SCOPI DEL PROGETTO:
CONCETTI AFFRONTATI:
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COMPONENTI SOFTWARE UTILIZZATE:
PREREQUISITI:
DISPOSITIVI FISICI UTILIZZATI:
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GUIDA INDICATA A UTENTI CON ISTALLAZIONE:![]() |
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NOTE E DISCLAIMER
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Revisione progetto: 1.0 |
Abstract
Rendere domotica l’illuminazione domestica è per lo più una buona idea. L’adozione di queste tecnologie permette infatti non solo di controllare in modo “smart” i punti luce, ma molto altro. Uno degli esempi più semplice è quello di consentire agli utenti di illuminare le stanze con più punti luce anziché i tradizionali, singoli lampadari: questo perché avendo a disposizione la domotica, i vari punti luce distribuiti in una stanza possono venire controllati “come fossero uno” (cosa che nella normalità non si potrebbe fare, costringendo l’utente ad accendere e spegnere, manualmente, ogni punto luce).
Esempio che viene buono per spiegare il senso di questo mini-progetto, il quale illustra una tecnica (anzi, due) per raggruppare più punti luce laddove si sia adottato Home Assistant, un HUB personale software gratuito tra i più potenti e configurabili.
Le luci, su Home Assistant
Come saprà chi utilizza da un po’ l’HUB personale Home Assistant, le luci integrate ad esso fanno tutte capo al componente “Light“, il quale genera entità solitamente dalla nomenclatura “light.nome_entita“.
Le luci, ovviamente, variano di tipo in tipo: ne esistono alcune in grado di essere solo accese/spente, alcune sono regolabili nell’intensità, altre sono regolabili anche sul piano dell’emissione del colore e/o della temperatura della luce bianca.
Le piattaforme di integrazione collegate a tale componente per le integrazioni delle luci sono le più disparate: da quelle più elementari basate su integrazioni “Cloud” (come per esempio quelle di sistemi d’illuminazione Nanoleaf) a quelle un po’ più complicate basate su MQTT (come per esempio l’integrazione degli Shelly RGBW) e molte, molte molte altre (vedi elenco completo).
Su Home Assistant esiste, tra le varie sopra elencate, una piattaforma di integrazione molto particolare: si tratta di “Light Group” la quale serve, sostanzialmente, a creare entità luce a partire dal raggruppamento di altre entità luci già integrate.
Raggruppamento
Ipotizziamo di avere tre punti luce in sala (indipendentemente dalla piattaforma/e usata/e per la loro integrazione) chiamati:
- light.faretti
- light.angolo
- light.nanoleaf
Ipotizziamo poi di volerle gestire come fossero una sola. Aggiungiamo alla configurazione di Home Assistant del codice analogo al seguente:
light:
- platform: group
name: sala
entities:
- light.faretti
- light.angolo
- light.nanoleaf
il prodotto di tale configurazione è la nascita di un’entità chiamata light.sala che, a tutti gli effetti, agisce contemporaneamente su tutte le entità di tipo “Light” incluse nella sua definizione.
SERVIZI E COMPORTAMENTO
La cosa interessante di questa entità è la possibilità di utilizzarla sfruttando i tipici servizi del componente “Light”. Banalmente, l’uso del servizio light.turn_on e light.turn_off consente di accendere i punti luce in blocco, ma cosa accade se nell’elenco delle entità che definiscono il raggruppamento vengono incluse entità dalle caratteristiche più diverse?
Torniamo all’esempio di cui sopra. Immaginiamo che light.faretti e light.angolo siano semplicemente in grado di essere accese o spente, mentre light.nanoleaf, per sua natura, consenta la regolazione di intensità luminosa (nonché dei colori e altro).
Attuando il servizio light.turn_on in questo modo:
- service: light.turn_on
target:
entity_id: light.sala
data:
brightness: 130
rgb_color: [255,0,0]
ciò che accadrà è che light.faretti e light.angolo verranno semplicemente accese, mentre light.nanoleaf provvederà a regolarsi in base alle impostazioni del campo data.
È quindi chiaro come entità eterogenee (nelle caratteristiche) incluse in un raggruppamento luci possano coesistere senza particolari problemi.
Alternativa
Eventualmente, l’alternativa più classica per il raggruppamento delle luci (come di qualunque altra tipologia di entità) è quella di utilizzare i classici gruppi di Home Assistant:
group: sala: entities: - light.faretti - light.angolo - light.nanoleaf
In questo modalità l’entità generata è group.sala, la quale funziona concettualmente analogamente a come sopra spiegato. Noi però vi sconsigliamo di raggruppare le luci in questo modo: è chiaramente più sensato raggruppare logicamente delle luci in un’unica entità di stessa natura, piuttosto che in un gruppo – sebbene, come detto, gli effetti siano pressoché analoghi.
⚠️ Se di Home Assistant ne sai poco ma sei interessato a capirne di più, ti suggeriamo di partire da qui. |