SCOPI DELLA GUIDA
TEMI AFFRONTATI:
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COMPONENTI SOFTWARE UTILIZZATE:
DISPOSITIVI FISICI UTILIZZATI:
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GUIDA MAGGIORMENTE INDICATA PER: |
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NOTE E DISCLAIMER
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Revisione guida: 1.3 |
Abstract
Mini PC e Intel NUC sono mini-computer solitamente forniti di sistema operativo pre-installato, tipicamente Microsoft Windows. In base al fatto che essi vengano acquistati per essere utilizzati come effettive postazioni di lavoro piuttosto che come server per la propria domotica o altro, è possibile che l’utente necessiti di una completa re-installazione del sistema operativo, magari scegliendone uno più appropriato al ruolo previsto.
Chi usi per esempio questi computer per l’uso in domotica – tema che trattiamo principalmente su inDomus.it – potrebbe voler abbandonare Windows in luogo di Linux Debian o altre soluzioni, così da ospitarvi servizi come Home Assistant e molti altri.
In questa guida passo-passo illustriamo come provvedere a una installazione del sistema operativo Linux Debian in versione 11, chiamata in codice “Bullseye”.
N.b. Nella guida vengono fatte distinzioni rispetto all’installazione con scopo “server” o “client”, ovvero se la destinazione d’uso del computer che si va a installare sia quella di rimanere sempre acceso per erogare servizi (eg. la propria domotica personale) oppure se venga usato come postazione tradizionale per l’uso quotidiano d’ufficio, personale o altro. |
Si parte
- Le connessioni
- Prima dell’accensione
- Installer
- Installazione del sistema operativo
- Post installazione
- Utenti server
Le connessioni
Innanzitutto, è necessario effettuare tutti i collegamenti minimi per il primo utilizzo.
La lista di ciò che serve inizialmente è:
- una tastiera e un mouse USB;
- un cavo HDMI; da collegarsi da una parte al mini-computer e da una parte sul monitor o alla TV;
- un cavo ethernet per collegare il mini-computer al modem/router di casa (in assenza di rete Wi-Fi) e fornirgli così accesso a Internet;
- un monitor o una TV con ingresso HDMI;
- l’alimentatore del mini-computer in questione.
Tali connessioni rimarranno connesse anche dopo l’installazione solo qualora l’uso che si vorrà fare del computer target installato come da presente guida sarà quello “d’ufficio”, ovvero come postazione fissa client. Diversamente, se si sta installando tale computer a scopo server (ovvero “sempre acceso” per l’erogazione di servizi diversi), tali connessioni potranno essere rimosse successivamente alla prima installazione (a parte l’alimentazione, ovviamente) , in quanto il server verrà amministrato da remoto tramite strumenti diversi, che vedremo in seguito.
Prima dell’accensione
Prima di avviare il mini-computer è necessario caricare l’installer (ovvero il programma di installazione) del sistema operativo su una chiavetta USB; tale software verrà poi eseguito dal mini-computer per effettuare l’installazione vera e propria del sistema operativo. Questa guida illustrerà sì come installare Linux Debian, ma in realtà la tecnica è più o meno la medesima anche per altri sistemi operativi compatibili.
Per caricare l’installer sono necessari:
- un computer di supporto (Windows, Apple o Linux) – può essere anche lo stesso mini-computer, usato inizialmente per preparare l’installer prima di reinstallare il sistema operativo;
- l’immagine del sistema operativo da installare (nel nostro caso Linux Debian o, come detto, altri);
- una chiavetta USB (installando Linux Debian, di taglio minimo da 1GB).
Installer
Per caricare l’installer del sistema operativo sulla chiavetta USB le procedure variano in base al mini-computer “target”, rispetto alla sua architettura hardware.
Scaricarlo da internet
Prima di tutto, bisogna scaricare da internet l’ultima immagine disponibile del sistema operativo.
Per quanto riguarda Linux Debian:
- immagine per mini-computer con architettura Intel 64bit (x86-64);
- immagine per mini-computer con architettura ARM 64bit (aarch64);
- altre immagini (32bit e altro);
Si consiglia di utilizzare uno dei primi due link: il più adottato è il primo, ma alcuni Mini PC con architettura ARM avranno bisogno del secondo. Se si è in dubbio quale dei due (se Intel o ARM), verificare sulla scheda tecnica del proprio mini-computer (o computer che sia).
Caricarlo sulla chiavetta USB
È possibile farlo tramite un tool grafico (a seguire) oppure da riga di comando (CLI), a scelta.
Tramite tool
L’opzione più semplice per caricare l’installer appena scaricato sulla chiavetta USB è quella di utilizzare un semplice tool ad interfaccia grafica. In questa guida prenderemo in considerazione l’uso di Balena Etcher, un elementare tool per Windows, macOS e Linux.
La procedura quindi è la seguente:
- scaricare e installare il software Balena Etcher sul computer di supporto;
- collegare la chiavetta USB al computer di supporto;
- eseguire Balena Etcher sul computer di supporto;
- selezionare l’installer appena scaricato;
- selezionare la chiavetta USB;
- cliccare “Flash!” per caricare l’installer;
- attendere il completamento del task.

Terminata la procedura (la quale sarà più o meno veloce in base alla velocità dell’interfaccia USB), sarà possibile scollegare la chiavetta USB e passare all’installazione vera e propria del sistema operativo.
Tramite riga di comando (CLI)
Dopo aver scaricato l’installer, il suo caricamento sulla chiavetta USB è effettuabile anche via riga di comando.
Procedura MAC
Collegare la chiavetta USB al mac ed eseguire sull’app Terminal:
diskutil list
Smontare la chiavetta USB col comando:
diskutil unmountDisk /dev/disk<NUMERO_DISCO>
Effettuare l’installazione dell’immagine tramite il comando:
sudo dd bs=1m if=NOME_IMMAGINE of=/dev/rdisk<NUMERO_DISCO> conv=sync
sudo dd bs=1m if=firmware-11.x.x-amd64-netinst.iso of=/dev/rdisk4 conv=sync
Terminata la procedura (la quale sarà più o meno veloce in base alla velocità dell’interfaccia USB), sarà possibile scollegare la chiavetta USB e passare all’installazione vera e propria del sistema operativo.
Procedura Linux
Collegare la chiavetta USB al computer linux e, da terminal, eseguire:
lsblk
dd bs=4M if=NOME_FILE of=/dev/sdX conv=fsync
Terminata la procedura (la quale sarà più o meno veloce in base alla velocità dell’interfaccia USB), sarà possibile scollegare la chiavetta USB e passare all’installazione vera e propria del sistema operativo, a seguire.
Installazione del sistema operativo
Per avviare l’installer è necessario che, all’avvio del mini-computer, esso provveda a utilizzare per il boot la chiavetta USB appena preparata anziché la partizione principale di cui di base è dotato.
Per far sì che ciò accada possono esserci due strade:
- all’accensione, premere il tasto della tastiera che consente di scegliere “al volo” quale unità utilizzare per il boot (spesso “F2” o “F10”);
- accedere al menu del BIOS del mini-computer e indicare che, in presenza di una chiavetta USB inserita in una delle porte, si usi quella primariamente per il boot anziché la partizione primaria.
Effettuare dunque una prova: inserire la chiavetta USB e, all’avvio, verificare se la primissima schermata che appare indichi quale tasto eventualmente poter premere per scegliere quale unità utilizzare all’avvio. Se indicato, premere il pulsante e poi provvedere a selezionare la propria chiavetta USB (la quale dovrebbe venire elencata in elenco).
Se questo non funziona, riavviare e premere subito il tasto “canc” o “ESC” (o quello indicato sicuramente nella schermata di avvio) per accedere al BIOS. Recarsi alla voce relativa alle gestione dell’avvio (solitamente “BOOT”) e selezionare al primo posto, nell’elenco che vi si troverà, gli “USB device” (la voce può variare da modello a modello di Mini PC o Intel NUC).
Uscire salvando: se tutto sarà stato fatto correttamente, l’avvio verrà effettuato utilizzando correttamente la propria chiavetta USB.
N.b. Se si hanno problemi all’avvio malgrado l’unità scelta sia corretta (e correttamente configurata con l’immagine dell’installer), accedere al BIOS (come da punto 2. della lista sopra) e assicurarsi che:
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Una volta avviato l’installer in modo corretto, scegliere la voce “Graphical Install” per procedere all’installazione.
Lingua
La primissima scelta da compiere è la lingua di installazione del sistema operativo, scelta che va fatta in base alla destinazione d’uso del computer target.
In caso si installi il computer quale “server”, il consiglio spassionato è sempre quello di utilizzare l’inglese, specie se il computer che si va installando fungerà da server per dei propri servizi personali. Uno dei maggiori motivi è presto spiegato: in caso di futuri problemi, ogni tipo di analisi log fatta in una lingua diversa non aiuterà affatto nelle ricerca delle soluzioni su Internet.
In caso si installi il computer quale “client”, fare la scelta che si trova più appropriata (magari “Italiano”, per praticità).
Dopo la scelta della lingua viene richiesta la localizzazione. Scegliere “Other” > “Europe” > “Italy“:
Viene poi chiesto di scegliere il set locale per il sistema operativo:
Infine, il layout della tastiera (ovviamente, indicare “Italian”):
A questo punto è necessario configurare l’accesso alla propria rete locale (e quindi a Internet).
Rete
Se una delle due tipologie di connessioni di rete (Wi-Fi e cablata) o entrambe vengono riconosciute dall’installer, selezionare quella preferita per far sì che l’installer Debian abbia accesso a Internet, cosa fondamentale per la riuscita dell’installazione del sistema operativo.
Ciò fatto, l’installer chiederà il nome host che il computer dovrà assumere una volta installato e connesso alla rete. Nell’esempio che segue abbiamo lasciato “debian“, ma può essere liberamente personalizzato.
Successivamente viene richiesto il nome dominio: indicarlo, se disponibile, altrimenti proseguire oltre lasciando il campo vuoto.
Utenze
Arrivati a questo punto l’installer chiederà una serie di informazioni relative all’utenze che debbano/possano accedere all’installazione, una volta completa, del sistema operativo.
In primis viene richiesta la password dell’utente “root“, ovvero l’utente predefinito per l’amministrazione del computer:
successivamente, creiamo un utenza di livello più basso. L’utenza che vi faremo creare è quella che daremo per scontata per la gestione dei servizi per la domotica (e non solo) che andremo poi in futuro ad installare.
Prima viene chiesto un nome descrittivo completo (quel che si preferisce), poi l’username (consigliamo “deb” se si utilizzerà il computer come “server”, altrimenti indicare quel che si vuole):
infine viene chiesta la relativa password (a propria scelta).
Partman
Si tratta ora di configurare la partizione interna del Mini PC, dell’Intel NUC o del computer target che sia in modo da accogliere il sistema operativo, il quale di fatto non è ancora installato.
Per far ciò è necessario creare una partizione ex-novo, e per far questo interviene “Partman”, il componente software preposto allo scopo.
Scegliamo la procedura “Guided – use entire disk and set up LVM” (ovviamente l’utente può anche scegliere altro, a propria volontà):
dopodiché va scelto quale disco usare (nell’esempio che segue ne vengono visti due: quello principale da 128GB e quello da 8GB, che altri non è che la nostra chiavetta USB):
successivamente viene chiesto dal sistema se utilizzare una singola partizione per i file, anziché utilizzare il path /home o altro. Scegliere “All files in one partition“, dopodiché verrà chiesto se cancellare la precedente configurazione, rispondere di sì:
Viene poi chiesto di salvare le modifiche, rispondere di sì.
Successivamente viene chiesto di indicare lo spazio da allocare, lasciare lo spazio indicato di default:
Viene poi chiesto nuovamente di salvare le modifiche, rispondere di sì.
Infine, viene chiesto di forzare l’installazione UEFI, rispondere di sì:
Se viene chiesto un’ultima volta di salvare le modifiche, rispondere di sì.
Verrà così avviata automaticamente la copia dei contenuti sulla partizione indicata.
Completamento
Al termine della procedura automatica verrà chiesta la nazione dal quale prelevare aggiornamenti e pacchetti aggiuntivi:
e quale repository dei file remotiv usare (uno vale l’altro).
Viene poi chiesto quali pacchetti aggiuntivi installare: noi consigliamo di installare almeno SSH Server, utile in fase successiva per la gestione remota del server.
Per quanto riguarda “Debian desktop environment” e “GNOME” (nonché i cugini sotto elencati, come Xfce e altri), se si prevede di utilizzare Linux Debian solo come server, allora possono eventualmente anche non essere installati.
Si conclude così positivamente l’intera installazione:
Cliccare su “Continue”, infine rimuovere la chiavetta USB dal computer target e attendere il riavvio, al termine del quale ci si troverà davanti all’interfaccia di accesso.
Congratulazioni! Linux Debian è installato e funzionante.
Post installazione
A questo punto è possibile cominciare a usare la fresca installazione di Debian. Al riavvio, come detto, verrà proposta l’interfaccia di accesso, tramite la quale accedere all’ambiente operativo tramite le credenziali create precedentemente.
L’ambiente varia molto in base al tipo di interfaccia installato in precedenza. Un piccolo trucco: una volta entrati, basterà premere “il tasto Windows” sulla propria tastiera (tipicamente posizionato a sinistra della barra spaziatrice) per aprire la ricerca interna del sistema operativo. Cercando “Settings” (o “Impostazioni, se installato in lingua italiana) sarà possibile configurare le prime caratteristiche accessorie del sistema operativo.
Cercando invece “Terminal“, potrà essere eseguito il terminale tramite il quale eseguire comandi localmente. Uno di questi:
ip a
può essere utile per scoprire quale indirizzo IP (voce “inet“, eg. 192.168.1.21) sia stato associato alla/alle interfacce di rete, così da consentire all’utente di collegarsi da remoto come di seguito spiegato.
Collegarsi via SSH o VNC
Una volta installato il sistema operativo è possibile utilizzarlo direttamente, utilizzando fisicamente il computer, oppure collegandosi da remoto via SSH o via VNC.
Qui spieghiamo come:
Utenti server
Coloro che utilizzino a scopo “server” la propria installazione di Linux Debian (per esempio per l’uso in domotica), possono seguire le indicazioni che seguono per perfezionare la propria configurazione:
Le prime cose da fare dopo aver installato Linux Debian 11 per la propria smart home
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