Produttore: X-Sense Categoria: Sensore Tipologia: Sensore di rilevazione presenza fumo Tecnologia: Wi-Fi Difficoltà d’installazione: Bassa Semplicità d’uso: Alta |
Disponibilità: Amazon |
Revisione recensione: 1.1 |
Ragazzi, la sicurezza domestica è tutto. Prima ancora di parlare di sensori di altri mille tipologie, quelli a nostro avviso più importanti da introdurre da subito nella propria domotica personale sono quelli legati alla sicurezza, specialmente quelli dedicati a identificare la presenza di fumo (come nel caso della presente recensione) o di gas nocivi per la salute. Non ci stancheremo mai di strillarlo da queste pagine: la sicurezza prima di tutto, sempre.
Nella recensione di oggi testiamo un sensore di sicurezza dedicato alla rilevazione, importantissima, di presenza di fumo: è X-Sense XS03-WX, un componente Wi-Fi di X-Sense, evoluzione del modello precedente, il già da noi testato e apprezzato XS01-WT.
X-Sense è un’azienda sita in Delaware (US), Inghilterra e Germania e che dedica i propri sforzi specificamente – almeno ad oggi – alla realizzazione di componenti di sicurezza come il sensore da noi oggi testato, ma anche altri come rilevatori di monossido di carbonio e di movimento, intesi come sistemi di sicurezza antifurto veri e propri.
Caratteristiche
X-Sense XS03-WX appare come un tipico sensore di fumo fotoelettrico: un “duomo” delle dimensioni di circa 8 centimetri di diametro per circa cinque di altezza, realizzato in robusta plastica ABS. Ha un design accattivante, tale da avergli fatto conseguire il premio reddot 2022. Come il modello precedente, presenta certificazioni TÜV e CE su stadard UL 217 ed EN 14604:2005. La durata operativa stimata del sensore è di 10 anni, oltre la quale non può più essere utilizzato per decadimento dei componenti di rilevazione e quindi della relativa certificazione.
L’unità presenta sulla parte superiore (ovvero quella esposta) un foro dal quale esce l’eventuale segnale di segnalazione acustica a fronte della rilevazione di fumo (dichiarata una pressone sonora di 85 db a 3 metri); dalla parte opposta è presente il vano batteria (monta una CR123 sostituibile della durata di un anno), un pulsantino per il pairing in modalità AP e degli incastri per il montaggio su staffa murale (inclusa).
Sul lato troviamo invece il pulsante di test: la pressione invoca il test interno al sensore e l’emissione del segnale di rilevazione. Su tutta la circonferenza è infine anche presente una piccola grata metallica che nasconde il sensore vero e propro e che consente, per l’appunto, il passaggio dell’aria (e quindi dell’eventuale fumo da rilevare): a differenza del modello precedente, l’area della griglia appare molto più ampia, garantendo forse un’indiretta, maggiore sensibilità ai fumi. Si tratta di una nostra personale considerazione non supportata, però, da dati oggettivi.
Anche questo XS03-WX presenta anche le tipiche funzionalità smart: si tratta, come anticipato, di un componente Wi-Fi (2.4 GHz) il quale si appoggia sull’ambiente di gestione X-Sense per il coordinamento delle funzioni, la configurazione e l’alerting in caso di rilevazione del fumo.
L’app utilizzabile per la gestione dell’X-Sense XS03-WX è per l’appunto X-Sense Home Security (anche in questo caso, per Android o iOS): purtroppo, a differenza del modello precedente XSX1-WT, non è supportato dall’ecosistema Tuya.
Il sensore, comunque, lavora in modo autonomo anche in assenza di configurazione wireless: in caso di rilevazione, con o senza connessione, innesca automaticamente la propria sirena. L’installazione avviene solitamente sul soffitto, oppure anche in verticale, purché vicino al soffitto (il motivo è ovvio: il fumo da combustione tipicamente è caldo, quindi tende a salire, quindi viene rilevato più velocemente in quella posizione).
Esperienza d’uso
Come sempre per questo tipo di test, abbiamo provato questo nuovo modello della X-Sense in un ambiente domestico.
Innanzitutto è bene sapere che il sensore non prevede una regolazione di sensibilità, la quale è pre-impostata e dobbiamo dire lo è su un valore “medio”. Serve abbastanza fumo per far scattare l’allarme: la cottura (bruciatura) di un hamburgher che ha prodotto un po’ troppo fumo in cucina lo ha fatto per esempio scattare (era posizionato poco lontano dal punto di cottura e ma il fumo, va detto, era abbondante). Abbiamo provato a farlo scattare con un fil di fumo di sigaretta e il sensore non ha rilevato la concentrazione: evidentemente è tarato per evitare falsi positivi, cosa che col modello precedente era più facile accadesse, in quanto un pelo più sensibile.
L’applicazione permette non solo di ricevere un avviso in caso di rilevazione, ma anche di silenziare l’allarme in caso di falso positivo (o in qualunque caso lo so voglia fare).
Peccato l’assenza di un eventuale sensore di temperatura, presente tavolta in altri sensori di questo tipo. Abbiamo misurato la pressione sonora dell’allarme: sugli 85 db a 3 metri dichiarati dal produttore, anche da noi rilevati con una misurazione puntuale. Si sente forte e chiaro anche a buone distanze: il rumore è piuttosto fastidioso e penetrante. Come giusto che sia.
L’applicazione consente di consultare il sensore (rilevazione di allarmi in tempo reale con notifica, oppure storico degli eventi occorsi) nonché di configurare tutti i dettagli dello stesso, dai comportamenti da tenere in caso di fault o mancanza di connessione, e molto altro.
Peccato l’assenza di sensori collaterali, come eventualmente di umidità e temperatura, oppure VOC, come capita per esempio in modelli come il Develco. La batteria è di un tipo piuttosto capiente (CR123) la quale garantisce una durata di almeno un anno, valore importante considerata la natura Wi-Fi del sensore.
Integrabilità
A differenza del modello precedente XS01 (appartenente all’ecosistema Tuya), il prodotto risulta chiuso, in quanto l’ecosistema Cliud X-Sense per ora non pare esporre API pubbliche tali da consentire lo sviluppo di componenti utili all’integrazione verso qualsiasi HUB personale (come Home Assistant, Domoticz, Homebridge, openHAB eccetera).
C’è da sperare, data la buona qualità del prodotto, che presto venga “aperto” o l’eosistema X-Sense o che venga quantomeno aggunto a quello Tuya così come per il modello precedente.
Per quanto riguarda altri ecosistemi, X-Sense dichiara compatibile il sensore con Amazon Alexa e Google Home. Niente IFTTT nè Samsung SmartThings o altro.
Valutazione
Qualità costruttiva | |
Funzionalità | |
Uso: qualità ed esperienza | |
Compatibilità e integrabilità | |
Innovazione | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Media
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N.b. La spiegazione di questi parametri di valutazione è illustrata in dettaglio su questa scheda. |
Complessivamente continuiamo a preferire l’XS01, ovvero il modello precedente a questo X-Sense XS03-WX il quale è, più che altro, bello. Quanto a sensibilità questo nuovo ci è parso un po’ meno sensibile (ma d’altra parte i test che possiamo fare noi sono assolutamene empirici, essendo sensori certificati non possiamo che fidarci sul fatto che siano più che appropriati all’uso), ma sopratutto il vero limite è l’attuale impossibilità nell’integrazione con gli HUB personali: solo Alexa e Google Home (che di certo non sono veri HUB) è un po’ pochino.
Comunque sia rimane un buon prodotto, senza infamia e senza lode. Disponibilità: Amazon |
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