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Sonoff POW: calibrare la rilevazione d’assorbimento con Tasmota

Sonoff POW: calibrare la rilevazione d’assorbimento con Tasmota

SCOPI DEL PROGETTO:
  • Regolare in modo il più possibile preciso la calibrazione del sensore di assorbimento (e di conseguenza di consumo) dell’attuatore Sonoff POW
  • Livello di difficoltà: basso
  • Costo: n.a.
CONCETTI AFFRONTATI:
  • Configurazione software
COMPONENTI SOFTWARE UTILIZZATE:
DISPOSITIVI FISICI UTILIZZATI:
  • Un Sonoff POW
  • Un computer di appoggio per accedere all’interfaccia web di Tasmota
PROGETTO MAGGIORMENTE INDICATO PER:

Tutti gli ambienti

NOTE E DISCLAIMER
  • qualsiasi eventuale modifica agli impianti domestici dev'essere progettata e realizzata SOLO da personale qualificato;
  • qualsiasi modifica non prevista attuata in proprio è a propria responsabilità personale nonché a proprio rischio e pericolo (i contenuti della presenta pagina hanno infatti puro scopo didattico) e fa decadere garanzia, omologazioni e certificazioni di qualità; dei dispositivi interessati;
  • tutte le tecniche descritte si intendono applicate a software e firmware aggiornati alle ultime versioni disponibili;
  • gli articoli di inDomus sono totalmente indipendenti e non sponsorizzati. Se mai questo cambiasse, verrà segnalato chiaramente sulle pagine oggetto di sponsorizzazione;
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Revisione progetto: 1.0

ITEAD Sonoff POW R2

Abstract

Sonoff POW è un attuatore/sensore particolarmente apprezzato per robustezza, affidabilità e relativa economicità. Dotato di un singolo canale, oltre ad essere sostanzialmente un interruttore intelligente Wi-Fi consente anche di misurare attivamente la corrente e il voltaggio che lo attraversa, di conseguenza anche l’assorbimento istantaneo. Il modello R2, in grado di sopportare carichi fino a 16A (4 KW circa), è particolarmente apprezzato anche per il controllo e il monitoraggio di elettrodomestici a carico medio/alto.  A differenza di altri sensori (come ad esempio lo Shelly EM, o il PZEM), il Sonoff POW è per l’appunto un sensore attivo, ovvero misura corrente e tensione in transito al suo interno (i sensori citati, invece, utilizzano dei toroidi o comunque sistemi passivi).

L’adozione del firmware Tasmota (vedi anche guida per l’installazione) consente di liberare il componente dal firmware originale abilitando l’integrazione con gli HUB personali più disparati, in quanto lo abilita allo standard di comunicazione MQTT.

Sonoff-Tasmota POW R2 Web Interface
un esempio di metriche censite tramite firmware Tasmota.

Purtroppo però è stato appurato che la semplice installazione del firmware Tasmota non è sufficiente al corretto funzionamento dell’unità: la lettura dell’assorbimento istantaneo è, per lo più, imprecisa. Questo perché il firmware va calibrato rispetto alla sensibilità specifica dell’unità la quale, a quanto pare, varia da esemplare a esemplare.

Va da sé che una lettura erronea possa portare a sostanziali errori nel calcolo dei consumi, oltre a una cattiva valutazione dei picchi di assorbimento, informazioni essenziali per la gestione in automazione presso la propria domotica personale.

Questo mini-progetto illustra i passi operativi per provvedere, dopo l’avvenuta riprogrammazione dell’unità con firmware Tasmota, alla sua calibrazione.

Si parte

Metro di paragone

Per calibrare il Sonoff POW ciò di cui abbiamo bisogno è un valore di riferimento. Proprio come per i termometri, che idealmente è sufficiente immergerli nell’acqua bollente per ottenere il riferimento dei 100 gradi centigradi, nel nostro caso abbiamo bisogno di un’utenza che assorba un valore noto (e costante, espresso in Watt) da applicare al Sonoff POW, così da calibrarlo di conseguenza.

Il nostro consiglio spassionato è quello di utilizzare un porta-lampadina e una lampadina semplice (non quelle dotate di circuiteria elettronica, come per esempio le ZigBee della linea Philips HUE e similari), una a filamento andrà più che bene.

lampadina su portalampada
una semplice soluzione.

Una volta installato il portalampada sulle due uscite Linea/Neutro del Sonoff POW (attenzione a montare correttamente sia questi contatti che quelli di alimentazione), ciò che sarà necessario fare è appuntarsi il valore nominale in Watt stampigliato sulla lampadina (in questo caso, 30 Watt).

Vetrina Promo

Calibrazione

Effettuare la calibrazione è ora piuttosto semplice. Collegandosi all’interfaccia web di Tasmota, innanzitutto accendere la lampadina e attendere qualche secondo, giusto il tempo di portarla alla temperatura e all’assorbimento nominale.

A questo punto la lampadina dovrebbe assorbire il proprio valore nominale in Watt, il quale dovrebbe essere riportato alla voce “Power” presso l’interfaccia web di Tasmota.

Tasmota Sonoff POW R2 - Interfaccia Web - Power
la voce che indica l’assorbimento istantaneo.

Se il valore indicato è il medesimo di quello stampigliato sulla lampadina, allora non vi è alcun bisogno di calibrare – ma difficilmente sarà così. Se il valore è diverso – anche di un solo Watt – a questo punto sarà necessario calibrare.

Accedere dunque alla voce di menu “Console“.

A questo punto introdurre il comando:

PowerSet X

dove X è il valore di assorbimento nominale della lampadina in uso. Questo indicherà al firmware Tasmota che il carico attuale è quello indicato, così da ricalibrarsi internamente da sé.
Nel nostro caso, trattandosi di una lampadina da 30 Watt, il comando sarà:

PowerSet 30

La risposta in console dovrebbe essere la seguente:

stat/Sonoff/RESULT = {“PowerSetCal”:X}

dove X è il valore parametrico di calcolo applicato alla relazione Volt*Ampere utilizzato da Tasmota per il calcolo real-time dell’assorbimento.


A questo punto, tornando alla pagina web principale di Tasmota, la voce “Power” dovrebbe essere allineata al valore nominale in Watt della lampadina in uso, confermando l’avvenuta calibrazione. Come controprova basterà sostituire la lampadina con una diversa, dall’assorbimento nominale diverso, e verificare che la voce “Power” sia aggiornata con il nuovo, corretto valore di assorbimento.


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