano – utilizzando il protocollo MQTT – su attuatori che offrano tale protocollo (quindi, magari, un Sonoff riprogrammato).
N.b. A tal proposito si consiglia la lettura attenta della guida dedicata alla configurazione dei componenti MQTT nella propria domotica. |
Andiamo già meglio.
Torniamo infatti al concetto di strumento di gestione finale il quale ci permette di controllare il/i componente/i come facevamo precedentemente con l’app ITEAD eWeLink.
L’ultimo problema da risolvere è relativo al controllo remoto: dato che l’app eWeLink sfrutta(-va) il cloud del produttore quale “ponte” tra il Sonoff (originale) e lo strumento di gestione finale (lo smartphone), permettendoci di controllarlo ovunque ci si trovi. Perdendo la compatibilità con eWeLink questa funzione si va a perdere: la soluzione di cui sopra (l’esempio di MQTT Buddy) funziona infatti solo trovandosi sulla rete locale sulla quale giace il Sonoff modificato e il broker MQTT (sempre che non si decida – improvvidamente – di esporre quest’ultimo alla rete Internet o di utilizzare un broker esterno). Al di fuori della propria Wi-Fi, la cosa cessa di funzionare.
HUB PERSONALI
A questo punto ciò che ci salva – e motiva al 100% la modifica del firmware di un Sonoff – è l’utilizzo, per la propria domotica personale, di un HUB personale.
Qualunque HUB personale che si rispetti (Home Assistant, Homebridge, openHAB ecc.) possiede in sé la possibilità di definire in configurazione delle entità che controllino e ricevano/inviino comunicazioni tramite i protocolli standard di cui sopra. Tale componente software può essere eseguita su diversi sistemi, uno su tutti il Raspberry Pi.
Dato che le caratteristiche di un HUB personale sono:
- armonizzazione delle componenti domotiche;
- utilizzo di protocolli standard;
- controllo locale/remoto tramite applicazioni mobili (eg. Home Assistant Companion, Apple “Casa” HomeKit);
- può vedere le sue entità controllate dagli smart speaker (Google Nest, Amazon Echo);
viene da sé che lo strumento deputato al controllo pieno, standard, locale e remoto di un Sonoff riprogrammato sia l’HUB personale.
Dovrei quindi riprogrammare un Sonoff per controllarlo tramite HUB personale?
NO, o almeno non solo per questo: dovrei semmai dotarmi di uno strumento come l’HUB personale perché è la cosa giusta da fare se voglio dotarmi di una domotica ben realizzata, completa, sicura, funzionale, armonica. Il fatto di riprogrammare il firmware un Sonoff è solo una conseguenza che, tra i vari vantaggi, mi permette di armonizzarlo col resto della mia smart home basata su HUB.
SMART SPEAKER
Una precisazione sugli smart speaker va fatta: Tasmota fornisce un’emulazione Philips Hue/Belkin Wemo tale da permettere un diretto controllo tramite Amazon Alexa/ Google Assistant, i quali “vedono” direttamente il dispositivo come fosse un interruttore di quelle marche senza bisogno di altre configurazioni accessorie o di altri elementi come gli HUB personali.
In conclusione
La riprogrammazione di un componente ITEAD Sonoff Smart Home:
- slega dal vincolo d’utilizzo dell’app eWeLink e del relativo cloud del produttore;
- introduce protocolli standard e funzioni aggiuntive;
- ci permette di controllarlo tramite HUB personale e quindi permettergli di interagire con:
- altri componenti domotici che non siano della stessa linea prodotti;
- gli smart speaker
- con il controllo remoto offerto dall’HUB stesso.
Ecco perché riprogrammare un Sonoff è, di base, sempre un’ottima idea.
MQTT nella domotica personale: come configurare il broker e i vari client
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