SCOPI DELLA GUIDA
CONCETTI AFFRONTATI:
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COMPONENTI SOFTWARE UTILIZZATE:PREREQUISITI
DISPOSITIVI FISICI UTILIZZATI: |
GUIDA maggiormente indicatA per: |
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NOTE E DISCLAIMER
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Revisione guida: 1.2 |
Abstract
L’utilizzo in domotica di codici infrarossi e/o in radiofrequenza rappresenta spesso una buona tecnica per riuscire a domotizzare qualcosa che, nativamente, non lo sarebbe.
Da tempo infatti esistono semplici ed economici dispositivi utili all’apprendimento e sopratutto alla trasmissione di codici di questo tipo (eg. Broadlink RM4 Mini); tali dispositivi, una volta inseriti in domotica, rappresentano una “leva” per virtualizzare l’indiretto controllo di dispositivi “obiettivo”.
In sostanza, la tecnica è quella di apprendere i codici dai telecomandi dei dispositivi che vogliamo domotizzare, inserirli nella configurazione del nostro HUB personale (in questo caso, Home Assistant) sotto forma di accessori (interruttori, ventilatori, condizionatori ecc.) che, quando attivati, scaturiscano nell’invio dei codici infrarossi/radiofrequenza appropriati.
Questa tecnica è stata usata in svariati progetti presenti su inDomus:
- Climatizzatore ad uso ventilatore compatibile Apple HomeKit (via Homebridge)
- Domotizzare un climatizzatore tradizionale rendendolo compatibile Apple HomeKit (via Homebridge)
- Domotizzare un termoventilatore da bagno con Apple HomeKit e Broadlink (via Homebridge)
- Domotizzare un termoventilatore da bagno con Broadlink e Home Assistant
- Domotizzare una zanzariera elettrica con Broadlink (o altro) e Home Assistant
- Integrare TV, decoder, (sinto)amplificatori tradizionali a Home Assistant via Broadlink
- Integrare TV, decoder, (sinto)amplificatori tradizionali a Home Assistant via Broadlink (v2)
- Integrare un climatizzatore tradizionale a Home Assistant via Broadlink e SmartIIR
- Integrare un climatizzatore tradizionale a Home Assistant via Broadlink e SmartIIR (v2)
- Integrare un robot aspirapolvere tramite infrarossi via Broadlink e Home Assistant
- Rendere una striscia di LED colorati IR compatibile con Apple HomeKit (via Homebridge)
- Rendere una striscia di LED colorati Wi-Fi compatibile con Apple HomeKit (via Homebridge)
Quello che vedremo in questa guida è come, partendo da un dispositivo Broadlink (capace nella ricezione/invio di codici infrarossi/radiofrequenza) e da un telecomando o un radiocomando (capaci rispettivamente nella trasmissione codici infrarossi o in radiofrequenza), riusciremo a catturare tali codici al fine di un riutilizzo in configurazione domotica.
Nb. questa guida fa riferimento a codici radiofrequenza 433 MHz/315 MHz (non rolling code) e a segnali infrarossi (con lunghezza d’onda tra i 700 nm e 1 mm, ovvero quella dei telecomandi tradizionali).
Per domotizzare telecomandi rolling code, è disponibile questa guida.
Al tema dell’uso di infrarossi e radiofrequenze in domotica abbiamo dedicato un episodio del nostro podcast.
ATTENZIONE: Prima di porsi il problema di catturare codici, la cosa più sana è fare un salto sul nostro ARCHIVIO COLLABORATIVO di codici infrarossi/radiofrequenza. Con un po’ di fortuna, potresti già trovare il lavoro fatto. Differentemente, non dimenticarti (sempre tramite quella pagina) dopo aver raccolto i tuoi, di inviarli all’archivio! |
Configurazione Broadlink
Per utilizzare un attuatore Broadlink è necessario che esso sia già configurato e quindi presente sulla nostra Wi-Fi. Per far in modo che l’emettitore infrarosso entri (e resti) dentro tale rete wireless è sufficiente utilizzare l’app mobile “e-Control” (per Android e iOS) e seguire le istruzioni a schermo. Alternativamente utilizzare l’app Broadlink (per Android e iOS, ma usarla solo in caso l’attuatore non sia supportato dall’app e-Control): in questo caso provvedere ad eseguire solo la procedura che fornisce all’attuatore le coordinate d’accesso alla Wi-Fi, poi interrompere e non completare la configurazione.
Finita la prima configurazione una tantum sarà poi necessario che l’attuatore Broadlink possegga, all’interno della nostra Wi-Fi, un IP fisso adottando la tecnica del “MAC Binding” sul router. Per farlo, si consiglia la lettura di questa guida.
All’atto dell’assegnare un IP fisso al Broadlink si consiglia di appuntarsi da parte sia l’IP assegnato sia il “MAC Address” (indirizzo fisico) dell’attuatore: entrambe queste informazioni serviranno più avanti.
Broadlink Manager
A questo punto è necessario scaricare gratuitamente “Broadlink Manager“, il piccolo ma comodissimo software preposto alla cattura del codici. Scaricare il pacchetto d’installazione da qui e provvedere all’installazione passo-passo.
Alla prima esecuzione di “Broadlink Manager” cliccare sulla voce “Scan” al fine di cercare, sulla rete, il dispositivo Broadlink da utilizzare per la cattura dei codici. Il computer sul quale viene eseguito “Broadlink Manager” deve essere collegato alla medesima rete del dispositivo Broadlink.
Se tutto andrà come deve, nella finestra terminale di “Broadlink Manager” apparirà l’evidenza del dispositivo automaticamente identificato:
N.b. nel titolo della finestra apparirà anche la temperatura dell’ambiente in cui è calato il dispositivo Broadlink (solo modelli Pro/Pro+ RM3).
A questo punto è possibile catturare i codici dal proprio telecomando.
Cliccare su “Learn New Command” per impostare il dispositivo Broadlink in modalità “ascolto“, avendo cura di scegliere quale tipo di codice catturare (infrarosso “infrared” o radiofrequenza “RF”):
Ciò fatto, premere il pulsante del telecomando da catturare, avendo cura (in caso di infrarosso) di puntarlo verso il dispositivo.
Nella finestra appariranno due codici, uno verde e uno giallo (rispettivamente RAW e Base64).
Si tratta di due declinazioni dello stesso codice: è l’uso che se ne potrà fare, a cambiare. Il primo formato (Base64) si utilizza solitamente con Homebridge tramite il componente “homebridge-broadlink-rm“, mentre il secondo viene solitamente utilizzato con Home Assistant (tramite componenti come “Broadlink” o “SmartIR“).
A questo punto “Broadlink Manager” chiederà di assegnare un “nome” al codice appena catturato, da inserire nella dialog box che apparirà:
Inserito il nome, in alto a destra tale “nome” apparirà nella lista dei codici fin qui catturati. Selezionandone uno e cliccando “Send Command”, il dispositivo Broadlink provvederà ad inviare il comando, così da permetterci un test di bontà del codice.
Pubblicazione codici
I codici, va da sé, andranno man mano collezionati, possibilmente (nostro consiglio) presso un foglio Excel, utilizzando un banalissimo copia-incolla a partire dalla finestra di “Broadlink Manager”.
A tal proposito ricordiamo l’esistenza del nostro “archivio collaborativo” di codici infrarossi/radiofrequenza, al quale invitiamo tutti a collaborare man mano che, a partire dai propri telecomandi, si collezionano i codici.
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