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⭐️ Recensione: Amazon Ring Intercom, la soluzione facile e per tutti per domotizzare il citofono

⭐️ Recensione: Amazon Ring Intercom, la soluzione facile e per tutti per domotizzare il citofono

Produttore: Ring LCC (an Amazon Company)
Categoria: Sensore / Attuatore
Tipologia: Domotizzazione impianti citofonici
Tecnologia: Wi-Fi 2.4 GHz
Difficoltà d’installazione: Medio/bassa
Semplicità d’uso: Alta
DisponibilitàAmazon
Revisione recensione: 1.1
Amazon Ring Intercom
HABEMUS!

Alzi la mano chi, negli ultimi 4-5 anni, non abbia letto almeno una volta di qualcuno alla ricerca di una soluzione chiavi in mano per domotizzare il proprio citofono – qualora non foste persino voi, in prima persona. Soluzioni o idee se ne sono lette di ogni, ma è oggi, finalmente, che Amazon (pardon, Ring) mette il cappello sulla sedia della questione e propone la prima, vera soluzione integrata che consente virtualmente a chiunque di rendere smart un qualsiasi comune impianto citofonico.

Ring Intercom è l’attesa risposta.
Scopriamolo assieme.

Caratteristiche

Ring Intercom è un elemento particolarmente semplice da spiegare e descrivere, da oggi parte del novero di componenti per smart home della famiglia Ring. Sostanzialmente è uno “scatolotto” da posizionarsi fisicamente accanto a un comune citofono (e alcuni modelli di videocitofoni) e in grado di evolverlo in chiave “smart”: in pratica, rende possibile – pur mantenendo intatto l’uso tradizionale del citofono – di comunicare attraverso lo smartphone con chi “suona” al citofono, anche trovandosi lontani da casa, consentendo persino di attuare l’apertura del varco (portone, cancelli ecc.) collegato all’impianto. Come essere a casa, pur non essendoci.

Alimentato a batteria ricaricabile a lunga durata (circa tre mesi), si compone di un kit dotato di diversi connettori che consentono l’installazione su un bacino davvero enorme di diversi modelli, anche piuttosto antichi, di citofono. Come vedremo, Ring mette a disposizione gli strumenti per verificare il grado di compatibilità di Intercom col proprio impianto.

Un’unità è un parallelepipedo a base quadrata in robusta plastica di 109 x 109 x 31,5 mm installabile a muro via biadesivo o viti a pressione (entrambi inclusi). Il corpo principale è coperto da un coperchio trattenuto magneticamente e orientabile nei quatto versi, così da consentire il montaggio dell’unità sopra, sotto o ai lati del citofono, pur mantenendo l’aspetto estetico previsto, ovvero con la piccola scritta “Ring” in basso e il LED di stato circolare al centro.

Dotato di connettività Wi-Fi 2.4 GHz, l’unità funge sostanzialmente da BRIDGE/Gateway tra la rete wireless connessa a Internet e il citofono vero e proprio, al quale si collega tramite un piccolo fascio di cavi (ce ne sono inclusi tre, diversi, per garantire la massima compatiblità con un gran numero di impianti). Collegandosi in parallelo al citofono, come già detto quest’ultimo continua comunque a funzionare in continuità, nel modo tradizionale.

Installazione

Per una volta, l’installazione “logica” avviene prima della fisica. Accendendo l’unità tramite l’inserimento della batteria e utilizzando poi l’app Ring Always Home (per Android e iOS), in pochi istanti si provvede infatti all’accesso di Intercom sulla propria rete Wi-Fi: un passaggio elementare ma fondamentale per attivare, in prima istanza, lo strumento.

Superata la prima configurazione logica, l’app Ring interroga l’utente prima sul brand e poi sul modello specifico di citofono a propria disposizione: un wizard passo-passo piuttosto ben fatto spiega come collegarlo fisicamente al citofono.

N.b. Come detto, Ring Intercom è compatibile con un’enorme quantità di modelli di citofono. Per verificare se il proprio lo sia, basta consultare questo indirizzo.

Noi l’abbiamo testato su un modello URMET 1030 (analogo a decine di altri modelli dello stesso brand) e, seguendo le istruzioni passo passo, l’attività di installazione non ci ha preso più di una decina di minuti. Si tratta di una procedura davvero banale, per quanto variabile da modello a modello: l’app spiega quali contatti prendere in considerazione e come collegarli in funzione del modello.

Al termine dell’installazione, l’app Ring effettua un test funzionale all’utente allo scopo di verificare che, sempre tramite l’app, la comunicazione audio bidirezionale funzioni e che si riesca ad aprire il varco collegato all’Intercom. Finita la procedura, il tutto sarà pienamente operativo.

L’installazione fisica definitiva accanto al citofono avviene, come detto, tramite il tenace biadesivo presente sul retro dell’unità (da applicarsi però su muri puliti e non “farinosi”) oppure tramite due stop murali da 8 mm.

Uso e impressioni

Ring Intercom è tanto semplice da apparire quasi banale, anche se non lo è affatto. Innanzitutto è “trasparente” al citofono, ovvero lascia che continui a funzionare come ha sempre fatto, né più né meno. Ovviamente è trovandosi lontani da casa, a dare il suo meglio: quando qualcuno “suona al citofono”, arriva una notifica sul cellulare la quale, una volta aperta, consente di rispondere alla chiamata. 

Ring Intercom - Notifica

Da lì in poi la mimica di funzionamento è pari a quella di una chiamata telefonica, avendo ovviamente cura di rispondere “chi è” e non “pronto” 😆. Dal pannello dell’app è possibile, durante una chiamata (ma anche in qualsiasi momento fuori da una chiamata) aprire il varco al quale è connesso il citofono.

A di là di queste funzioni “base”, Ring Intercom consente, tramite l’app, di definire una cerchia di persone autorizzate ad aprire il varco tramite l’app in orari prestabiliti, oppure dare accesso completo alle funzionalità (voce e apertura). Il primo caso è quello legato ai corrieri Amazon che, collegando il proprio account, potranno aprire in autonomia il portone allo scopo di consegnare un pacco.

Come funziona, Ring Intercom? Bene. Lo abbiamo testato varie volte durante la prima settimana di utilizzo e non abbiamo riscontrato alcun tipo di malfunzionamento: l’app è lesta nel notificare la scampanellata, la risposta – sebbene con un paio di secondi di latenza – è nitita e intelleggibile sia per chi suona sia per chi risponde. La batteria, dopo una settimana, è ancora al 100% – come da attese, visto che la ricarica è prevista ogni tre-quattro mesi circa. Peccato però l’assenza di un connettore sull’unità utile per collegarla a una fonte di alimentazione esterna alternativa alla batteria.

A chi serve?

Beh, dipende. Può risultare particolarmente utile a chi si assenta spesso e volentieri – è chiaro che una casa con perenne presenza di inquilini non ne abbia bisogno – e, magari, attende delle consegne o altro. In questo Ring Intercom è una soluzione efficacissima. Per tutti, sicuramente è comodo e sicuro poter rispondere sempre e comunque. Pensiamo al comportamento dei ladri: spesso, la prima verifica che fanno è quella di citofonare per verificare se casa sia vuota o meno. Ecco fatto che con Ring Intercom il problema è risolto all’origine.


Integrabilità domotica

In termini di integrabilità domotica, Ring Intercom dispone di un set API che consentono una piena integrazione con qualsivoglia ambiente terzo tramite cloud Ring. Un esempio è il Ring-MQTT, un progetto open source che permette di collegarsi da una parte al cloud Ring e dall’altra, tramite protocollo MQTT, a qualsivoglia altro ambiente che supporti MQTT – quindi, migliaia di realtà operative.

N.b. Se non si sa di cosa si stia parlando, forse prima è il caso di leggere questa scheda.
HOME ASSISTANT

Il più adottato worldwide tra gli HUB personali open source è, motivamente, Home Assistant, il quale è dotato di un componente nativo che solitamente consente ai dispositivi Ring di essere pienamente integrati sull’HUB. Alla data della redazione del presente test&review, Ring Intercom è incluso nei componenti compatibili.

In alternativa (anche se il componente ufficiale non ha particolari problemi) abbiamo usato il componente Ring-MQTT (vedi guida) il quale, come ci aspettavamo, ha dato ottimi risultati. Ring Intercom viene integrato dando vita a una serie di entità particolarmente apprezzabili, come un sensore binario che diventa “on” quando qualcuno suona al citofono, un sensore relativo alla batteria e altro:

Ring Intercom - Home Assistant
l’elenco delle entità frutto dell’integrazione con Home Assistant.

Quindi, in un modo o nell’altro sì, Ring Intercom può serenamente essere integrato a Home Assistant.

Naturalmente, l’integrazione con Home Assistant rende Ring Intercom anche implicitamente compatibile con Apple HomeKit, compatibilità di base non prevista dal prodotto.

Vetrina - Offerte del giorno
HOMEY

Homey di Athom ha una sua app di integrazione, la quale però  consente – alla data di scrittura della recensione – l’integrazione di Ring Intercom. Valgono anche le medesime considerazioni fatte per Home Assistant, inclusa quella di poter utilizzare Ring-MQTT come ponte di integrazione, al netto di questa, comunque, funzionante.

openHAB e Domoticz

Questi due HUB personali sono dotati di componenti per l’integrazione, anch’essi in via di aggiornamento. Mal che vada, MQTT è sempre una strada alternativa.

HOMEBRIDGE

Homebridge dispone di un componente specifico per l’integrazione, ma lo diciamo giusto per dovere di cronaca. Ormai, chi vuole rendere Apple HomeKit compatibile un qualche dispositivo non nativamente predisposto lo fa attraverso Home Assistant o altri HUB. Lunga vita a Homebridge.

Ring Intercom - Contenuto package
il contenuto della confezione.

Valutazione

Valutazione di dettaglio:

Qualità costruttiva
Funzionalità
Uso: qualità ed esperienza
Compatibilità e integrabilità
Innovazione
Rapporto qualità/prezzo
Media
N.b. La spiegazione di questi parametri di valutazione è illustrata in dettaglio su questa scheda.

Ring Intercom - BoAFa due cose e le fa bene: rispondere al citofono e aprire il portone/varco. Questo è Ring Intercom, un componente semplice, persino banale da installare e certamente da usare, che innalza con grande semplicità il livello di smartness della propria abitazione (o ufficio, o altro ambiente).

Per alcuni potrebbe sembrare una soluzione poco utile, ma la è per tutti in chiave sicurezza, tanto per cominciare: la possibilità di rispondere sempre al proprio citofono mette in primis al sicuro da malintenzionati il proprio ambiente; al di là di questo, certamente secondario, la possibilità di rispondere “da remoto” al proprio citofono è, per tutti, un must have. Abbiamo aspettato a lungo, ma secondo noi l’attesa è valsa la pena: AWARD inDomus anche solo per la semplice efficacia di una soluzione per molti benedetta.

DisponibilitàAmazon

Pros
  • Elementare e geniale
  • Facile da installare
  • Batteria ricaricabile dalla lunga durata
Cons
  • Peccato l’assenza di un’alimentazione esterna

inDomus AWARD

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