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Igiene e qualità dell’aria domestica al tempo del Coronavirus: domotica e non solo

Igiene e qualità dell’aria domestica al tempo del Coronavirus: domotica e non solo

Che la qualità dell’aria domestica sia un fattore determinante per il benessere degli occupanti di un ambiente domestico è cosa nota: umidità e muffe, polveri sottili, batteri, inquinanti di vario genere e ora, come non bastasse, si aggiunge anche la situazione relativa alla pandemia globale da Coronavirus COVID-19.

Ma al di là di quest’ultimo aspetto, garantire un buon livello di igiene e un buon ricambio d’aria in casa a prescindere non è certo una novità: si stratta di una pratica sana e giusta, insegnata dai nostri nonni sin quando le smart home non erano che pura fantascienza.

Oggi la domotica personale può aiutarci in tanti, diversi modi. Innanzitutto – specialmente nei cambi di stagione – piccoli e semplici automatismi ci aiutano a conoscere il momento migliore per aprire le finestre (vedi questa guida); l’adozione di sensori di qualità dell’aria, inoltre, ci aiuta a renderci conto del quadro complessivo della qualità dell’aria domestica: soluzioni come Minut e similari sono di grande aiuto.

La domotizzazione di climatizzatori, inoltre, consente di definire degli automatismi tali da attivare automaticamente certe funzioni – come la deumidificazione – al raggiungimento di determinate sogli di pericolo per la salute: importantissimi infatti sono la gestione (domotica o meno) della quantità di umidità domestica e dei suoi effetti sulla salute e sulla casa.

Al di là dei gesti ordinari che possono aiutarci a migliorare il benessere, esistono degli aspetti specifici legati alla presenza di batteri e virus (COVID-19, ma non solo) che vanno assolutamente affrontati. L’Istituto Superiore della Sanità ha rilasciato proprio in questi giorni di pandemia un vademecum che, in realtà, è valido sempre: quello che emerge è, oltre ai già sopracitati gesti volti al ricambio d’aria, l’importanza della pulizia degli ambienti e, sopratutto dei filtri di condizionatori e affini.

Tali filtri – specialmente dopo l’uso massivo invernale ed estivo – rappresentano il terreno ideale per la riproduzione di muffe e batteri e per il trattenimento di virus resistenti (cosa che fortunatamente non sembra essere il COVID-19, ma ovviamente il discorso è generale): ecco perché la loro pulizia è una pratica importante e da attuare sempre. Sono infatti solitamente facilmente rimovibili e lavabili.

Cattivi odori quando si attiva il climatizzatore? Chiaro segno della possibile presenza di sporco, muffe, batteri nei filtri. Ma solo nei filtri? No purtroppo: anche nelle griglie di scambio calore la loro presenza è praticamente garantita. A differenza dei filtri, queste delicate griglie in metallo non possono essere smontate: è però possibile passarvi delicatamente l’aspirapolvere e poi utilizzare poi prodotti di diverso tipo, solitamente spray schiumosi, per l’igienizzazione di sistemi di questo tipo.

Esistono altresì ditte che effettuano la sanificazione completa di delle unità di climatizzazione domestica, ovviamente la spesa (ma anche la resa) è di altro tipo. Comunque sia, una manutenzione ordinaria fatta da sé, ciclicamente, garantisce un buon livello di igiene.

Un’ottima idea è poi quella di integrare il proprio climatizzatore/condizionatore/inverter col proprio HUB personale (le tecniche sono le più disparate) il quale tenga il conto delle ore in cui l’unità clima è operativa, così da avvertire automaticamente gli abitanti – ogni tot ore – di ricordarsi di pulire i filtri e le griglie di scambio calore.


Chiudendo il discorso, consentiteci una digressione sull’app “Immuni a breve disponibile per il download e concepita per il monitoraggio del COVID-19 – e il suo annientamento. Leggiamo a più parti perplessità di varia natura: il nostro invito è quello di cercare di essere razionali, realisti e concreti. Anche alla luce delle tecnologie che da anni usiamo fuori e dentro casa – talvolta in modo totalmente cieco (usiamo app che parlano con cloud di ogni natura) – a confronto questa è forse una preoccupazione più che risibile. Certo: il quesito va posto alle autorità e le rassicurazioni vanno chieste. Sempre. L’importante è non tenere posizioni preconcette.

Quando Immuni sarà disponibile, noi la installeremo.
La battaglia va vinta. Non solo quella contro il COVID-19.

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